Il mare sconfigge la crisi, perlomeno quella immobiliare: sono in aumento i proprietari di case sulla costa rispetto all’estate 2013. Il Centro Studi di Casa.it ha analizzato i dati raccolti dall’Agenzia delle Entrate relativamente alle 600 località costiere italiane: di queste, capoluoghi di provincia compresi, il 15% ha registrato una crescita del +13,7% delle compravendite avvenute nel corso del 2013 rispetto al 2012. Un segnale da considerare positivo se si pensa che nel 2012 solo l’1,5% dei comuni ha registrato un aumento degli scambi. Il mercato delle seconde case è il settore maggiormente colpito sotto vari aspetti: dalla crisi, dalle tasse e da un cambio delle abitudini degli italiani che preferiscono bed&breakfast o affitti brevi di appartamenti o recarsi in località esotiche spesso in proporzione meno care delle località marine italiane. Dalla vivacità del mercato che si è registrato fino a metà degli anni 2000 durante i quali le compravendite crescevano all’anno a ritmi compresi tra il 2,6% e il 3,5%, fino all’apice delle 60.000 abitazioni traslate nel 2006, si è scesi a 16.000 compravendite, il 75% in meno. Nel giro di 7 anni i valori delle case hanno registrato decrementi tra il 10% e il 30%.