La vendita di macchine per costruzioni dovrebbe segnare un moderato incremento positivo tra il 2 e il 4% nel 2014. Lo prevede Unacea. Nei primi sei mesi del 2014 sono state vendute sul mercato italiano 3.124 macchine per costruzioni, con una crescita del 15% rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo del 2013. Nel dettaglio, le vendite di macchine per il movimento terra sono state 3.095 (+16%) e 29 per le macchine stradali (-31%). «Dopo sei anni di crisi, che hanno ridotto progressivamente il mercato delle macchine per costruzioni sino all’80% del dato di partenza», commenta Paolo Venturi, presidente di Unacea, «l’incremento cui assistiamo è principalmente fisiologico e collegato all’obsolescenza del parco. In ogni caso, siamo molto distanti da una ripresa del settore stabile e duratura. Serve un intervento deciso e convinto del Governo e le nostre richieste sono almeno due: in primo luogo un grande piano per contrastare il dissesto idrogeologico del paese, per salvare vite umane e creare nuovi lavori utili alla collettività; in secondo luogo, un programma pluriannuale di sostituzione del parco obsoleto con prodotti e accessori di nuova generazione. Questo ci sembra un modo per creare prospettive più tangibili ed efficaci, incrementando la sicurezza nel rispetto dell’ambiente».
Le ultime prestime di Unacea per il 2013 indicano la produzione italiana di macchine per costruzioni intorno ai 2.500 milioni di euro, cioè oltre il 52% in meno rispetto al picco del 2008 (5.216 milioni di euro). L’industria italiana delle macchine e delle attrezzature per costruzioni impiega attualmente circa 6 mila persone direttamente, con un indotto di ulteriori 30 mila unità lavorative.
Dal punto di vista del commercio internazionale, secondo gli ultimi dati Istat rielaborati da Unacea, nei primi quattro mesi dell’anno le esportazioni di settore hanno raggiunto i 765 milioni di euro, con una crescita del 2% su base annua. Particolarmente positivo il risultato dell’export di macchine stradali (+16%); in crescita anche le esportazioni di macchine per la preparazione degli inerti (+8%), di macchine per il calcestruzzo (+6%) e per il movimento terra (+3%). Resta stabile l’export di gru a torre mentre calano le macchine per la perforazione (-14%). In linea con la ripresa del mercato interno crescono anche le importazioni che registrano un +23%, per un valore di 140 milioni di euro. La bilancia commerciale risente della migliore prestazione delle importazioni cedendo il 2%, pur mantenendosi positiva per oltre 625 milioni di euro.