Emettere mini bond invece di chiedere soldi in banca: è una possibilità concreta per oltre 10mila società di capitali, quelle che presentano le caratteristiche potenziali per poter accedere al mercato delle obbligazioni. Lo sostiene Crif: le aziende avrebbero quindi la possibilità di raccogliere le risorse finanziarie necessarie a sostenere piani di sviluppo o di espansione anche internazionale. Dallo studio realizzato da Crif Rating Agency, agenzia di rating italiana riconosciuta nell’ambito della cornice regolamentare europea, risulta che la maggior parte delle imprese selezionate, oltre 9.200 per la precisione, ha registrato negli ultimi due anni un fatturato in crescita o comunque stabile e si caratterizza per un’elevata propensione agli investimenti, in particolare di medio-lungo termine. Il mercato dei mini-bond stenta a decollare, ma sono arrivate le prime recenti emissioni da parte di Caar (3 milioni di euro), Primi Sui Motori (1,7 milioni di euro) e Filca Coop (9 milioni di euro).