L’automazione domestica grazie al digitale è stato uno dei fili conduttori della recente Ifa a Berlino, una delle fiere più importanti per la tecnologia.
Non sorprende che la parola magica delle proposte sia stata quella dell’intelligenza artificiale generativa.
Come può essere utile in casa? Non certo per i compiti più semplici, che sono già automatizzati a sufficienza.
L’Ai dovrebbe essere invece, secondo le premesse, un motore capace di far fare un salto di qualità a quella che veniva chiamata domotica, termine che è restrittivo rispetto alle soluzioni adottate nel tempo.
In pole position per un balzo in avanti dei sistemi domestici hi-tech sono anche i produttori di processori.
Qualcomm e Intel hanno presentato chip dedicati ai dispositivi per la casa che per performance (e prezzo più basso rispetto ai precedenti) rendono i computer domestici integrati con l’intelligenza artificiale.
Ma sono le soluzioni di produttori come Samsung ad accendere la fantasia di che cosa può diventare l’ambiente domestico. Il colosso coreano, per esempio, utilizza l’Ai anche per gli elettrodomestici, capaci così di un migliore risparmio energetico.
Ci sono anche i frigoriferi dotati di intelligenza artificiale. La serie AI Hybrid utilizza due fonti di energia, un compressore e la tecnologia di raffreddamento Peltier, per gestire in modo evoluto richieste di energia maggiori rispetto alla norma.
Senza dimenticare le lavatrici, capaci di fugare qualsiasi dubbio sulla scelta del lavaggio e che, grazie all’intelligenza artificiale, scelgono la giusta temperatura dell’acqua nel lavaggio, e in questo modo riducono i consumi.
Tecnologia dedicata alla automazione domestica anche da Lg, anche in questo caso collegata all’intelligenza artificiale. Per esempio, la casa coreana ha presentato il robot Ai Smart home hub, che risponde ai comandi vocali e fa da raccordo digitale per la casa connessa.
Gli umanoidi sono, forse, i dispositivi capaci più di altri di accendere la fantasia e, anche in questo caso, alla base c’è un sistema di intelligenza artificiale generativa che consente alla macchina di apprendere sempre meglio le sue mansioni.
Non c’è solo l’intelligenza artificiale, in ogni caso, per la casa hi-tech. La cinese Dreame ha mostrato un aspirapolvere dotato di una tecnologica che lo rende capace di piegarsi di 180 gradi, per arrivare là dove lo sporco sembra irraggiungibile, oltre a un robot pulisci pavimento con acqua calda.
Alle innovazioni asiatiche, l’Europa risponde con Bosch, che ha presentato BlueMovement (al momento attiva solo in Germania e Olanda), che gestisce l’offerta di tutti gli elettrodomestici più avanzati, ma proponendone il noleggio e non l’acquisto.
di Giuseppe Rossi