I grandi cambiamenti sociali e demografici stanno spingendo soluzioni abitative caratterizzate da metrature sempre più piccole, spesso proposte già arredate in una logica contemporanea e smart. Da qui nasce il concetto di microliving e l’idea di soluzioni d’arredo trasformabili in grado di assicurare la massima praticità e creare spazio dove non c’è.
Un’ulteriore spinta in questa direzione arriva dal recente decreto Salva Casa del 27 luglio 2024, in cui sono stati visionati e riconsiderati alcuni principi delle norme abitative.
Tra le disposizioni, si prevede la possibilità di adattare le normative sulle dimensioni minime delle abitazioni che passano da 28 a 20 metri quadrati per un alloggio monostanza per una persona, mentre il limite scende a 28 metri quadrati per quelle adibite ad uso di due persone.
In questo scenario Clei, azienda nata nel 1963, offre numerose soluzioni di arredo trasformabile. Grazie alle diverse tipologie di sistemi offerti e al sistema d’arredo Making Room, l’azienda crea un universo che alterna funzioni diverse – giorno/notte/ufficio – in modo semplice ed efficace.
Un esempio di ambiente realizzato grazie alle soluzioni trasformabili Clei è un appartamento di 20 metri quadrati realizzato con il sistema di arredo Making Room, che permette di avere un guadagno di metratura percepita di ben 8 metri quadrati, passando così a 28 metri quadrati grazie all’arredo dinamico.
Le proposte di Clei sono rivolte al settore housing, ma non solo e intercettano le esigenze di architetti, interior decorator, contractor, immobiliaristi, imprese edili, nonché di un pubblico privato.
Grazie a prototipazioni e cura dei dettagli e alla cultura di sottoporre ogni prodotto ai processi di certificazione mediante ente preposto, affinché ogni modello sia conforme ai requisiti di sicurezza richiesti dalle norme UNI per i letti a scomparsa, nascono i prodotti distintivi di Clei.