Spazio Colavene, specializzata nel sistema lavanderia, evolve la sua offerta declinata in cinque nuove soluzioni modulari per lavanderia all’insegna della qualità.
Può un luogo fisico disegnare una nuova strategia di comunicazione? L’inaugurazione dello Spazio Colavene dell’omonimo gruppo di Civita Castellana (Viterbo), famoso per il sistema lavanderia, ha proprio questo obiettivo: presentare in maniera più omogenea l’intera gamma di arredo delle cinque realtà produttive con i marchi Colavene per i mobili e lavatoi, Axa per i sanitari in pregiata ceramica, Colacril per vasche in acrilico, Tamanaco per i box doccia multifunzione e LaBlù per le nuove rubinetterie.
«Spazio Colavene non è semplicemente uno showroom, ma una nuova filosofia, un passaggio evolutivo per le nostre aziende», afferma Lauretta Colamedici, presidente di Colavene. Che spiega: «Il futuro si costruisce partendo dalle radici, e se lo showroom in cui presentiamo l’intera proposta dei diversi marchi nasce accanto ai primi insediamenti produttivi creati nel 1968 da mio padre Giovanni, vogliamo che i primi passi della nuova strategia siano quelli dei nostri figli, impegnati a progettare lo sviluppo del gruppo».
Già, perché la presidente, assieme ai fratelli Gianfranco e Adriana, ha pianificato da tempo l’ingresso in azienda dei nipoti, ossia la terza generazione di una famiglia molto unita e attaccata alle proprie origini: «Il coraggio di costruire il futuro partendo dalle radici» non è un claim a effetto, ma la cifra dell’impresa fondata da Giovanni Colamedici.
Colavene: dalle origini all’espansione
Il fondatore, emigrato in Venezuela a vent’anni, è tornato dopo 14 anni nel luogo di nascita con un’idea imprenditoriale visionaria: installare un’impresa specializzata nella produzione di elementi per il bagno, dal sottolavello agli stendini, dai lavatoi ai mobili contenitori proprio nel distretto della ceramica sanitaria. Non concorrenti, quindi, ma complementari.
Da allora Colavene, fusione tra il cognome di famiglia e il Paese sudamericano, ha continuato a espandersi fino a coprire l’intera gamma dell’arredo bagno. Risultato? Un gruppo costituito da due unità produttive, una logistica e cinque brand, che conta un centinaio di dipendenti e un fatturato 2023 pari a 19,3 milioni di euro.
Presente soprattutto sul territorio nazionale attraverso distributori, grossisti e showroom, ma anche rivendite termoidrauliche, catene di arredobagno e in misura minore nella Gdo e in alcuni canali online, con una selezione di prodotti dedicati dei marchi Axa e Colavene, ha un posizionamento molto forte in tutta l’area lavanderia.
Alle soluzioni consolidate si affiancano continuamente nuovi arredi modulari per bagni di ogni stile e dimensione ed è questa caratteristica di personalizzazione che rende unica, ma allo stesso tempo omogenea, l’offerta rispetto ai concorrenti: poter scegliere tra un’ampia varietà di forme declinate in tante dimensioni, con la garanzia di riuscire ad avere la stessa tonalità di colore per la ceramica sanitaria e la vasca in acrilico.
Non è un dettaglio scontato, ma frutto di un lungo lavoro di ricerca e sviluppo, così come poter coordinare mobili, rubinetti e l’area benessere con saune, spa, vasche con cascata.
Con un portafoglio tanto variegato, i prossimi obiettivi sono l’ampliamento dell’offerta di soluzioni wellness e la crescita sui mercati nordamericano e centro europeo, mentre ora la quota attuale di esportazioni è distribuita equamente tra i Paesi del Nord Europa, Francia, Portogallo, Uk, Est Europa, Serbia e Croazia, Emirati Arabi, Giappone, Australia e Brasile.
Per raggiungere l’obiettivo verranno messi in campo nuovi investimenti per ottimizzare la produzione e agire sulla digitalizzazione dei processi, anche sfruttando il credito d’imposta su Industria 5.0.
L’azienda è stata la prima, nel settore, a ottenere la certificazione Iso 90052/94 sull’intera filiera produttiva.
Il prossimo passo è l’implementazione di un sistema di gestione energia certificato Iso 50001 entro il 2024, e la certificazione Epd (Environmental product declaration) come ulteriore segnale di trasparenza verso i consumatori.
Intanto, Spazio Colavene da un luogo di esposizione delle novità e di formazione, punta a diventare un riferimento per progettisti e professionisti del settore sul comprensorio ceramico di Civita Castellana.
di Monica Battistoni