Recupero della copertura di Villa Nogarola con Isotec

Appartenuta alla famiglia dei conti Nogarola, Villa Nogarola a Castel D’Azzano (Verona) è stata recentemente oggetto di un intervento di ristrutturazione che ha interessato la copertura dell’ala Nord costituita da un’orditura in legno e tavelline in laterizio di epoche diverse.

Villa-Nogarola

In base a un attento studio preliminare si è intervenuti realizzando interventi consolidanti alle capriate e alle strutture principali e secondarie recuperabili, mentre gli elementi lignei compromessi sono stati sostituiti con travi di equiparabile fattura, operando un risanamento conservativo rispettoso della storicità del manufatto.

Eseguita dalla ditta Lavelli Costruzioni di Peschiera del Garda su commissione del Comune di Castel D’Azzano, con la Direzione dei lavori dell’architetto Adolfo Butturini, la ristrutturazione ha visto la sostituzione integrale dell’orditura di travetti su cui poggiano le tavelline in laterizio, che risultavano ammalorate e sottodimensionate per i canoni attuali.

Le tavelle forate di tipo industriale anni ‘70 sono state completamente sostituite da tavelline in cotto tipo “fatte a mano” per ridare dignità al sottotetto, che potrà così essere lasciato a vista per gli utilizzi futuri.

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Il sottotetto prima dell’intervento

Le tavelle storiche in buono stato sono state invece recuperate e riutilizzate in due locali del corpo centrale, ricreando l’effetto antico e privilegiando la coerenza nell’aspetto a vista degli ambienti sottotetto.

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Sulla struttura portante della copertura restaurata, previa stesura del telo traspirante Elytex-N, è stato posato il sistema termoisolante ventilato Isotec di Brianza Plastica, di spessore 80 millimetri e passo 36,5 centimetri, al cui correntino sono stati agganciati bicoppi di canale.

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I bicoppi, abbinati a coppi di coperta anticati, sono stati scelti per la loro maggiore stabilità sia in fase di cantiere – facilitando la pedonabilità – che per la successiva fase in opera, come fermo supporto per i coppi di coperta.

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Il sistema Isotec ha permesso di procedere speditamente nell’esecuzione del pacchetto di copertura poiché, con un unico passaggio di posa, consente di realizzare un impalcato portante, isolante e ventilato, che funge da seconda impermeabilizzazione in caso di rottura accidentale del manto, oltre ad assolvere la funzione di supporto per le tegole.

architetto-bruno-mafezzoli«Il sistema Isotec, posato completamente a secco, con le opportune accortezze inerenti la regolazione dei tirafondi consente di gestire con semplicità la non perfetta planarità delle strutture di coperto, nate per le tavelline e non per un assito, e quindi non perfettamente piane, ottenendo un’opera eseguita a regola d’arte», spiega l’architetto Bruno Maffezzoli, Direttore tecnico per i restauri dell’impresa Lavelli Costruzioni.

«Inoltre consente di lavorare in sicurezza sul piano in tavelline di cotto, perché, partendo con la posa dei pannelli dalla gronda e risalendo verso il colmo, le maestranze possono muoversi sul piano appena posato anziché sul fragile piano in cotto, evitando danni allo stesso e possibili infortuni».

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«Un’altra particolarità dell’opera», continua Maffezzoli» è certamente la presenza del tratto di merlatura sulla testa del corpo costruttivo, che ha richiesto un trattamento particolare per gestire il deflusso delle acque meteoriche, con la realizzazione di una scossalina di lattoneria molto larga e alta, per far sì che la pioggia possa facilmente essere incanalata agli scarichi o, nel caso di intasamento degli stessi, possa tracimare all’esterno della merlatura prima di infiltrarsi sotto i manti impermeabilizzanti. La larga fascia in lattoneria, che ha richiesto l’eliminazione dei correntini dei pannelli per mantenerla sul piano di scolo dell’acqua, facilita future manutenzioni (pulizia guano, etc.) senza che sia necessario il calpestìo dei coppi».

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Il sistema Isotec, grazie alle sue prestazioni termiche λD=0,022 W/mK, consente di realizzare un performante isolamento termico, coadiuvato dagli effetti benefici della ventilazione sottotegola.

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Per creare il passaggio costante d’aria vengono utilizzati i vari elementi di completamento del sistema, come le staffe portacolmo al vertice delle falde. La ventilazione naturale favorisce la rapida asciugatura degli elementi in laterizio d’inverno e il rapido deflusso di umidità e condensa, mentre d’estate fa scorrere via il calore in eccesso originato dall’irraggiamento solare diretto. Il risultato è un clima abitativo protetto e piacevole negli ambienti sottotetto.

Completa la lavorazione la posa di coppi anticati, che contribuiscono a rendere piacevole e armonico l’effetto finale della copertura.

LA SCHEDA

Tipologia: Edificio storico
Intervento: Intervento di ripristino e efficientamento energetico della copertura
Ubicazione: Castel D’Azzano (VR)
Committenza: Comune di Castel D’Azzano (VR)
Progetto e Direzione lavori: Arch. Adolfo Butturini
Impresa: Lavelli Costruzioni snc, Peschiera del Garda (VR)
Direttore tecnico dell’impresa: Arch Bruno Maffezzoli, Lavelli Costruzioni snc
Isolamento copertura: Isotec di Brianza Plastica – spessore 80 mm – passo 36,5 cm
Rivestimento di copertura: Bicoppo di canale con dentelli e coppi di coperta anticati

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