Così l’Intelligenza artificiale sta entrando nell’edilizia

L'intelligenza artificiale entra in rivendita
L'intelligenza artificiale entra in rivendita

L’intelligenza artificiale nell’edilizia in Usa si diffonde tramite l’utilizzo di software di Ai per progettare e ristrutturare le case. In pochi minuti tutta la filiera edile è coinvolta, con l’effetto di tagliare tempi e bypassare ostacoli. Ma impatta sulle scelte del cliente finale.

Sembra, ma forse è una fake news, che i distributori di materiali edili soffrano per una endemica malattia professionale. Si tratta di una fastidiosa orticaria che colpisce i professionisti della rivendita di materiali quando qualcuno pronuncia la parola automazione.

Il meccanismo biologico che scatena un incontrollabile prurito è ignoto. Alcuni medici lo mettono in relazione a un riflesso piscosomatico.

Funzionerebbe così: l’idea di processi automatizzati provocherebbe inconsciamente la domanda: e io che ci sto a fare? Se c’è automazione tanto vale che il cliente vada a fare acquisti negli ampi spazi della grande distribuzione carrellata, intesa come libero servizio.

Automazione, ma smart

La medicina per sconfiggere, o perlomeno tenere a bada l’allergia, potrebbe però essere vicina. Si tratta di aggiungere alla parola automazione anche un aggettivo: intelligente. Smart, per dirla in inglese.

Perché, ancora di più, i processi legati alla decisione d’acquisto, potrebbero essere pilotati dalla nuova, ormai ineludibile, funzionalità dell’intelligenza artificiale, ma con il contributo del distributore.

A molti sembrerà un sogno da tecnomani, da impallinati del digitale, di smanettoni di software. Ma non è così.

Le applicazioni di intelligenza artificiale dedicate al mondo dell’edilizia e della progettazione sono già qui e coinvolgono tutta la filiera.

Lo testimonia anche un lungo articolo dedicato dal Wall Street Journal (che per chi non lo sapesse è la Bibbia quotidiana del business) proprio ai processi di intelligenza artificiali applicati all’edilizia.

Il quotidiano americano fa un esempio: racconta di come, a metà del processo di costruzione della nuova lussuosa casa di 1.800 metri quadrati con cinque camere da letto di proprietà di mister Kyle Loucks a Vancouver, nello Stato di Washington, sua moglie ha deciso di voler aggiungere un campo da tennis vicino all’abitazione. Una richiesta che ha gettato nel panico progettista e proprietario.

«La decisione ha avuto un effetto a catena sul progetto e sui materiali necessari per realizzarlo», ha raccontato Loucks, ex ingegnere di Meta, che ha fondato una società di tecnologia di laminazione congiunta chiamata RollPros.

A questo punto apriamo una parentesi: che cosa succederebbe in Italia in una situazione del genere, in cui il proprietario inserisce una modifica di rilievo al progetto, mentre in lavori sono in corso? Lasciamo stare gli aspetti burocratici dei permessi: come (non) funzionerebbe la catena che coinvolge impresa costruttrice, impiantistica, fornitura dei materiali?

Ambiente generato da ChatGpt
Ambiente generato da ChatGpt

L’intelligenza artificiale nell’edilizia è la soluzione

La soluzione per casa Loucks è arrivata da un nuovo software di intelligenza artificiale chiamato Digs, in cui ha inserito una planimetria dell’edificio e dello spazio esterno.

Il software in pochi minuti ha trovato la disposizione adatta dell’impianto sportivo, ha informato in automatico l’appaltatore del cambiamento del progetto, ha confermato le dimensioni, ha inviato un messaggio all’impresa che fornisce il calcestruzzo per dare ragguagli prima di eseguire il getto per il campo da tennis.

Non solo: ha coinvolto il paesaggista suggerendo un paio di alberi nelle vicinanze per mimetizzare il campo sportivo e il subappaltatore incaricato dell’illuminazione, a cui ha consigliato di installare un faretto.

Insomma, un progetto cambiato in corso d’opera, e i problemi connessi risolti in una manciata di minuti. I distributori di materiali che offrono un servizio di consulenza farebbero bene a prendere nota.

«L’intelligenza artificiale ha contribuito a bypassare la possibilità di errori umani e problemi di comunicazione», ha aggiunto il proprietario della casa, che dovrebbe costare circa 2,2 milioni di dollari ed essere terminata a ottobre.

Delle living room in tonalità azzurra progettate da ChatGpt
Delle living room in tonalità azzurra progettate da ChatGpt

Le prospettive dell’IA nell’edilizia

Quello riportato dal quotidiano non è un caso limite. Negli Stati Uniti i proprietari di case stanno sperimentando un’esplosione di nuove applicazioni di intelligenza artificiale per visualizzare rapidamente una serie di idee di layout e stile, coordinarsi con costruttori e progettisti e stimare i costi. Attenzione: si parla di preventivi messi a punto a casa dal cliente privato o dal progettista incaricato del lavoro.

I nuovi strumenti digitali possono aiutare a risparmiare tempo e denaro nel processo di costruzione e ristrutturazione, che è stato tradizionalmente costellato da decisioni infinite e da una valanga di pratiche burocratiche che spesso si traducono in progetti più lunghi e costi in aumento.

Oggi esistono già dozzine di app di intelligenza artificiale legate alla costruzione, progettazione e ristrutturazione di case, la maggior parte delle quali sono nate negli ultimi due anni.

Il magazine di Chicago Qualified Remodeler, specializzato in ristrutturazioni, ha condotto un sondaggio tra i suoi 83 mila lettori e ha scoperto che circa la metà ha provato strumenti di intelligenza artificiale generativa per i propri lavori di edilizia.

Per esempio, alcune app, come Renovate Ai, si concentrano sulla visualizzazione. Gli utenti possono generare immagini per vedere come potrebbero apparire diverse idee di design caricando foto o disegni delle loro stanze.

Quindi, possono scegliere stili come «fattoria rustica» o indicare al software di intelligenza artificiale di adottare elementi specifici al progetto, come i colori della vernice, l’illuminazione, i mobili o lo stile dei mobili.

Il chatbot

Il citato Digs, utilizzato per aggiungere il campo da tennis alla casa, consente agli utenti di interrogare un chatbot Ai per cercare dettagli all’interno delle visualizzazioni 3D delle planimetrie.

Anche altre piattaforme utilizzano l’intelligenza artificiale per creare planimetrie tridimensionali di case da sogno e gestire la logistica di un progetto, stanza per stanza.

La differenza con la generazione precedente consiste nel contributo dell’intelligenza artificiale nel suggerire le soluzioni più adatte: gli scavi progettati dal software, per esempio, possono essere previsti tenendo conto della posizione di specifici elementi, come travi portanti, linee idrauliche e piani di illuminazione, e in caso di ristrutturazione mostrare dove i muri possono essere abbattuti o spostati.

Inoltre, gli utenti possono interrogare questi programmi di intelligenza artificiale per ottenere la marca e il modello di un elettrodomestico più vantaggioso, o decidere le dimensioni del muro.

L'articolo del Wall Street Journal sull'Ai applicata all'edilizia
L’articolo del Wall Street Journal sull’Ai applicata all’edilizia

E in italia…

Gli analisti affermano che la domanda di nuovi strumenti è guidata in parte dallo stato del mercato immobiliare negli Usa, ma lo stesso discorso può essere fatto per l’Italia.

Il calo nella costruzione di nuove case, combinato con il rialzo dei tassi di interesse negli ultimi due anni che ha fatto impennare il costo dei mutui, ha portato molte persone a scegliere di restare nella propria vecchia abitazione e ristrutturare o ampliare (per chi ha una casa unifamiliare) ciò che già possiedono.

Per esempio, negli States secondo le ultime statistiche disponibili della Joint Center for Housing Studies di Harvard, la spesa per progetti fai-da-te è aumentata del 44% dal 2019 al 2021.

E le nuove app offrono ai proprietari di casa un modo per ottenere il controllo su quello che può essere un processo vertiginosamente complicato e opaco, anche se non privo di rischi.

Conclusione: prima che si diffonda anche in Italia il fai-da-te progettuale incoraggiato dall’intelligenza artificiale, con imprevedibili conseguenze per distributori, geometri e architetti, potrebbe essere bene adottare gli strumenti che utilizzano questo strumento digitale per scoprirne opportunità e punti deboli.

Sempre meglio prevenire e non farsi trovare impreparati, insomma. Lo suggerirebbe anche l’intelligenza artificiale.

di Giuseppe Rossi

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