Le rinnovabili superano le fonti fossili: in Italia cresce il pannello fotovoltaico

Pannelli solari
Pannelli solari

A maggio 2024 la produzione di energia rinnovabile ha superato quella da fonti fossili. Merito soprattutto della diffusione del pannello fotovoltaico, che continua a essere gettonato anche dopo la fine del superbonus.

Produrre sempre più energia rinnovabile, fino all’idilliaco e per alcuni aspetti utopico, autosostentamento energetico con energia solare: dovrebbe essere non solo una volontà ambientalista, per il minor ricorso alle energie fossili, ma una vera e propria rivoluzione collettiva che abbraccia tutti, dalle famiglie alle imprese e fino alle istituzioni.

In realtà, a guardare i dati recentemente pubblicati da Terna sulla produzione fotovoltaica e da altre energie rinnovabili, questa rivoluzione è già in atto nel nostro Paese. Ed è una rivoluzione destinata a proseguire, con numeri che fino a qualche anno fa potevano sembrare, appunto, idilliaci o utopici.

Il mese di maggio di quest’anno sarà a questo proposito da ricordare: secondo Terna, è stato il periodo nel quale si è registrato il sorpasso della produzione da fonti rinnovabili su quelle fossili, principalmente gas e carbone.

La produzione da energie rinnovabili ha coperto oltre metà della domanda di elettricità, pari al 52,5%. I dati di Terna evidenziano che questo valore è il più alto di sempre. Ma si sa che i record esistono per essere battuti e valgono fino a quando sono superati, e nel caso del fotovoltaico sembrerebbe che nel prossimo futuro potrà essere così.

Basti considerare che nei primi cinque mesi del 2024 sono stati installati 3 Gigawatt di nuova potenza rinnovabile e l’anno scorso ne erano stati installati 6, quando a favorire l’installazione c’era il superbonus del 110%, che poteva trainare la spesa in pannelli fotovoltaici.

Eppure, allo stato attuale il target del Governo, fissato a 8 Gigawatt, sembra raggiungibile per la fine dell’anno, anche in assenza di superbonus. Le famiglie e le imprese, ma anche gli enti pubblici, ormai hanno compreso la convenienza dell’installazione del fotovoltaico, anche in ragione della nascita delle comunità energetiche, e dunque la possibilità di utilizzare ulteriori incentivi a supporto.

Impianti fotovoltaici in Italia. Fonte GSE
Impianti fotovoltaici in Italia. Fonte GSE

Un aumento del 36,3%

Il fotovoltaico a maggio 2024 ha aumentato la produzione in Italia, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, del 36,3%, con l’idroelettrico a +34,7% e l’eolico +10,5%.

Tra le fonti rinnovabili la solare è quella che cresce di più in capacità produttiva che in valore assoluto vale +1.062 GWh, con un aumento della capacità in esercizio di +669 GWh e una maggiore produzione per maggiore irraggiamento di +393 GWh.

Nei primi cinque mesi del 2024 si è registrato un boom delle rinnovabili, che ha fatto diminuire la produzione termoelettrica da gas e carbone del 14,6%. Nel mese di maggio il carbone ha coperto appena l’1% della domanda di elettricità.

A tal proposito ricordiamo che il Pniec, il piano nazionale dell’energia, prevede la cessazione della produzione elettrica da questa fonte fossile nel 2025, con una deroga per la Sardegna fino al 2027.

Sempre Terna fa sapere che la capacità di produzione da fonti rinnovabili in esercizio in Italia nei primi cinque mesi del 2024 è aumentata di 3,015 Gigawatt, il 42% in più rispetto allo stesso periodo del 2023.

È di tutta evidenza l’impatto positivo del superbonus 110% in questo ambito, ma è merito anche dello sblocco delle procedure autorizzative avviato dal governo Draghi e poi proseguito con l’attuale governo Meloni.

Impianti fotovoltaici

Più residenziale

Uno studio dell’Enea, peraltro, ha fotografato un altro aspetto potenzialmente rilevante per il futuro energetico dell’Italia.

Secondo questo studio, curato da Nicolandrea Calabrese, responsabile del Laboratorio Enea di Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano, e da Domenico Palladino, ricercatore dello stesso laboratorio, per soddisfare l’intero fabbisogno elettrico del settore residenziale nazionale basterebbe installare pannelli fotovoltaici sul 30% circa della superficie complessiva dei tetti degli edifici a uso abitativo.

In pratica, la quasi totalità delle superfici a tetto idonee all’installazione di questi dispositivi.

Lo studio, pubblicato lo scorso anno sulla rivista Open Access Energies, dimostra che senza consumare suolo (per esempio, installando fotovoltaico direttamente sul terreno) le superfici dei tetti potrebbero rappresentare la vera sfida verso la quale tendere per un futuro più sostenibile ed economicamente conveniente.

Basta considerare che gli edifici a uso residenziale in Italia sono oltre 12 milioni e che contano una superficie complessiva dei tetti di circa 1.490 chilometri quadrati.

Di questa superficie, 450 chilometri quadrati, pari al 30% circa, ha caratteristiche adeguate all’installazione di pannelli fotovoltaici.

Utilizzando questa superficie si potrebbero generare oltre 79 mila GWh di energia elettrica, per una potenza complessiva installata di 72 GW.

Secondo i ricercatori, anche se si riuscisse a occupare una superficie inferiore (indicativamente circa 310 chilometri quadrati), l’energia prodotta sarebbe in grado di soddisfare il fabbisogno energetico elettrico del settore residenziale pari a un consumo medio annuo di circa 65,5 mila GWh.

Evoluzione della potenza e della numerosità degli impianti fotovoltaici. Fonte GSE
Evoluzione della potenza e della numerosità degli impianti fotovoltaici. Fonte GSE

I consumi

Sempre con riferimento a Terna, per integrare il quadro informativo, i più recenti dati statistici dicono che nel 2023 i consumi elettrici italiani si sono attestati a 306,1 miliardi di kWh. Positivo il dato relativo alle fonti rinnovabili, che lo scorso anno hanno coperto complessivamente il 36,8% della domanda, rispetto al 31% del 2022.

Il valore è in aumento grazie al contributo tendenziale positivo di tutte le fonti e, in particolare, della produzione idroelettrica, tornata in linea con i valori storici.

Relativamente all’offerta, nel 2023 si è registrata una crescita rilevante della produzione rinnovabile (+15,4%). Considerando tutte le fonti rinnovabili, nel 2023 ci sono state nuove attivazioni per circa 5,8 GW, valore superiore di circa 2,7 GW rispetto al 2022.

Il dato sottolinea l’accelerazione nello sviluppo delle rinnovabili: infatti si è passati dalle nuove attivazioni pari a 1 GW nel 2021, ai circa 3 GW del 2022. In aggiunta, secondo i dati Terna aggiornati al 31 dicembre 2023, risultano circa 6 GW che hanno ottenuto la Soluzione Tecnica Minima Definitiva di connessione alla rete elettrica nazionale.

Numerosità e potenza degli impianti fotovoltaici installati in Italia. Fonte GSE
Numerosità e potenza degli impianti fotovoltaici installati in Italia. Fonte GSE
La dinamica di crescita del fotovoltaico nel 2023 in Italia. Fonte GSE
La dinamica di crescita del fotovoltaico nel 2023 in Italia. Fonte GSE
Infografica del consumo di energia elettrica in Italia
Infografica del consumo di energia elettrica in Italia

L’installato

Con riferimento specifico al fotovoltaico, secondo i dati del Gse nel 2023 in Italia erano installati 1,6 milioni di impianti fotovoltaici, con una potenza superiore a 30,3 Gigawatt e con una produzione lorda annua di oltre 30,7 Twh.

Nel corso del 2023 sono entrati in esercizio in Italia circa 371.500 impianti fotovoltaici, per una potenza complessiva poco superiore a 5.200 Mw.

Alla fine dell’anno la potenza installata complessiva in esercizio ammontava a 30.319 MW, in aumento del 21% rispetto al 2022. La produzione registrata nell’anno è stata pari invece a 30.711 GWh; in questo caso, l’aumento rispetto al 2022 è pari a +9,2%. Al 31 dicembre 2023 risultavano in esercizio in Italia 1.597.447 impianti fotovoltaici, per una potenza complessiva pari a 30.319 MW.

Gli impianti di potenza inferiore o uguale a 20 kW costituiscono il 94% del totale in termini di numerosità e il 29% in termini di potenza; la taglia media degli impianti è pari a 19 kW.

Nel corso del 2023 sono entrati in esercizio sul territorio nazionale 371.442 impianti fotovoltaici (in grande maggioranza di taglia inferiore a 20 kW) per una potenza complessiva di 5.209 MW2; oltre il 21% della potenza installata nel 2023 è costituita da impianti di taglia superiore a 1 MW.

Installazione pannello fotovoltaico

Rivoluzione inarrestabile

Le dinamiche di crescita del fotovoltaico in Italia evidenziano la forte crescita che questi impianti hanno avuto nel nostro Paese e sono la fotografia non solo di una rivoluzione inarrestabile in atto, favorita nella sua crescita iniziale dai meccanismi di incentivazione pubblici (in particolare il Conto Energia) alla quale è seguita più recentemente una nuova accelerazione a partire dal 2022 grazie al superbonus.

Tuttavia, osservando il grafico dell’evoluzione della potenza e della numerosità degli impianti fotovoltaici, secondo i dati del Gse, emerge come in una fase di riduzione degli incentivi, a partire dal 2013, si sia comunque rilevata una fase di sviluppo, graduale, ma comunque progressivo.

È di tutta evidenza che il sogno dell’autosostentamento energetico mediante produzione da fonti rinnovabili, energia pulita prodotta dal trittico idroelettrico-fotovoltaico-eolico, non può che passare da una strategia di utilizzazione delle superfici edificate esistenti, non solo residenziali, ma anche non residenziali, che per essere efficace deve poter contare ancora sull’uso di incentivi, anch’essi ovviamente sostenibili dal punto di vista della defiscalizzazione da parte dello Stato, perché le rivoluzioni non vanno solo fatte, ma anche accompagnate in modo coerente per renderle strutturali ed efficaci in termini di risultati.

a cura del centro studi Youtrade

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome qui