Nei primi tre mesi del 2014 il settore del commercio vede rosa. A livello nazionale sono state compravendute 6.240 unità immobiliari, +4,7% rispetto al primo trimestre 2013; il Sud è la macroarea che più ha risentito positivamente di questa inversione di tendenza (+6,7%, per un totale di 1.826 compravendite). Il maggior numero di transazioni si registra sempre nel Nord Italia, con 3.043 immobili commerciali, che corrispondono al 5,1% in più su base annua; il Centro fa segnare esattamente l’1% in più, per un totale di 1.371 compravendite.
Calo del numero di compravendite di negozi e centri commerciali nelle città italiane. Il 2013, invece, non è stato positivo anche se prendendo in considerazione le dieci grandi città, e confrontandone l’andamento rispetto al 2012, si evidenziano alcuni lievi segnali meno negativi. Meglio che niente. L’analisi è dell’Ufficio Studi del gruppo Tecnocasa su dati Agenzia del Territorio. La città che ha avuto l’andamento peggiore è stat Bari, in cui le compravendite di negozi e centri commerciali si sono ridotte del 35%. Cali anche a Genova (-17,8%), Napoli (-13,8%) e Torino (-12,9%).Variazioni negative, ma più contenute, si registrano anche a Milano e Palermo, dove c’è stato un ridimensionamento del 6,2% e del 4,6%. I segnali positivi emergono da Firenze e Roma, città in cui il numero di transazioni è aumentato rispetto al 2012: la Capitale ha fatto segnare un lieve rialzo (+0,3%), più evidente nel capoluogo toscano che ha visto una ripresa delle transazioni pari a +6,7%. Performance sostanzialmente stabili (anche se in lievissima diminuzione) per Bologna e Verona, che fanno segnare cali dello 0,9% e del 2,9% (pari a poche unità immobiliari in meno). L’analisi dei prezzi, realizzata sui dati rilevati dal Gruppo Tecnocasa, registra a Napoli la variazione dei prezzi più forte: -15% per i locali commerciali sulle vie di passaggio e -22,7% per quelli posizionati sulle vie non di passaggio. Il risultato migliore lo mettono a segno Roma con una diminuzione dei prezzi del 4,9% per i negozi sulle vie di passaggio e dell’1,3% per i negozi sulle vie non di passaggio e Milano con un calo dei valori del 5,2% sulle vie di passaggio e del 4,4% sulle vie non di passaggio. Si registrano poi i seguenti valori: Torino (-10,7% sulle vie di passaggio e -15,2% sulle vie non di passaggio), Verona (-12,5% per le vie di passaggio e -11,3% per le vie non di passaggio) e Firenze (-5,1% vie di passaggio e -9,9% per le vie non di passaggio).