«Da decenni Knauf ha scelto di aprirsi per condividere conoscenze e competenze investendo in un percorso di formazione aperto a tutti gli operatori del mondo dell’edilizia leggera per contribuire allo sviluppo del settore delle costruzioni a secco e più in generale dell’intero settore dell’edilizia. La nostra offerta formativa è da sempre attenta alle esigenze di mercato e alla sua evoluzione; per questo negli anni si è arricchita di nuovi temi, basti pensare a come oggi siano centrali tutte le tematiche legate alla sostenibilità ambientale, l’efficienza energetica e al benessere degli spazi che con le nostre tecnologie contribuiamo a costruire», racconta Nicole Mazzone, Brand & Communication Manager di Knauf Italia divisione della holding tedesca specializzata in sistemi costruttivi leggeri per l’edilizia.
«È un fenomeno ciclico basato sulle esigenze di mercato, le novità tecnologiche legate al prodotto e al cantiere, il rinnovo del quadro normativo, così come le peculiarità territoriali, le nuove tecniche di installazione e le caratteristiche del territorio. Di conseguenza, cambiano anche le esigenze distributive delle rivendite e il tipo di aggiornamento offerto».
Come è strutturata la formazione e quali tematiche affronta?
Da decenni ci occupiamo in prima persona nel proporre un percorso formativo e professionale a tutti i nostri principali stakeholders che contribuisca ad una crescita ed evoluzione condivisa, una missione che non è mai cambiata nel tempo: porsi accanto ai nostri partner, comprenderne le difficoltà, offrirgli gli strumenti, le conoscenze, le competenze e le abilità per superarle e per restare sempre aggiornato con tutte le novità del settore.
Sono numerosi i format previsti dalla nostra offerta formativa, in particolare come non citare i corsi presso le scuole di posa Knauf e i corsi Applikando che organizziamo in collaborazione presso le rivendite: eventi dal vivo alla base dei quali c’è lo scambio prezioso di competenze e di crescita condivisa di cui stavo parlando precedentemente.
Un simbolo della nostra vicinanza al territorio in cui partecipano i nostri tecnici ed istruttori Knauf che grazie alla loro esperienza pratica sono il vero fiore all’occhiello di questi momenti.
Quali sono i temi?
Novità tecnologiche di prodotto, metodi di installazione, suggerimenti per il cantiere per una posa eccellente per realizzare un lavoro dalle qualità sempre superiori, con i prodotti e le soluzioni migliori, con minor tempo, minor fatica e risultati superiori.
Le tematiche affrontate durante gli incontri sono inoltre targetizzate per rispondere al meglio alle esigenze dei clienti e del territorio, mettendo a disposizione il meglio delle nostre competenze grazie a figure tecniche specializzate.
Quanti professionisti avete formato finora e come è strutturato il vostro team di istruttori?
Considerando i 20 anni di impegno di Knauf per la formazione, possiamo stimare di aver avuto l’opportunità di formare più di 50 mila professionisti che hanno trovato nei nostri istruttori un punto di riferimento e una garanzia per un insegnamento di alta qualità, concreta ed utile.
Prima ha menzionato la sostenibilità: come affrontate questo tema nella formazione?
La sostenibilità del ciclo di vita dell’intero edificio è sicuramente un focus centrale. Ci concentriamo su soluzioni ottimali per ridurre e ottimizzare l’utilizzo dei materiali, evitare gli sprechi e favorire il recupero a fine vita.
Questi temi sono affrontati in modo sempre più strutturale nei nostri corsi, sia interni che rivolti ai clienti. È uno sforzo che Knauf sta portando avanti a livello internazionale, consapevoli della loro importanza nella progettazione e nel lavoro in cantiere.
Quali altri cambiamenti stanno influenzando la formazione nel settore edile?
La tendenza principale è l’abbandono dei compartimenti stagni: si cerca una maggiore contaminazione tra figure professionali, con un approccio più consulenziale. Oggi è necessario conoscere argomenti che fino a poco tempo fa sembravano non pertinenti, per offrire soluzioni integrate e risposte rapide alle crescenti complessità del mercato. I progetti richiedono caratteristiche tecniche, tecnologiche e prestazionali sempre più avanzate.
Inoltre, il consumatore finale è più informato ed esigente, richiedendo agli operatori una conoscenza più ampia e approfondita. Se inoltre consideriamo tutta l’innovazione tecnologica nell’ambito delle smart technology e dell’intelligenza artificiale, è certo che presto temi lontanissimi fino a poco tempo fa diventeranno un nuovo focus di approfondimento.
Insomma, non basta più semplicemente prendere nota delle quantità richieste dal cliente con il taccuino in mano.
Direi proprio di no: quei tempi sono finiti già da anni. Se gli strumenti e le dinamiche di gestione del cantiere si fanno più sofisticati, con l’introduzione di nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, inevitabilmente c’è la necessità anche di un rinnovo del tipo di competenze a tutti i livelli, dall’applicatore al rivenditore, dal progettista all’impresa.