Nuova tappa del roadshow di Heidelberg Meterials con i distributori di materiali per edilizia. L’appuntamento con i rivenditori si è svolto in Sicilia, presso l’impianto di Isola delle Femmine (Palermo). La sostenibilità e gli investimenti per una produzione green sono stati i punti caldi del confronto.
Obiettivo
L’obiettivo di Heidelberg Materials è arrivare al 2030 con la metà delle emissioni di anidride carbonica, realizzare cementi e calcestruzzi con materiali riciclati e materie prime seconde, senza abbassare l’asticella sulla qualità. Alla tavola rotonda, organizzata in collaborazione con Virginia Gambino Editore, hanno preso parte alcuni manager di Heidelberg Materials: l’ing. Giovanni La Maestra per la parte tecnica con Francesca Proietti, Giovanni Uva, Ottavio Munafò, David Lo Buglio e Luigi Esposito per la parte commerciale.
Dall’altra parte del tavolo, una rappresentanza dei rivenditori siciliani: Massimo Correra, titolare di Correra (Palermo), Giovanni Cuscunà, di BigMat Cubex, di Mascalucia (Catania), Giovanni Denaro, titolare di BigMat Fratelli Denaro (Messina), Salvatore Galfano, titolare di BigMat MediEdil, di Marsala (Trapani), Antonio Gariffo, di Silaflex, di Carini (Palermo) e Antonio Ballarò, titolare di TecnoEdilizia (Palermo). Il focus economico e congiunturale della zona è stato sviluppato da Federico Della Puppa, responsabile del Centro Studi di YouTrade.
La cementeria di Isola delle Femmine, in provincia di Palermo produce materiale sostenibile al 60% e oggi è un punto di riferimento per tutta la Regione.
Ottavio Munafò, venditore area orientale Heidelberg Materials per le province di Messina, Catania e Siracusa, nel corso del roadshow ha descritto le caratteristiche dello stabilimento di Isola delle Femmine.
«È noto l’impegno di Heidelberg Materials nella sostenibilità, impegni oggetto di onerosi investimenti, ma necessari: non si tratta solo di uno slogan. E’ uno dei player mondiali del settore e la società è sul mercato da 150 anni, con 3 mila siti produttivi, in 50 Paesi, con 51 mila dipendenti. Gli impegni per il 2030 sono ambiziosi: ridurre le emissioni di Co2 sulla produzione del cemento del 50%, implementando il fatturato del 50% in più, con prodotti a bassa emissione. Questo vale sia per il cemento sia per il calcestruzzo. Oggi l’impianto di Isola delle Femmine produce circa il 60% di cementi sostenibili, il 37% del prodotto in sacco distribuito sui nostri depositi con materiale 32.5 e 42.5 ha emissioni altamente ridotte, sia per quanto riguarda il clinker sia per il pozzolanico. Puntiamo, però, all’eccellenza: a Brevik, in Norvegia, sorgerà un impianto per la cattura e il sequestro di anidride carbonica, che viene stoccata nel Mare del Nord e poi riutilizzata e che ci permetterà di ottenere prodotti a bilancio di emissioni zero»