Le dinamiche dell’edilizia al Sud, un percorso verso la decarbonizzazione dell’industria del cemento, le opportunità per la distribuzione edile: Heidelberg Materials, con la collaborazione di YouTrade, ha deciso di affrontare questi temi in un roadshow che tocca i siti produttivi italiani del gruppo. Un’occasione per comprendere e migliorare il rapporto tra produttore e distributore, ma anche un’opportunità per aggiornare le competenze e la propria crescita professionale. Ed è quanto avvenuto a Castrovillari, vicino a Cosenza, dove sorge un impianto del gruppo (che in Italia ha rilevato lo storico brand Italcementi). Attorno a un tavolo si sono trovati, Massimo De Tomaso, Plant production coordinator dell’impianto Heidelberg Materials a Castrovillari con i colleghi Francesca Proietti, Michele Vassallo, Luigi Esposito e Vincenzo Gallo della direzione commerciale assieme a un panel di distributori locali composto da Massimo D’Ingianna, titolare Edilgarden di Castrovillari; Massimo Fontana, titolare di Fontana – Gruppo Made a Cetrara (Cosenza); Rocco Alfano, ad di BigMat Alfano ad Amantea (Cosenza); Massimiliano Margiotta, presidente Consorzio Rivass di Catanzaro; Paolo Coschignano, titolare di Crt di Corigliano (Cosenza), Virginia Gambino, editore di YouTrade, e Federico Della Puppa, coordinatore del Centro Studi della rivista leader per la distribuzione edile.
Numeri e proposte
L’evento è stato denso di numeri, prospettive, previsioni dell’edilizia, ma anche un’opportunità per un aggiornamento sulla politica di investimenti di Heidelberg Materials, che sta spingendo verso la sostenibilità dei propri impianti produttivi e dei propri prodotti. Il confronto è risultato utile e il roadshow di Heidelberg Materials con i distributori proseguirà con altre tappe in Sicilia, Lombardia, Sardegna e Lazio. Obiettivo: dare voce alle rivendite insomma, cercare strategie comuni, capire come trasmettere al cliente il valore aggiunto di Heidelberg Materials, presentando i prodotti sempre più sostenibili. Ma questo traguardo convince i rivenditori e, soprattutto, il cliente finale? Secondo i presenti alla tavola rotonda, ci sarebbero azioni da mettere in atto e la prima è proprio iniziare a fare una formazione diffusa. Guidati dalla moderazione di Virginia Gambino, i rivenditori presenti a Castrovillari hanno parlato con chiarezza e sincerità ai rappresentanti del colosso della produzione di cemento: il valore aggiunto viene percepito, ma bisogna insistere a livello di conoscenza e di formazione culturale.
Investimenti e impegno
La sostenibilità non è solo di uno slogan, ma di un impegno concreto che si è tradotto con investimenti miliardari, studi e ricerche di ore, giorni, settimane e anni, per cambiare rotta, per essere diversi e compatibili con l’ambiente. Un’esigenza sociale che il colosso del cemento ha ben compreso. L’obiettivo di Heidelberg Materials è ambizioso: dopo il rebranding, il traguardo è diventare carbon neutral entro il 2050. La gamma dei prodotti e dei servizi di Heidelberg Materials si sta evolvendo per guidare la trasformazione del settore. Il nuovo marchio, rappresentativo, incisivo e globale, vuole dare un volto e un punto di riferimento a questo cambiamento radicale.
La struttura industriale dell’azienda in Italia è formata da dieci impianti per la produzione del cemento. Quattro, invece, sono i centri di macinazione (tra cui Castrovillari) e oltre 120 gli impianti di produzione di calcestruzzo in grado di servire i clienti sull’intero territorio nazionale.
Le tappe
Questo, però, è solo l’inizio. «L’industria del cemento è chiamata a investimenti enormi per raggiungere nei prossimi anni la neutralità carbonica dei propri processi produttivi. Un obiettivo che richiede di sviluppare e adottare tecnologie pionieristiche come la Carbon Capture and Storage (Ccs) o Carbon Capture and Utilization (Ccus), che catturano la Co2 prodotta negli impianti per stoccarla a grandi profondità, oppure per riutilizzarla mettendola a disposizione di altri processi industriali», spiega Michele Vassallo, Sales Area Manager Sicily and Calabria. «Tali soluzioni richiedono capacità e investimenti importanti che l’azienda ha già messo in campo: Heidelberg Materials ha annunciato target chiari e ambiziosi in merito, come il dimezzamento delle proprie emissioni di Co2 entro il 2030 e il raggiungimento dell’obiettivo net-zero entro il 2050. Questa rivoluzione riguarda i processi, ma anche gli stessi prodotti e servizi: saranno sviluppati e realizzati sempre più materiali che innoveranno radicalmente il cemento, imprimendo a questa risorsa il più grande cambiamento dell’ultimo secolo e mezzo. Grazie all’utilizzo di risorse provenienti dall’economia circolare e alle innovazioni di processo si avranno infatti prodotti carbon neutral: di qui la scelta di andare oltre la parola cemento. Oggi l’impronta carbonica dell’azienda è di 750 chili ogni tonnellata, entro il 2030 dobbiamo arrivare alla metà. E farlo solo con prodotti sostenibili. Il sito produttivo di Castrovillari è uno dei siti più all’avanguardia in materia: il 30% del prodotto è consegnato in sacco, nonostante non abbia al suo interno un ciclo di produzione completo è una base solida dove si svolgono incontri e riunioni strategiche, rifornisce rivendite di tutto il Sud, con particolare attenzione ai prodotti speciali per Campania e Sicilia. I cementi sono in sacchi, speciali e alla loppa, dove riusciamo ad arrivare sotto al 50% del clinker emesso in atmosfera. E anche qua si promuove, ovviamente, il nostro ultimo nato: evo0. Non solo parole, soprattutto fatti».
Il sostegno ai rivenditori e l’innovazione sono palpabili. Lo ha testimoniato Luigi Esposito, Eco.Build Sales Manager Aree Sud e Sicilia Calabria, che ha illustrato il prodotto i.idro Drain e i.build, business unit per pavimentazioni n calcestruzzo. «Una gamma di soluzioni per ogni tipologia di pavimentazione a cui si aggiunge un nuovo approccio: dalla collaborazione nella fase progettuale alla scelta dei materiali, dalla finitura superficiale sino alla posa in opera in cantiere. Il calcestruzzo rappresenta il materiale ideale per realizzare una vastissima gamma di pavimentazioni. Resistenza alla compressione, resistenza all’usura, lavorabilità, durabilità, possibilità di lavorazioni superficiali sono solo alcune delle proprietà che ne consentono l’impiego in pavimentazioni con differente destinazione d’uso: industriali, estetiche, architettoniche e molto altro. Pavimentazioni ben progettate e realizzate hanno una lunga vita utile e con bassi costi di gestione. Le pavimentazioni in calcestruzzo, inoltre, essendo per loro natura chiare, hanno una maggiore luminanza rispetto all’asfalto dunque, soprattutto in ambiente urbano, consentono di ridurre le spese di illuminazione sia per i costi di installazione (meni punti luce) sia per i costi di gestione (lampade meno potenti). Soprattutto nelle grandi città questa scelta comporterebbe in poco tempo significativi risparmi”. Fra questi anche i.idro Drain, un’innovativa formulazione di calcestruzzo per pavimentazioni continue con un’altissima capacità drenante. Un’accurata selezione degli aggregati e l’azione del legante cementizio gli permettono di raggiungere una capacità drenante 100 volte superiore a quella di un normale terreno», specifica Esposito.
L’opinione dei rivenditori
«Vogliamo dare voce al cliente, la sua opinione è fondamentale e influente: la tavola rotonda itinerante è il posto giusto per avere un momento di confronto in questa fase, di rebranding e investimenti in materia di sostenibilità», ha aggiunto Francesca Proietti. «La visita in questo stabilimento, la spiegazione sul ciclo produttivo e il dialogo ci hanno resi ancora più consapevoli dell’impregno di Heidelberg Materials nell’investire sulla sostenibilità e sulla sicurezza del prodotto. Un enorme valore aggiunto che permette di distinguersi nella filiera, e che noi dobbiamo trasferire ai nostri clienti: abbiamo bisogno di far conoscere loro il funzionamento della catena produttiva, far toccare con mano una realtà che sul territorio nazionale è un fiore all’occhiello», è stata, in sintesi, l’opinione di Margiotta, Fontana, Alfano e D’Ingianna. «Siamo influenti sulla scelta d’acquisto dei nostri clienti: spieghiamo loro che cementi e calce Heidelberg Materials sono una garanzia, esaltiamo la qualità, la resistenza, la durabilità del prodotto, sottolineiamo le caratteristiche eccezionali di quello che vendiamo loro. Ma si può fare di più, per questo chiediamo aiuto per arrivare dove non riusciamo. Abbiamo percepito la necessità di dover essere più performanti nell’imprimere a fondo il messaggio: per esempio, facendo conoscere l’impianto di Castrovillari anche fuori dai confini. È vero che il sito è molto all’avanguardia, e tutti lo conoscono in Calabria, ma è necessario sottolineare anche fuori dai confini l’importanza di avere questo presidio, per diffondere le potenzialità», è il messaggio arrivato dai rivenditori.
Ci vuole supporto
«Abbiamo bisogno di corsi di formazione, non solo con i clienti, ma anche con i diretti operatori, concentrati sulla pratica: come trattare i prodotti nel concreto e quali vantaggi trarne. Per esempio, sarebbe utile per il Plastocem: chi già utilizza questo prodotto non lo cambia, ma chi non lo conosce dovrebbe provare nel concreto l’applicazione. Anche gli open day negli impianti possono essere d’appeal: nei luoghi dedicati alla produzione si spiega la sicurezza e la valenza di ciò che si acquista La nostra funzione è quella di spingere i prodotti, ma avremmo bisogno di più supporto», hanno sottolineato all’unisono Margiotta, Fontana, Alfano e D’Ingianna. «Tuttavia, spiegare perché conviene acquistare questi prodotti al posto di altri è difficile, la questione della sostenibilità e delle linee dedicate è stata presa in considerazione, ma bisogna ancora lavorare per rendere il concetto affermato, bisogna insistere molto di più». Esigenze che sono state recepite dai rappresentanti Heidelberg Materials, in prima persona da Francesca Proietti: «Sensibilizzazione, digital marketing e formule che trasmettano il valore: si può fare», ha commentato la manager.