Al Sud le infrastrutture non aiutano. Ma tra rivenditori e produttori il gap è anche digitale: difficile ottenere le informazioni necessarie per implementare i software gestionali, secondo Arlia e Grontek.
Che cosa vogliono i distributori dai produttori? Il II Convegno YouTrade Sud lo ha chiesto a due rappresentanti del settore, Alessandro Arlia dell’azienda Arlia Soluzioni per l’edilizia e la distribuzione di Longobardi (Cosenza) e Massimo Barile di Grontek, impresa di distribuzione di San Giovanni in Fiore (Cosenza).
Arlia rappresenta, insieme al fratello Marino, la seconda generazione della famiglia, che gestisce una rivendita di materiale edile che tratta di prodotti per bagno, ceramiche, materiali pesanti, legno, settore online e progettazioni in bioedilizia. Barile, titolare di Grontek, si occupa di rivendita di materiale edile, termoidraulico e altro. Durante il convegno sono stati toccati tanti punti, quali hanno colpito di più?
«La scarsa diffusione di dati», ha risposto Barile. «Faccio parte del gruppo di acquisto Rivass, e da circa sei-sette mesi cerco di portare a termine un programma di gestione degli acquisti. La problematica maggiore è che non tutti i produttori ci danno i necessari dati che dovremmo importare con il software che permette di accedere a disponibilità, prezzi e carico degli ordini. Siamo bravi tutti a parlare di digitalizzazione e sostenibilità, ma quando si tratta di sinergia?».
Scarsa connessione
Un problema differente, nella digitalizzazione, l’ha riscontrato Arlia: «Con le vendite online abbiamo notato che è poco presente nei fornitori la capacità di fare triangolazioni, evitando meno passaggi, meno trasporti».
L’inizio dell’anno per entrambe le aziende però, è iniziato bene, ma per il Sud c’è ancora molto su cui lavorare. «C’è scarsa viabilità e connessione in rete: siamo penalizzati. Lo Stato dovrebbe implementare la rete, ci sono zone dove spendiamo tanto per essere connessi», ha aggiunto Arlia. E per Grontek è necessario lavorare sulla formazione e sulla struttura di ogni azienda.
Più supporto
E i produttori che cosa dovrebbero fare? «Supportarci nelle strategie commerciali per avere buone performance di vendita e sul tempo per fare formazione», ha risposto Barili. «Non spingere tanto sulle vendite, il vostro obiettivo non può essere il nostro cappio», ha ammonito Arlia.
di Alice Fugazza