Passano le modifiche per i bonus del Piano casa: con 133 voti favorevoli e 99 contrari, il Senato ha approvato il disegno di legge di conversione del decreto sull’emergenza abitativa. Modificato anche, con un emendamento, il bonus mobili. Non è finita, però: il decreto deve tornare alla Camera, per essere approvato in via definitiva entro il 27 maggio pena la decadenza. Con le modifiche, gli acquisti di arredi sono conteggiati ai fini della fruizioni della detrazione d’imposta indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione. Torna alla forma originaria del decreto legge: un passo positivo in cui ha avuto un ruolo chiave il relatore Stefano Esposito (Pd), che comprendendo l’importanza della misura, l’ha difesa e sostenuta. Ovviamente soddisfatto il presidente di FederlegnoArredo, Roberto Snaidero: «È una buona notizia; siamo grati a tutti coloro che in Parlamento hanno fatto propria questa battaglia. Il rilancio delle nostre imprese passa necessariamente attraverso iniziative in grado di attivare i consumi interni. Ci auguriamo che l’attenzione dimostrata dalle Istituzioni nei confronti di tale misura, nell’interesse della collettività dei cittadini, porti presto a un risultato definitivo». «Il bonus per l’acquisto di mobili legati alla ristrutturazione edilizia», ha sottolineato la senatrice Camilla Fabbri (Pd), componente della commissione Industria del Senato, «si sono dimostrati utilissimi e per questo avevo da tempo chiesto che essi fossero svincolati dalla somma spesa per la ristrutturazione. In questo senso ho presentato un emendamento al DL Casa fatto proprio dai relatori. Sperando che tale emendamento sia ora sufficientemente autorevole per passare al vaglio di tutti i passaggi parlamentari, siamo di fronte a una misura molto importante per la ripresa, con la valorizzazione ulteriore dei bonus a favore di un settore d’eccellenza, quello della produzione dei mobili, che offre da sempre un grande contributo al successo del Made in Italy».