Imprese del fotovoltaico in rivolta preventiva. Ad agitare AssoRinnovabili è un provvedimento allo studio del ministero dello sviluppo. La misura ipotizzata dal Mise, attraverso una variazione unilaterale dei contratti in essere tra Stato e imprese, è stato battezzato come «spalma incentivi». E non piace ad AssorRinnovabili: secondo le aziende del settore andrebbe a ridurre ulteriormente e ingiustificatamente la profittabilità degli impianti fotovoltaici. La misura, secondo l’associazione, produrrebbe risultati disastrosi tra cui un pessimo ritorno d’immagine e di credibilità poiché verrebbero minati i principi dello stato di diritto e della Costituzione; una battuta d’arresto nel riposizionamento dell’Italia nell’Unione Europea, che in più occasioni si è espressa sulla necessità di evitare norme similie gli investitori, che hanno fatto affidamento su contratti certi firmati con un’azienda dello Stato Italiano (Gse), congelerebbero tutti i progetti di sviluppo in Italia e il piano infrastrutturale verrà boicottato. Lo spalma incentivi, inoltre, porterebbe stragrande maggioranza degli operatori al fallimento, con seri impatti occupazionali e gravi impatti anche sul sistema bancario, mentre lo Stato perderebbe importanti entrate fiscali per un valore pari a oltre 600 milioni di euro.