La legge europea sul «Made in» è un successo anche per l’Italia e per le sue aziende della filiera del mobile. «È un risultato importante e ringrazio gli eurodeputati italiani per la prova di compattezza. L’obbligo di indicare l’origine delle merci provenienti da Paesi terzi è fondamentale per la valorizzazione dell’alta qualità della produzione manifatturiera italiana, rappresenta un’arma in più per le imprese nella lotta alla contraffazione e nella trasparenza sul mercato, assicura piena reciprocità con partner commerciali quali Stati Uniti e Cina, tutela i consumatori sul tema della salute e della sicurezza», è il commento del presidente di FederlegnoArredo, Roberto Snaidero (foto). Nel testo è stata inserita l’indicazione obbligatoria sull’origine dei prodotti non alimentari («Made In»). Non è detta, però, l’ultima parola: la parola torna al Consiglio durante il semestre di presidenza italiana e si apre la fase più delicata della trattativa. È necessario superare il blocco della Germania e dei Paesi del Nord Europa. La Polonia è neutrale e potrebbe fare la differenza. «La nostra federazione si è impegnata sin dalle prime battute del dibattito affinché si arrivasse alla creazione di uno strumento legislativo in grado di tutelare finalmente le aziende italiane» conclude Snaidero. «Ora auspichiamo un accordo politico anche in Consiglio, certi della determinazione che il governo italiano metterà in campo su questo dossier così cruciale per il Sistema Italia».