L’azienda abruzzese Plastica Vomano, che aderisce al Gruppo Made, da mezzo secolo continua ad arricchire l’offerta per i propri clienti. E dopo l’apertura di uno spazio per l’esposizione con il format Livingmade, punta su ambiente e sostenibilità.
Abbinare la fornitura a materiali e servizi
Materiali per l’edilizia, strutture in legno, finiture d’interni. Settori che sono i traguardi raggiunti da chi è stato capace di gettare fondamenta solide, ma anche di continuare a rinnovarsi e a innovare.
Abbinare la fornitura di materiali a servizi: un lavoro duro, quello di Plastica Vomano, partito da lontano, negli anni Sessanta, per iniziativa del patron Ercole Fulminis.
Plastica Vomano, ereditata dal figlio, non solo continua a produrre a ritmi serrati, ma di intuizione in intuizione si espande, sempre di più, tessendo una trama che tiene uniti nel complesso labirinto i vari settori nei quali è attiva.
Un filo che lega anche le diverse sedi a Basciano e Notaresco (tutte e due in provincia di Teramo), di considerevole ampiezza.
Sono punti di riferimento non solo per l’Abruzzo, ma per l’Italia intera, con lo showroom, ultimo nato nel 2020, che si è affermato come punta di diamante.
I servizi sono tanti oggi e fa specie pensare alla varietà: rilievi di cantiere con strumenti ad altissima precisione a disposizione, progettazione per i big e ad personam, una consulenza tecnica di tutto rispetto, preventivi (anche gratuiti), posa in opera e sistema tintometrico, per essere sempre più al passo con l’estetica. Quasi ovvio che il riflettore principale sia acceso sulla sostenibilità.
Il timone ora è tenuto saldamente da Massimiliano Fulminis, che ha risposto alle domande di YouTrade e da sua moglie, Doriana Scipione, che continuano a costruire. Nell’intervista si sono raccontati, tra passato e futuro, con le idee ben chiare su quello che vogliono continuare a costruire.
Quando è stata fondata Plastica Vomano?
Siamo sul mercato della distribuzione dei materiali edili da quasi mezzo secolo.
Quali sono stati i gradini da salire per arrivare sino qui?
Tutto è partito dalle intuizioni imprenditoriali di mio padre, Ercole Fulminis. Negli anni abbiamo costantemente potenziato la nostra rete commerciale e ampliato le offerte, andando a occupare nuovi segmenti di mercato e diversificando prodotti e servizi.
Da chi è gestita oggi Plastica Vomano?
Da me e mia moglie, Doriana Scipione. Si è trattato di un processo graduale e ponderato. Siamo entrati in punta di piedi, utilizzando i primi anni di lavoro per acquisire le necessarie competenze tecniche e gestionali e padroneggiare appieno le dinamiche aziendali. Guidare un’organizzazione comporta pesanti responsabilità nei confronti di svariati stakholder: non ci si può improvvisare.
Come siete organizzati al vostro interno?
È un ambiente lavorativo che vogliamo rimanga il più famigliare possibile, ruoli e mansioni sono ben definiti, ma ci impegniamo affinché tutti, amministrativi, commerciali, tecnici e collaboratori, mantengano una costante interazione, un quotidiano scambio di idee, un naturale confronto. Sono fermamente convinto che le sinergie siano indispensabili volani di creazione di valori.
Veniamo ai materiali edili: quali sono le tipologie più trattate?
Dipende molto dalle congiunture socioeconomiche.
Negli ultimi anni abbiamo assistito a una crescente richiesta di materiali ecosostenibili e tecnologicamente avanzati. La consapevolezza del consumatore si sta evolvendo rapidamente e vogliamo farci trovare sempre pronti.
Plastica Vomano abbina la fornitura di materiali a servizi come la progettazione chiavi in mano. Come siete arrivati a questo assetto?
È uno dei nostri punti di forza. Il processo è stato il risultato naturale dell’evoluzione aziendale. Da distributori di materiali, nel corso degli anni, abbiamo integrato l’organico aziendale con figure professionali addette alla progettazione degli ambienti interni e, con l’implementazione del centro di lavorazione legno dedicato alle strutture residenziali e commerciali, di professionisti strutturali.
Oggi, in sostanza, siamo in grado di assistere il cliente fin dalle prime fasi del progetto e occuparci di ogni aspetto, fino ad arrivare alla soluzione più consona alle esigenze del committente e pronta per essere utilizzata e vissuta.
Come opera il centro di lavorazione del legno e per quale tipo di prodotti?
È uno dei nostri fiori all’occhiello. È moderno e tecnologicamente avanzato e ci permette di realizzare qualsiasi struttura, anche la più complessa, con margini di errore pressoché nulli e tempi di consegna ridottissimi.
Ma con orgoglio sostengo che siano le risorse umane a fare sempre la differenza e i miei collaboratori me lo dimostrano quotidianamente.
Uno dei punti di forza è lo showroom. Come è organizzato?
Lo abbiamo completamente rivoluzionato tre anni fa, affidandoci e professionisti leader del settore, trasformandolo in un vero e proprio percorso sensoriale, con contaminazioni e richiami estetici che lo rendono davvero unico.
Tanto merito va a mia moglie che, dedicandosi al progetto con tutta se stessa, ha contribuito a un risultato davvero eccezionale.
Quando l’avete creato?
È stato durante uno dei giorni più difficili del 2020, in pena emergenza sanitaria, che nacque l’idea di tuffarci in questo innovativo progetto.
Ci sono voluti coraggio e fiducia, tanto coraggio e tanta fiducia, per investire e donare concretezza a un’idea, specie quando all’orizzonte le nubi erano dense e la speranza bisognava costruirsela in casa.
Siamo consapevoli degli sforzi sostenuti e di quanti ce ne riserveranno ancora i giorni a venire, ma siamo pronti. E consci di aver intrapreso la giusta strada. Vogliamo essere un minuscolo esempio di resistenza alle avversità e di sano e tenace spirito imprenditoriale italiano.
Il mondo delle finiture è molto diversificato: quali sono i prodotti più richiesti?
A cambiare non sono tanto le tipologie di prodotto, quanto le caratteristiche intrinseche. Le tendenze sono la bioedilizia e le nuove tecnologie, il rispetto per l’ambiente e l’efficienza energetica. E il design, le nuove forme, l’estetica applicata all’efficienza e al contenimento dei costi.
Non manca il reparto dedicato alla ferramenta…
Ci vantiamo di essere in grado di fornire imprese, artigiani e amanti del fai-da-te per ogni esigenza. Collaboriamo con i marchi più importanti del panorama mondiale. Oggi neanche le viti sono più quelle di una volta…
Trattate anche termoidraulica: con quale offerta?
Un’offerta completa, dai classici radiatori ai più complessi e sofisticati sistemi di riscaldamento e condizionamento.
E quali sono i prodotti più gettonati?
Quelli che permettono di risparmiare energia. Per i costi elevati delle materie prime e per l’attenzione all’ambiente
Come è organizzata, invece, l’area dedicata al colore?
Abbiamo un sistema tintometrico e collaboriamo con un’eccellenza italiana leader del settore. Grazie alla tecnologia, siamo in grado di realizzare colorazioni praticamente identiche a qualsiasi campione ci venga sottoposto. Si vuole la parete del bagno in tinta con le nuove tende appena comprate? Lo possiamo fare.
Non manca neppure il materiale elettrico: con quali prodotti?
Praticamente tutti. La vasta gamma in pronta consegna è uno dei nostri punti di forza.
Infine, chi lavora ha a disposizione l’abbigliamento tecnico. Quando l’avete introdotto?
Da tanti anni. Il rispetto delle normative che tutelano la sicurezza dei lavoratori è oggi abbinato a una varietà estetica che assimilano i Dpi a capi d’abbigliamento all’ultima moda.
Aderite a Gruppo Made: quanto è importante oggi far parte di una aggregazione commerciale organizzata? E quali sono i vantaggi e servizi che offre il network?
Entrare nel gruppo Made è stata una scelta azzeccatissima. Ci aiuta e ci sostiene nel rapporto con i fornitori, nella formazione di tutto il personale, è un punto di riferimento nelle sempre più complesse dinamiche lavorative.
Affrontare le nuove sfide del mercato sentendosi parte un grande gruppo specializzato rende più efficace e maggiormente efficiente il nostro lavoro.
Avete adottato il format Livingmade, cosa comporta e con quali riscontri?
Sì, ce lo hanno proposto, l’abbiamo studiato, l’abbiamo adottato. E funziona. Comporta poter usufruire di progettazione, idee e soluzioni appositamente implementati per il nostro settore: rappresenta un vantaggio competitivo importante. I riscontri sono quotidiani e tangibili.
Quali sono le principali aziende produttrici da cui vi servite?
Collaboriamo con i migliori marchi. Fortunatamente possiamo scegliere e selezionare i nostri partner ed è quello che facciamo.
In questo periodo quali sono le richieste principali dei clienti?
Prodotti nuovi dalla valenza estetica e dal concept innovativo, funzionali e affidabili.
Sono cambiate nel tempo?
Sì, le mutazioni dei gusti e delle richieste seguono i cambiamenti della società. Il nostro è un mercato in divenire e cerchiamo di farci sempre trovare pronti, tentando a volte anche di anticipare i tempi.
Come vi regolate per la logistica?
Abbiamo mezzi di proprietà che ci consentono la massima flessibilità e collaboriamo con spedizionieri che ci permettono di raggiungere qualsiasi zona. Se in passato la nostra clientela era locale, ora assistiamo a richieste e contatti provenienti da fuori regione e anche da oltre i confini nazionali.
Qual è la proporzione tra clienti professionali e privati?
È un bel mix di grandi imprese, privati e artigiani: forniamo strutture residenziali, ricettive, commerciali. Abbiamo cercato di organizzarci in maniera tale da poter soddisfare tutte le richieste, che sono differenti e richiedono competenze e servizi dedicati.
La differenza tra distribuzione specializzata e Gdo la fanno i servizi. Qual è la vostra offerta su questo aspetto?
Confezionare proposte su misura che si adattino alle specifiche esigenze. Standardizzare i servizi comporta una rigidità che vogliamo superare.
Offrire servizi significa anche mettere a disposizione esperti, personale formato…
Non c’è dubbio. Per questo le nostre professionalità vengono continuamente supportate e formate, sia mediante processi interni all’azienda che esterni.
C’è un servizio che è più apprezzato dai clienti?
Credo sia la nostra costante attenzione, il nostro tentativo di mantenere un rapporto con la clientela che vada oltre le normali azioni commerciali. Attenzione alle loro esigenze, ma anche in supporto, per ciò che è nelle nostre possibilità, nei momenti di fisiologica difficoltà.
Si parla molto di edilizia sostenibile. Ma nella realtà è un tema che interessa ai clienti?
Sì, e in maniera crescente. La consapevolezza c’è, credo sia fondamentale continuare a coltivarla, sostenerla, supportarla. Non c’è altra strada, il futuro dipende dalle scelte dei singoli individui e noi vogliamo fare la nostra parte. È una responsabilità che sentiamo e non abbiamo alcuna intenzione di sottrarci ai nostri doveri che sono anche sociali.
di Alice Fugazza
Quel tricolore è una marcia in più
Simone Daneo (nella foto) è responsabile Marketing e Comunicazione del Gruppo Made.
Made porta avanti un programma di ristrutturazione dei punti vendita di tutti gli aderenti. Di che si tratta?
Si tratta di un’operazione di rebranding, dove le rivendite che aderiscono al Gruppo affiancano al loro logo aziendale quello di Gruppo Made, in un processo più completo di ristrutturazione dell’immagine dell’intero punto vendita.
Un’operazione che ha lo scopo di evidenziare il senso di appartenenza, ma anche la riconoscibilità del marchio Made sul territorio.
Che cosa cambia nei rapporti con le rivendite aderenti al network?
Il rebranding serve a unire e a sentirsi più vicini agli altri colleghi per meglio condividere la filosofia del Gruppo.
Più che di cambiamento parlerei, quindi, di miglioramento dei rapporti nella loro globalità dove il minimo comun denominatore è l’approccio glocal al mercato per dare a ogni rivendita il massimo sostegno sulla base delle caratteristiche del suo mercato, potendo comunque sfruttare i vantaggi di far parte di un Gruppo di livello nazionale.
È un’iniziativa che ha coinvolto anche Plastica Vomano?
Certamente, Plastica Vomano, ha accolto con molto favore questa iniziativa, proprio perché contribuisce in modo sostanziale a collegare l’azienda al Gruppo, che ha una visibilità in continuo aumento a livello nazionale.
Plastica Vomano è una delle eccellenze del nostro Gruppo. Dispone di una show-room molto bella, sviluppata con Gruppo Made, ma tutta l’organizzazione generale le permette di sfruttare nel modo migliore i vantaggi di una insegna comune, soprattutto nella comunicazione al mercato.
L’iniziativa prevede anche servizi di marketing avanzato. Di che tipo?
In primo luogo parliamo di comunicazione. Il principale compito del gruppo è promuovere l’attività dei propri aderenti sia sul territorio, sia a livello di immagine generale, offrendo tutti gli strumenti di comunicazione tradizionale e della piattaforma social che raggiungano lo scopo. Ricordo che Made è l’acronimo di marketing avanzato per la distribuzione edile.
Poiché il marchio è il primo strumento di individuazione dell’attività commerciale, e il Gruppo sta investendo moltissimo in questo senso, ecco che il ritorno di immagine favorisce Plastica Vomano, così come tutte le altre rivendite aderenti.
Inoltre, il gruppo offre a tutte le rivendite che hanno aderito alla campagna di rebranding la possibilità di effettuare operazioni mirate sul territorio, sia utilizzando i canali social, sia usufruendo del sito internet aziendale.
Riguarda anche le attività digitali?
Il processo di digitalizzazione delle varie componenti dell’attività delle rivendite Made è un altro dei cardini del programma del gruppo.
Mettiamo già a disposizione dei nostri aderenti strumenti di controllo digitale per la gestione d’impresa, per la gestione delle scorte e il controllo costante delle giacenze di magazzino.
Abbiamo anche adottato la gestione digitale dell’aggiornamento dei listini in tempo reale, attraverso una codifica dedicata.
Il nuovo logo sottolinea i colori della bandiera nazionale. È anche un modo per distinguersi dalla concorrenza?
Sì, perché il Gruppo Made fa dell’italianità una delle sue bandiere. Per noi l’italianità è anche sinonimo di artigianalità, accoglienza, anche genialità. Insomma, un valore aggiunto.
Un aspetto che ci distingue certamente e che, a quanto pare dai numerosi, recenti ingressi, ci rende anche preferibili, perché molti imprenditori nazionali si riconoscono in questi valori, in queste caratteristiche.
Ci sono iniziative in programma per il 2024?
Gruppo Made il prossimo anno festeggia i 20 anni di attività, quindi una ricorrenza importante, che cercheremo di celebrare nel migliore dei modi.
Abbiamo già previsto due convegni nazionali, uno strettamente riservato a tutti gli aderenti e un secondo dedicato ai nostri fornitori. Ci saranno anche altre iniziative che però, al momento, sono ancora in fase di studio.
La fine del superbonus si fa sentire?
A livello nazionale certamente sì, anche se non tutte le rivendite che aderiscono al nostro gruppo hanno avuto a che fare in modo preponderante con il mercato del superbonus, ottenendo comunque risultati lusinghieri. Però è chiaro che ci dobbiamo aspettare una flessione che dovrebbe ricondurre il mercato ai valori di quattro o cinque anni fa.
Numeri che, comunque, non erano particolarmente negativi. Rimangono da valutare gli effetti del Pnrr sul mercato dell’edilizia, che potrebbero rendere meno pesante la comunque attesa contrazione del mercato.
Però siamo pronti ad affrontare anche eventuali flessioni congiunturali, e lo facciamo con le nostre armi preferite: la serietà e la competenza professionale delle nostre rivendite, gli strumenti per una gestione moderna ed efficiente dei punti vendita, la formazione tecnica e di cultura d’impresa, la selezione costante dei fornitori che non solo offrono prodotti di avanguardia, innovativi e certificati, ma che anche nei loro cicli produttivi riservano molta attenzione al rispetto per l’uomo e per l’ambiente. Anche questo significa far parte di Gruppo Made.