L’Ance e l’Ordine degli architetti sono d’accordo, ma con riserva, con l’Anci sulla proposta di legge del Governo per la salvaguardia del territorio. Insomma, basta cementificare, occorre riqualificare. Riguardo al disegno di legge del Governo sul consumo del suolo all’esame della Camera, «si tratta di un provvedimento condivisibile negli obiettivi ma non nei metodi utilizzati per raggiungerli, che rischiano di bloccare opere utili e importanti investimenti economici necessari per la modernizzazione e riqualificazione delle aree urbane», commenta il presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti (foto). «Per ottenere la riduzione del consumo di suolo bisogna passare necessariamente dal riuso delle aree urbanizzate: in assenza di norme che promuovano effettivamente la rigenerazione urbana sarà impossibile rispondere alle esigenze abitative e sociali e si bloccherà ogni trasformazione delle città», aggiunge Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale Architetti. Secondo costruttori e architetti, il testo in esame al Parlamento non contiene norme chiare, non dà certezza del diritto e non incentiva la riqualificazione, bloccando indiscriminatamente tutti gli interventi previsti dai piani regolatori dei Comuni senza adeguati criteri. In questo modo, secondo Ance e Architetti, si mettono a rischio investimenti importanti per il territorio, anche esteri, che possono essere utili a perseguire gli obiettivi che il Governo stesso ha annunciato come il Piano scuole e il Piano di prevenzione contro il dissesto idrogeologico.