Distribuzione edile tra nuove sfide e obiettivi in attesa del 2024

Mentre gli operatori del settore attendono qualche indicazione in più relativamente a ciò che accadrà il prossimo anno, si lavora. Unica certezza, la coda dell’effetto bonus sta svanendo, con le recriminazioni e le polemiche che certamente non possono mancare anche se, prima o poi, un mercato eccezionalmente drogato com’è stato quello degli ultimi due anni, e ammettiamolo, per certi versi anche poco serio, non poteva che fare una brutta fine.

In ogni caso, i primi dati post vacanze confermano in sostanza i numeri dello scorso anno, anche se la prima parte del 2023 è stata certamente più interessante dell’inizio della seconda. Ma, anche tenendo conto di queste considerazioni, le percentuali di decrescita sono, al momento, più che controllabili, intorno al 2–3%. Considerando gli incrementi degli ultimi due anni, tutto sommato le nostre rivendite non stanno perdendo l’ottimismo e contano di chiudere questo 2023 in modo ancora soddisfacente. 

Si lavora, scrivevo più sopra, e quelli che stanno meglio sono coloro i quali poco o niente hanno avuto a che fare con i bonus. Molte imprese, oggi, stanno cercando di vendere i loro crediti ai migliori offerenti, certamente non guadagnandoci, più che altro per
cercare di non chiudere, come è purtroppo capitato a molti.

I prezzi, scandalosamente aumentati, anche senza particolari motivazioni, si stanno un po’ ridimensionando, così come la disponibilità dei prodotti non è più un problema. Anzi, per certe tipologie di prodotti, riassortiti in modo compulsivo, sono già da tempo partite le inevitabili promozioni. 

Un ritorno alla normalità? Speriamo, perché ce n’è un grande bisogno: l’evoluzione del mercato porterà presumibilmente a nuove sfide e a nuovi obiettivi: un po’ di antico (ristrutturazioni, e così via) e un po’ di futuristico, dettato dalle nuove attese della committenza. 

Infatti, fra i temi che, giorno dopo giorno, stanno diventando sempre più pressanti ne segnalo un paio: recupero e riciclo dei materiali e gestione delle acque reflue di cantiere. Tutto ciò se le bellissime intenzioni palesate da ogni dove hanno una base di serietà, o se ci si sta semplicemente sciacquando la bocca con il collutorio di una apparente sensibilità ambientale.

Vorrei anche aggiungere la messa in sicurezza del territorio, anche se può sembrare un settore lontano dalla distribuzione edile. In realtà, non è così, e lo possono per esempio testimoniare i punti vendita che, nella loro offerta, hanno anche inserito il noleggio delle piccole macchine da cantiere.

Tutto ciò per dire che il tradizionale mercato della distribuzione edile, che sempre esisterà, è solo una delle numerose opportunità che possono coinvolgere chi ha spirito imprenditoriale. Il noleggio, il recupero e il riciclo dei materiali e delle acque reflue non sono ovviamente prodotti, sono servizi. Poterli offrire a cliente vecchi e presumibilmente anche nuovi farà un mare di differenza. Poterli offrire, ovviamente in modo serio e professionale, significa avvicinare al proprio punto vendita operatori competenti che questi servizi iniziano a cercarli in modo convinto. E questo mercato è tutto da costruire. 

In attesa che i lodevoli intendimenti si materializzino, distributori edili, artigiani e piccole e medie imprese attendono anche gli effetti del Pnrr. Dopo la sbornia dei bonus, mi sembra che l’attesa sia piuttosto non dico fredda, ma certamente non trepidante. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sarà forse una opportunità in più, ma per il momento non è il caso di contarci troppo. Potrà certamente favorire gli interventi nell’edilizia scolastica, nel recupero dei centri storici, nelle infrastrutture e corroborare questi mercati che però già esistono. 

Piuttosto, fari costantemente accesi sul settore pagamenti. Ormai, per quasi tutti la tolleranza è uguale a zero. La prudenza, in questo particolare momento congiunturale, è quanto mai opportuna, perché le condizioni di mercato possono cambiare rapidamente.
E ancora non si sa come. 

di Roberto Anghinoni, giornalista (dalla rubrica «I fatti nostri» su YouTrade n. 143)

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