In Italia il 15 maggio 2023 è stato l’Overshoot day. Vale a dire che sono bastati solo cinque mesi per esaurire tutte le risorse che idealmente la Terra ha messo a disposizione degli italiani per l’anno in corso, secondo quanto è emerso dall’indagine di Global Footprint network, associazione no-profit che ogni anno calcola l’impatto ambientale dei singoli Stati.
Per la precisione, in un anno l’Italia consuma il 167% in più dei beni che dovrebbe gestire: se tutto il mondo si comportasse come noi, servirebbero 2,7 volte la Terra per sostenere un tale ritmo.
Il grande quesito dei nostri tempi, come sappiamo, è se è possibile invertire questa tendenza. Restringendo questa analisi al settore di competenza di YouTrade, cioè quello delle costruzioni, possiamo piacevolmente scoprire che, sempre in Italia, esistono esempi profondamente virtuosi.
Uno di questi è Ecovillaggio Montale, nuovo e moderno quartiere ecosostenibile alle porte di Modena, progettato per dare forma a un sistema di valori che unisce la tradizionale cultura dell’abitare alla più nuova, e necessaria, cultura della sostenibilità. Quest’ultima si manifesta proprio attraverso l’attenzione al risparmio risorse, al rispetto del territorio e dei suoi abitanti e, naturalmente, la scelta dei materiali il più possibile naturali e rispettosi dell’ambiente.
Il progetto Ecovillaggio Montale
Il complesso è composto da 160 alloggi, oltre ad aree ed edifici a servizio della comunità quali la piazza, il centro servizi e l’asilo.
La distribuzione degli edifici è decisa in base alle assonometrie solari. La luce solare è utilizzata anche come fonte di energia, in tutte le sue possibili applicazioni: pannelli solari, celle fotovoltaiche, ma anche giardini d’inverno, per logge areate d’estate e serre scaldate dal sole d’inverno.
I 120 appartamenti delle 12 palazzine finora costruite sono stati interamente realizzati con blocchi e solai in legno cemento Isotex, sistema costruttivo dalle eccellenti proprietà termo-acustiche, antisismiche e di resistenza al fuoco (con classe di resistenza ReI120-Rei 240).
Inoltre, le palazzine finora costruite sono dotate di pompa di calore e sistemi di ventilazione meccanica i quali, in sinergia con gli impianti fotovoltaici, consentono di ottenere la classe A4 e consumi tipici delle costruzioni NZeb (Nearly Zero energy building, dunque edifici a consumo energetico quasi nullo).
Il verde
Altro elemento caratterizzante del progetto abitativo è la massima attenzione alla vegetazione, intesa come soggetto di diritto, in funzione di principi salutari. Per esempio, l’emissione di ossigeno attraverso la messa a dimora di piante autoctone, caratterizzate da prestazioni più elevate rispetto a quelle esotiche, e l’assorbimento di anidride carbonica, per la quale i migliori effetti si sono riscontrati con prati di graminacee (2,45-4,1 tonnellate di Co2/Ha/anno), tigli, frassini e piante a veloce accrescimento.
La presenza del verde paesaggistico rappresenta, inoltre, un prezioso alleato nel disinquinamento, grazie all’azione di trattenimento di polveri da parte delle foglie, nel recupero dell’acqua, oltre che per l’ombreggiamento di edifici, parcheggi e percorsi (per cui è stato valutato anche il coefficiente di ombreggiamento delle singole specie vegetali).
Impressionante, inoltre, il contributo della vegetazione nella riduzione del cosiddetto effetto isola di calore: un albero di grandi dimensioni, evapora alcune centinaia di litri di acqua al giorno e produce un effetto di raffrescamento equivalente a cinque condizionatori d’aria accesi 20 ore al giorno.
A tutti ciò va aggiunto il pregio estetico della presenza di natura: anche il paesaggio, insomma, è stato studiato per accompagnare e sostenere le esigenze di benessere di chi vi abita.
L’acqua
Ecovillaggio Montale contribuisce, inoltre, a rifornire costantemente la falda acquifera, evitando sprechi e dispersioni del prezioso bene comune. Tutte le scelte urbanistiche abbracciano la filosofia antispreco con un’attenzione alle risorse della natura e in particolare del ciclo dell’acqua. Quest’ultimo è alla base del progetto urbanistico e avviene in tre fasi: raccolta, conservazione e riutilizzo. All’interno delle abitazioni l’applicazione del frangigetto ai rubinetti riduce il flusso dell’acqua domestica, evitando così gli sprechi.
Un altro contributo importante si lega al sistema di raccolta dell’acqua piovana dai tetti delle abitazioni, che è convogliata tramite i pluviali in tubi drenanti, pozzi perdenti e/o fossi per la percolazione e la raccolta nella sottostante falda acquifera, il miglior posto dove stoccare il prezioso bene comune. L’acqua raccolta in falda è fitodepurata e riutilizzata per scopi irrigui.
Anche in futuro l’ecoquartiere continuerà a lavorare in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda Onu 2030, contribuendo al raggiungimento di alcuni global goal. Oltre al punto 7, Energia Pulita e Accessibile, già raggiunto per la climatizzazione di tutte le residenze, in particolare Ecovillaggio si impegna costantemente nel goal numero 12, Consumo e produzione responsabili, per un uso efficiente delle risorse naturali, e del goal numero 13, Lotta contro il cambiamento climatico, per attuare misure di contrasto e di adattamento ai cambiamenti meteo.
I materiali
Gli edifici dell’Ecovillaggio sono stati realizzati utilizzando blocchi cassero Isotex in conglomerato di legno cemento, che consentono di costruire murature ecosostenibili con ottime prestazioni di isolamento termico, acustico, antisismiche e di resistenza al fuoco.
Gli elementi sono leggeri così da agevolare una messa in opera rapida ed economica, riducendo tempi e costi di cantieri; i blocchi vengono posati a secco, successivamente vengono riempiti in calcestruzzo e armati all’interno con ferri verticali e orizzontali, assicurando in questo modo un’ottima struttura portante.
I blocchi cassero Isotex sono già coibentati con inserto isolante in EPS in grafite Neopor BMBcert di BASF o sughero, hanno ottenuto la marcatura CE e tutte le certificazioni nel rispetto delle normative vigenti (NTC 2018) e di sostenibilità ambientale: ANAB/ICEA – EDP/ FDED – Test VOC – ReMade In Italy.
La progettazione contro il cambiamento climatico
L’acqua è un bene prezioso, da custodire e da non sprecare. La possibilità di nubifragi e alluvioni sempre più frequenti o, di contro, periodi di siccità estrema, sono purtroppo temi ricorrenti, anche se probabilmente ancora non sufficientemente considerati con la dovuta attenzione. Per questo motivo è necessario, oltre che urgente, attuare possibili strategie e soluzioni per contenere le possibili conseguenze di eventi meteoclimatici acuti, come ci ricordano i fatti di cronaca più recenti proprio in Emilia-Romagna.
«In Ecovillaggio il nostro impegno continuo è di efficientare l’utilizzo di ogni elemento di architettura a beneficio sia dell’uomo sia dell’ambiente, per ristabilire tra loro un nuovo equilibrio. Ecovillaggio è resiliente ai cambiamenti climatici grazie a un lavoro e uno studio multidisciplinare applicato in tutte le fasi della progettazione. In caso di nubifragi o alluvioni, fenomeni estremi e sempre più frequenti, l’acqua in Ecovillaggio non si disperde ma viene raccolta in falda per essere poi utilizzata nei periodi più siccitosi, al fine di irrigare le essenze che a loro volta provvedono al disinquinamento e alla regolazione del microclima. Questo sistema di conservazione evita danni come allagamenti e non alimenta rischi idrogeologici», spiega Silvia Pini, l’ideatrice e imprenditrice di Ecovillaggio Montale.
Oltre al parco o “Water Park”, capace di resistere ai nubifragi, numerose e in costante aggiornamento sono le soluzioni urbanistiche che presenta l’ecoquartiere a tutela della natura e dell’acqua.
In particolare: le pendenze dei percorsi ciclopedonali della zona a parco e delle aree private a giardino studiate per la raccolta delle acque e il loro convogliamento in falda, i parcheggi a prato con la duplice funzione di dissipazione delle onde di calore e il drenaggio delle acque piovane nella falda sottostante, le pavimentazioni realizzate con autobloccanti drenanti al 100% che permettono l’assorbimento dell’acqua piovana e la conservazione nella falda.
Infine, sostenibilità è la chiave dei nuovi progetti di Ecovillaggio come l’Area del Ben Essere, uno spazio di circa mille metri quadri dove trova applicazione il concetto di bioclimatica, inteso sia come scelta oculata di arbusti e delle altre specie per il disinquinamento sia come studio della superficie per l’ottimizzazione dell’acqua piovana. Una piccola oasi di “verde terapeutico” con l’obiettivo di stabilire una nuova armonia tra uomo e natura.