GMG Centro Edile: la buona edilizia si mette a tavola

Immaginate di comprare un sacco di cemento, progettare serramenti e coperture di un edificio, ordinare il servizio di aspirazione macerie, e concedervi un prelibato pranzo o una pizza, senza uscire dalla rivendita. Una nuova frontiera per il magazzino edile che è già realtà per GMG Centro Edile, distributore di Bottanuco (Bergamo), che ha portato il punto vendita a un altro livello, aprendo all’interno della sede centrale anche un ristorante, un bar, una pasticceria, un’edicola e una tabaccheria.

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Ma non solo: la rivendita, oltre al magazzino vero e proprio, ha deciso di proporre al cliente altri servizi oltre alla fornitura di materiali edili, aprendo diverse divisioni specializzate legate al settore delle case e tetti in legno, serramenti in alluminio, scale e basculanti, aspirazioni macerie, fino all’attività immobiliare.

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YouTrade ha incontrato il vulcanico titolare e amministratore unico Giorgio Ferrari, che ha ripercorso le tappe dell’azienda, nata appena dieci anni fa.

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Giorgio Ferrari, titolare GMG Centro Edile

Domanda. GMG è un insieme di tante realtà. Si sente più titolare di una rivendita, immobiliarista, ristoratore?
Risposta. Mi sento un imprenditore a tutto tondo. Naturalmente, è partito tutto dal magazzino edile: negli anni abbiamo inserito diversi servizi per diversificare la nostra proposta e presentare ai nostri clienti un’offerta completa.

D. Quando è nata l’azienda?
R. A settembre 2002, ma abbiamo iniziato a operare all’inizio del 2003, quando abbiamo acquisito il capannone della sede di Bottanuco. L’immobile era un deposito di un’impresa edile, quindi abbiamo dovuto programmare i lavori per rendere lo spazio adatto all’attività di magazzino edile.

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D. Qual era la sua esperienza precedente?
R. Lavoravo in edilizia come cappottista, ma non avevo mai fatto il commerciante. I primi anni sono stati davvero sfidanti, tanto che ho pagato la mia inesperienza dando credito a tutti i clienti. E andando poi a recuperare pagamenti inevasi. Pian piano siamo cresciuti ma, sapendo che ero nuovo, piccolo e circondato da una concorrenza notevole, ho deciso di puntare sui servizi per acquisire clienti, offrendo qualcosa di diverso. Siamo partiti con la vendita dei materiali, ma fin da subito abbiamo iniziato a realizzare il servizio di sottofondi.

D. Com’è nata l’idea?
R. È nato tutto dalla necessità di veicolare la vendita delle piastrelle. I clienti chiedevano il pacchetto completo, così mi sono ingegnato collaborando con i fornitori di alleggeriti. Poi, ho comprato il primo macchinario per realizzare i sottofondi direttamente in azienda, fino ad acquistare mezzi più automatizzati, fornendo anche un servizio di posa in opera, prima con artigiani selezionati poi con dipendenti interni.

D. Che cosa avete aggiunto successivamente?
R. Da subito ci siamo concentrati su ciò che sapevamo fare: la fornitura e posa di cappotti così da offrire un pacchetto certificato e garantito chiavi in mano, che è quello che le imprese richiedono sempre di più. Oggi, spesso, si tratta di general contractor che cercano di appaltare il più possibile in modo sia da avere un vantaggio in cantiere a livello di sfridi o materiale rubato o sprecato, ma anche per avere una garanzia di certificazione dei materiali.

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D. Altri magazzini non la vedono in questo modo…
R. Dipende dal tipo di clientela che uno ha. Noi lavoriamo principalmente con grosse imprese che richiedono un pacchetto completo chiavi in mano. Per questo non ci preoccupa la concorrenza che possiamo fare alle imprese più piccole o agli artigiani, che invece rappresentano il tipo di clientela dei magazzini più tradizionali.

D. Dopo il cappotto che cosa avete inserito?
R. Intonaci e cartongesso. E poi la posa in opera di basculanti e scale, prodotti che molti magazzini non vendono neppure, su cui invece realizziamo un bel business. Abbiamo anche introdotto la fornitura e posa dei parapetti in vetro, che negli ultimi anni hanno sostituito le inferriate classiche. Ne installiamo veramente tante, offrendo un servizio completo, dal rilievo alla progettazione, fino al rilascio della certificazione. Cinque anni fa abbiamo poi rilevato una falegnameria a Usmate Velate (Monza e Brianza), dove possiamo fornire tutto il legname occorrente in fase di cantiere e, grazie all’inserimento di macchinari specifici, realizzare coperture in legno.

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D. Realizzate anche case in legno?
R. Sì, la divisione Wood Line si occupa di coperture e case in legno. In futuro verrà a mancare sempre di più la manodopera e nelle costruzioni saranno privilegiati i sistemi prefabbricati, che siano in legno o in altra tipologia costruttiva. Ho guardato avanti pensando ai tempi che cambiano e così ho deciso di investire in questo progetto. Abbiamo inserito un ingegnere e un geometra specializzati in case in legno e abbiamo rilevato la falegnameria, integrandola e modernizzandola.

D. Le commesse di case in legno arrivano dalla zona o anche da più lontano?
R. Principalmente dalla Lombardia.

D. Di che cosa si occupa, invece, GMG Aspirazioni?
R. Un paio d’anni dopo la fondazione di GMG abbiamo dato vita ad Aerem Italia, società legata al discorso dei certificati bianchi per le ristrutturazioni energetiche. Nell’ambito dell’attività abbiamo deciso di mettere a disposizione dei macchinari innovativi acquistati in Germania per aspirare le macerie, destinati alla pulizia dei cantieri e per lo scavo all’interno di stabilimenti. Si tratta di escavatori a risucchio che aspirano senza fare polveri, immagazzinando le macerie in un cassone fino a 9 metri cubi per volta, che vengono poi portate in discarica.

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D. Inoltre, Gmg conta anche una divisione dedicata ai serramenti.
R. Quella della produzione di serramenti in alluminio è una delle ultime attività inserite. Ho conosciuto tre professionisti molto validi a cui ho deciso di mettere a disposizione un capannone e macchinari per avviare questa attività, che ora stiamo integrando con nuove figure e attrezzature. Abbiamo deciso di non assecondare il discorso dei bonus, ma lavorare con i clienti storici per dare un servizio completo.

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D. E, per finire, c’è l’immobiliare…
R. Esatto, abbiamo assunto un progettista che lavora solo per noi e abbiamo iniziato a individuare alcuni lotti da acquistare all’asta. Sta funzionando benissimo anche questa nuova sfida, all’insegna delle tre P: posto giusto, buon progetto al prezzo giusto.

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Alcuni render della GMG Costruire

D. Com’è nata l’idea di lavorare in Svizzera?
R. Un nostro fornitore di arredamento per uffici ha voluto coinvolgerci per acquisire lavori da general contractor chiavi in mano e nel 2020 ci ha proposto di creare questa società in Svizzera. Diciamo che in questo caso ci limitiamo a essere coinvolti nei lavori che portano a casa loro. Inoltre, negli ultimi due anni il mercato svizzero è un po’ calato a causa del contraccolpo della pandemia.

D. Come siete arrivati alla ristorazione?
R. Cinque anni fa abbiamo deciso di realizzare la nuova sede di Bottanuco, e abbiamo aperto uno showroom di finiture. Abbiamo a disposizione una metratura importante di fronte alla strada provinciale e un parcheggio molto grande, così abbiamo pensato di attirare i clienti privati dedicando una parte dello spazio del punto vendita a un bar pasticceria. In questo modo ci si poteva fermare a bere un caffé, buttare l’occhio in vetrina, e magari entrare per acquistare un prodotto. Inizialmente l’attività doveva essere legata agli orari del magazzino, dalle 5,30 del mattino fino alle 20, dal lunedì al sabato. Poi, le aziende della zona ci hanno chiesto di organizzare anche pranzi di lavoro, e così in corso d’opera abbiamo modificato un po’ il progetto per inserire anche la ristorazione con pizzeria e ristorante. Ora parte della nostra sede è diventata un ristorante a tutti gli effetti, anzi durante la pandemia abbiamo addirittura colto l’occasione per ingrandirlo. Oltre al ristorante e al bar abbiamo anche un laboratorio di pasticceria. Sotto le festività natalizie abbiamo prodotto panettoni artigianali per i nostri clienti, in scatole personalizzate.

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D. Come sono andati gli ultimi anni?
R. Da quando abbiamo aperto siamo stati in crescita. Gli ultimi tre anni sono stati molto positivi e il 2022 si è chiuso con un incremento consistente di fatturato, passato dai 18 milioni dell’anno precedente a 24 milioni. Per il 2023 credo che il primo semestre sarà ancora positivo, trainato dagli ultimi strascichi dei bonus edilizi, ma poi penso che da giugno in avanti il lavoro andrà calando.

D. Che cosa glielo fa pensare?
R. La revisione al ribasso dei bonus non li rende più così interessanti per le imprese edili, tanto più che gli istituti di credito impongono delle percentuali elevate, tra il 20% e il 25%. Credo che si andranno a completare i cantieri già in essere, ma pochi continueranno in questa direzione. Da metà 2023 bisognerà essere bravi. I magazzini edili più lungimiranti raccoglieranno i cocci di chi ha creduto al discorso dei bonus e ha fatto grandi investimenti, trovandosi con crediti fiscali che non riescono a monetizzare.

D. Quanto hanno influito i bonus sull’incremento del suo fatturato?
R. Non ci siamo buttati a capofitto nel discorso dei bonus. Abbiamo preferito non abbandonare i nostri clienti storici per correre dietro le ristrutturazioni dei condomini, che prevedevamo sarebbero state una bolla. Però i nostri clienti artigiani, che si sono dedicati ai bonus, hanno aumentato il loro volume di acquisto. Quindi, in qualche modo ne abbiamo beneficiato anche noi. Bene o male tutti i magazzini edili hanno visto aumentare i fatturati, ma la crescita non è stata legata sempre a un aumento di volumi, ma principalmente all’aumento dei prezzi dei materiali.

D. GMG fa parte del Made: quando e perché siete entrati nel gruppo?
R. Sono stato il primo del gruppo di Bergamo a entrare in Made nel 2005. Da debuttante nel settore ho preferito associarmi a un gruppo per poter condividere strategie, servizi, informazioni e convenzioni con i fornitori. La scelta inizialmente è stata un po’ casuale, ma negli anni ho potuto constatarne la bontà. Credo che Made sia una realtà leader in Italia, non solo come gruppo d’acquisto, ma come aggregazione che mette a disposizione formazione, ottimizzazione dei costi, logistiche importanti.

D. Ha altri progetti nel cassetto?
R. Abbiamo costruito tanto e adesso inizieremo a raccogliere i frutti di quanto fatto finora per ottimizzare le varie attività. Il bello arriva adesso.

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