Panariagroup e Mapei insieme con i primi pavimenti 100% carbon neutral

La sostenibilità è il trait d’union che ha saldato il sodalizio tra Panariagroup e Mapei. In occasione di Cersaie 2022 le due aziende hanno presentato ufficialmente il primo sistema di pavimentazione in ceramica 100% carbon neutral.

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Da sinistra, Marco Squinzi, amministratore delegato di Mapei, ed Emilio Mussini, presidente Panariagroup

Composto dalle piastrelle ultrasottili del gruppo ceramico e dalle soluzioni di posa Mapei, come l’adesivo Keraflex Maxi S1 zerø e le fughe Ultracolor Plus, il sistema vuole rappresentare un contributo concreto alla salute del pianeta, in un settore come quello delle costruzioni estremamente impattante sia a livello di consumi che di emissioni di anidride carbonica.

Così 100 metri quadrati di pavimentazione realizzata con questo sistema equivalgono all’assorbimento di 20 alberi. Come? Tutta la produzione di CO2 emessa durante il ciclo di vita dai prodotti viene compensata completamente con l’acquisto di crediti ambientali certificati per favorire la realizzazione di progetti di energia rinnovabile.

ACCORDO STRATEGICO

Quello tra Panariagroup e Mapei non è un accordo commerciale, ma una comunanza di intenti e un invito rivolto a tutta la filiera delle costruzioni a partecipare attivamente alla transizione ecologica.

«Questa collaborazione con Mapei è nata in maniera spontanea», ha dichiarato Emilio Mussini, presidente di Panariagroup nel corso dell’evento di presentazione a Cersaie. «Finalmente c’è il contesto giusto per parlare di sostenibilità ed è doveroso per i produttori di materiali per l’edilizia, quindi anche per il settore della ceramica, fornire soluzioni molto più compatibili con il rispetto dell’ambiente».

Un obiettivo su cui il gruppo ceramico sta investendo già da diversi anni, partendo nel 2004 con la produzione delle prime grandi lastre ultrasottili da 3 millimetri di spessore, un’esclusiva industriale per il mercato dell’epoca dagli altissimi valori di sostenibilità.

«Quando ci siamo imbarcati in quell’avventura, parlare di sostenibilità non aveva ancora la giusta attenzione. Oggi la sensibilità a livello globale è crescente e anche noi abbiamo deciso di accelerare in questa direzione con il progetto Think Zero, che ci ha portato a compensare completamente le emissioni di carbonio delle lastre ultrasottili», che rappresentano il primo prodotto certificato 100% carbon neutral nell’ambito dei rivestimenti e pavimenti in ceramica Made in Italy. «Siamo fortemente indirizzati a proseguire in questa direzione tanto che abbiamo presentato collezioni inedite proprio sulle lastre da 3 millimetri».

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L’evento di presentazione durante il Cersaie 2022

SOSTENIBILITÀ

Ma è solo dall’unione di tecnologie e innovazione che è stato possibile fare la differenza. «Con Mapei e Panariagroup l’unione fa la sostenibilità», è il commento di Marco Squinzi, amministratore delegato della multinazionale italiana.

«Abbiamo sempre prestato molta attenzione all’ambiente e sostenibilità e già nel 2012 abbiamo deciso di investire creando un team di ricerca e sviluppo in grado di effettuare in autonomia le valutazione Lca dei materiali. Questo ci ha permesso di iniziare a sviluppare progetti di ecodesign per formulazioni sempre più sostenibili e dal minore impatto ambientale, ragionando sulla scelta delle materie prime, la distanza di approvvigionamento, le prestazioni di durabilità dei prodotti. In questo contesto è nato l’adesivo Keraflex Maxi S1 zerø, che quest’anno festeggia dieci anni dall’inizio della compensazione».

Oltre all’adesivo Keraflex Maxi S1 zerø, nel sistema di pavimentazione carbon neutral presentato insieme a Panariagroup sono inserite anche le fughe cementizie Ultracolor Plus, le più vendute da Mapei a livello globale.

«Sono entrambe soluzioni ad alte prestazioni, durevoli e sostenibili, la cui produzione di CO2 emessa durante l’intero ciclo di vita, è misurata tramite metodologia Lca e certificata con le Epd», ha proseguito Squinzi. «Credo che decidere di compensare tutte le produzioni mondiali di Ultracolor Plus sia stata una scelta molto coraggiosa, che vuole proprio essere di ispirazione anche per gli atri produttori e per tutta la filiera».

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WORKSHOP

Proprio in ottica di filiera ragiona anche il piano di formazione congiunto tra Mapei e Panariagroup che, attraverso l’Academy Mapei, prevede workshop specifici su sistemi di edilizia sostenibile a partire dal 2023.

«È importante diffondere il messaggio che è possibile fornire una pavimentazione completamente carbon neutral. Ci siamo presi l’impegno di promuovere la posa di materiale sostenibile e spero che collaboreremo con tutta la filiera ceramica in questa direzione», ha aggiunto Squinzi durante l’evento di presentazione.

«Siamo molto felici di collaborare con Mapei anche sul fronte della formazione. I prodotti ceramici non sono tutti uguali ed è bene che questo elemento venga valorizzato. Conoscere come un prodotto è stato fabbricato, il suo impatto ambientale, se ha alle spalle un piano di sostenibilità è importante e richiede anche un po’ di competenza tecnica», ha sottolineato Mussini, che ha ricordato anche che «essere leader di settore vuol dire innanzitutto essere i primi responsabili del cambiamento. La nostra volontà condivisa è quella di guidare i rispettivi ecosistemi verso modelli di business più innovativi e sostenibili, sviluppando progetti che impattino i mercati su larga scala».

Al di là della diminuzione dell’impatto sull’ambiente, l’edilizia sostenibile comporta infatti anche vantaggi di natura economica. In primis, gli edifici green hanno mediamente un valore di mercato più alto; inoltre, grazie alle più recenti tecnologie costruttive, è possibile realizzare edifici caratterizzati da costi di gestione sensibilmente più bassi, il che rappresenta un elemento attrattivo per investimenti in grandi progetti infrastrutturali e opere pubbliche destinati a durare nel lungo periodo.

BILANCIO GREEN

L’impegno di Panariagroup e Mapei nei confronti del territorio e della comunità si esplica anche nella pubblicazione del Bilancio di sostenibilità. Entrambe le aziende sono alla sesta edizione del documento che ha l’obiettivo di informare gli stakeholder dei risultati economici, sociali e ambientali generati dalla azienda nello svolgimento delle proprie attività.

«Abbiamo iniziato sei anni fa questo percorso. All’inizio questa attività ha coinvolto solo l’azienda italiana, ma negli ultimi anni abbiamo voluto estendere il perimetro a un numero sempre maggiore di aziende che fanno parte del Gruppo. Un compito per nulla facile visto che le filiali sono circa un centinaio. Quest’anno, in particolare, il Bilancio di sostenibilità per la prima volta rappresenta tutto il perimetro europeo del Gruppo, prendendo in analisi tutte le società produttive e non produttive. Il prossimo sarà quello di estendere il Bilancio di sostenibilità a tutte le società di Mapei. Un impegno per comunicare annualmente in modo trasparente i propri valori e la propria performance ambientale, sociale ed economica, e dare punti di riferimento per traghettare l’azienda verso il futuro», ha aggiunto Squizi.

«Il Bilancio di sostenibilità è un obbligo per le grandi aziende quotate», ha ricordato Emilio Mussini, «ma quello che all’inizio era nato come un dovere, che ha richiesto un imponente e impegnativo lavoro di analisi, è diventato un potente stimolo per aumentare il livello di sensibilità di tutti i dipendenti sul tema della sostenibilità e fissare traguardi più sfidanti anno dopo anno».

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