Cortexa fa il punto sulla crisi energetica. “Come Coordinatore della Commissione Comunicazione di Cortexa sono profondamente colpito dall’approccio comunicativo adottato in queste ultime settimane. Il dibattito si è in buona parte concentrato nel suggerire agli italiani comportamenti virtuosi nel quotidiano”, afferma Alessandro Monaco, coordinatore della Commissione Comunicazione di Cortexa. “Ciò che manca completamente nella comunicazione sul tema è invece il richiamo alla volontà di sviluppare un piano energetico nazionale volto a risolvere il problema della dipendenza energetica, unitamente a una solida strategia di riduzione dei consumi energetici che, in ambito edilizia, passa in primo luogo dall’efficientamento energetico dell’involucro degli immobili con sistema a cappotto. Non dobbiamo infatti scordare che spostare il problema dalle fonti energetiche di origine fossile a quelli rinnovabili non costituisce una soluzione: qualsiasi sia la fonte di approvvigionamento, per conseguire un risparmio reale è necessario prima ridurre gli sprechi. L’unica energia sostenibile è quella risparmiata”.
La produzione del sistema a cappotto richiede una quantità di energia di gran lunga inferiore di quella che consente di risparmiare lungo il ciclo di vita. Grazie al cappotto una villetta a due piani può risparmiare dal 30 al 33% di energia e un condominio dal 40 al 45%.
“Incrementare l’efficienza energetica degli edifici è fondamentale, soprattutto in questo particolare momento storico in cui l’aumento delle bollette e la dipendenza energetica da altri Paesi esteri creano i presupposti per un incremento della povertà energetica nel nostro Paese e, di conseguenza, livelli insufficienti di riscaldamento, raffreddamento e illuminazione per mantenere un tenore di vita accettabile”, aggiunge Andris Pavan, presidente di Cortexa. “È indispensabile mettere in condizione gli italiani di usufruire a pieno del superbonus 110%, eliminando in primis in modo definitivo le problematiche connesse alla cessione del credito”.