Cersaie 2022: le sfide della ceramica. Intervista al presidente Giovanni Savorani

Che cosa aspettarsi dalla 39esima edizione di Cersaie? Quali novità saranno al centro del Salone Internazionale delle Ceramica e Arredobagno? Mentre i motori si stanno scaldando in vista dell’appuntamento di fine settembre, Giovanni Savorani, riconfermato a giugno presidente di Confindustria Ceramica per il biennio 2022-2023, svela a YouTrade tutto quello che c’è da sapere su uno dei principali eventi fieristici del settore. Oltre a presentare le attuali sfide che si pongono di fronte al comparto ceramico, uno dei più colpiti dalla crisi energetica.

cersaieDomanda. Quanti sono gli espositori confermati in fiera?
Risposta. La 39° edizione di Cersaie vede la presenza di 625 espositori, il 38% dei quali esteri, e occupano interamente i 15 padiglioni disponibili. Siamo sui valori dell’edizione 2021, a riprova che né la pandemia lo scorso anno, né la crisi energetica che stiamo vivendo tolgono centralità, appeal e interesse a Cersaie.

D. Qual è il ruolo del Cersaie 2022 in uno scenario internazionale complesso e incerto come quello attuale?
R. Il Salone Internazionale della Ceramica per l’architettura e l’arredobagno sarà l’appuntamento più importante che gli espositori avranno con gli operatori di mercato di tutto il mondo per conoscere le novità di prodotto e per cogliere le dinamiche di mercato in essere. Questa è una funzione che Cersaie svolge da sempre, da una posizione di leadership incontrastata a livello internazionale, e che quest’anno assume una valenza e un significato ancora più importante alla luce della situazione in essere. La partecipazione e l’internazionalità degli espositori sono una conferma in tal senso.

D. Come il comparto della ceramica sta affrontando l’aumento dei costi dell’energia, delle materie prime e della logistica e quali iniziative ha in programma Confindustria Ceramica per supportare le imprese?
R. Il fortissimo incremento dei costi dell’energia e dei trasporti e, seppur in maniera minore, di imballaggi e materie prime ha messo in forte tensione la competitività delle imprese, della ceramica ma non solo. L’associazione, fin dal settembre 2021, ha iniziato a denunciare pubblicamente i rischi di una crisi energetica che, soprattutto nei primi mesi, si è scontrata con lo scetticismo e l’indifferenza. Non ci siamo persi d’animo e abbiamo continuato a comunicare, attraverso i media, agli operatori di mercato e alle istituzioni nazionali ed europee la gravità della situazione che, solo da poche settimane, è stata completamente colta, tanto da entrare nell’agenda politica di tutti i partiti. Le nostre richieste di un tetto europeo al prezzo del gas e della possibilità di dare corso, in tempi brevi, alla decisione del Governo di aumentare di 2 miliardi di metri cubi l’estrazione di gas nazionale, da destinare ai settori gasivori a prezzi calmierati, rispondono alle esigenze di salvaguardare i posti di lavoro nelle nostre aziende.

D. Com’è andato il settore ceramico nel 2021 e quali sono le previsioni a fine 2022?
R. Lo scorso anno il settore ceramico italiano ha aumentato il fatturato del 20% rispetto all’anno precedente, ritornando sopra ai livelli prepandemici. Una crescita importante, registrata sia sul mercato italiano, ritornato a crescere in doppia cifra dopo quasi venti anni di flessione, che su quelli esteri. La prima parte di quest’anno i volumi sono continuati a salire come anche i prezzi, spinti anche dalla necessità di contrastare il fortissimo aumento dei diversi costi di produzione. La seconda parte dell’anno vede maggiori nubi all’orizzonte, per una serie concomitante di fattori tra cui la maggiore incertezza, l’inflazione e il rialzo dei tassi. Una situazione che non ci permette di fare previsioni.

cersaieD. In termini di prodotti e soluzioni, quali sono i principali trend di mercato?
R. Cersaie sarà il luogo dove le innovazioni e le tendenze per il futuro saranno presentate in anteprima mondiale. Non credo vedremo un’unica tendenza in grado di caratterizzare questa edizione della fiera, mentre è facile aspettarsi una conferma delle tendenze di pietre e marmi, legni, colore e grafiche, con probabilmente un numero crescere di collezioni a vocazione ceramica. La sostenibilità sarà al centro di questo Cersaie. Lo sarà perché è proprio questo il luogo, deputato a livello mondiale, per la presentazione della nostra campagna di comunicazione e promozione Ceramics of Italy for Susteinability, che spiegherà attraverso un video, un nuovo sito web, dei tutorial e una campagna social in che cosa si sostanzia la ceramica italiana.

D. Dopo l’inaugurazione di due nuovi padiglioni lo scorso anno, l’edizione di settembre ospita un’altra novità: Cersaie Upstairs. Di che cosa si tratta?
R. Il camminamento che collega le Gallerie 21-22 a quella 25-26 diventa un luogo organizzato ed accessibile. In quattro distinte aree, aria, acqua, fuoco e terra, sono presenti l’Archincontract, dove sei primari studi di architettura presenteranno i loro progetti, l’area ospitalità dell’incoming internazionale, una lounge e delle sale per incontri. Uno spazio particolare, dalla forte caratterizzazione multimediale, tutto da scoprire.

D. Inserendo nuovi segmenti, come è cambiata la tipologia di visitatori e, in sostanza, chi sono i visitatori di Cersaie oggi?
R. Chi pensa che Cersaie è visitato solo da architetti e distributori attivi nel comparto edilizio, commetterebbe un errore grossolano. Accanto a questi abbiamo anche interlocutori attivi in comparti diversi, per esempio, cantieri navali e arredamento outdoor, per i quali la ceramica rappresenta una ideale superficie per rispondere alla loro clientela. La loro partecipazione a Cersaie porta, in molti casi, allo sviluppo di collaborazioni e di forniture di materiale. Sta in questo il valore e l’importanza della nostra manifestazione.

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D. La Città della Posa compie dieci anni: quali iniziative sono in programma quest’anno?
R. La Città della Posa è il luogo dove le imprese attive in questo ambito (adesivi, materiali, strumenti per operare) circondano i luoghi deputati all’attività di comunicazione e formazione, realizzata assieme ad Assoposa. Convegni, work in progress, consigli ai visitatori professionali e privati sono le attività svolte anche quest’anno, che si caratterizzeranno anche per un maggior coinvolgimento delle associazioni europee e nord americane dei posatori.

D. Per il tredicesimo anno consecutivo Cersaie ospita il programma di architettura «costruire abitare pensare», che ogni anno porta a Bologna i più importanti esponenti dell’architettura internazionale. Quali sono gli incontri in programma quest’anno?
R. Le conferenze con Mario Botta, Giovanni Cappeletti, Giuseppina Grasso Cannizzo, Manuela Hertz, Michaela Wolf e Gerd Bergmeister, molte delle quali declinate sui temi della sostenibilità, forniscono una visione planetaria dell’architettura e delle sue infinite possibilità espressive.

D. Ci sono altri eventi collaterali da non perdere?
R. Il ciclo dei 23 incontri dei Cafè della Stampa, che quest’anno si terranno in diretta streaming nella settimana precedente e in quella di Cersaie. La consulenza a favore dei privati che debbono ristrutturare casa, cuore dell’iniziativa Cersaie disegna la tua casa si terrà nelle consuete giornate di giovedì e venerdì.

D. Come il web integra la presenza fisica in fiera?
R. Grazie al Cersaie Digital, la piattaforma accessibile dalla home page del sito cersaie.it, sarà possibile entrare in contatto con gli espositori mediante un sistema di profilazione domanda-offerta, oltre alla possibilità di assistere agli eventi. Un valido supporto digitale per poter fruire al massimo delle possibilità della fiera fisica.

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