Tecnicamente le resine epossidiche sono polimeri termoindurenti con reazione a freddo. La base è costituita da una resina e da una sostanza indurente che solidificano. Sono anche materiali tra i più performanti utilizzati per gli ancoraggi, anche i più estremi, in edilizia.
Ne propone una versione agli steroidi anche fischer, azienda specializzata in fissaggio. Il prodotto si chiama FIS EM Plus ed è una resina epossidica destinata al fissaggio di barre filettate e ad aderenza migliorata con i valori più elevati per il calcestruzzo fessurato, e che può essere utilizzata anche in zona sismica.
Affidabilità e durabilità in esercizio (working life) sono garantite Eta per la durata di un secolo e fino a 120 anni da istituto esterno. Inoltre, FIS EM Plus è conforme alle direttive Leed v4 (progettazione energetica e ambientale) ed è certificata per le categorie di prestazione sismica C1 e C2, con range di barre certificate da M8 a M30, da Ø8 a Ø40, bussole filettate internamente RGM I.
Tra i plus, il materiale è lavorabile anche a bassissime temperature: la resina garantisce la catalizzazione a partire da -5 gradi centigradi e ha tempi di indurimento più rapidi rispetto alle normali resine epossidiche, ma con intervallo di lavorazione che garantisce fissaggi in serie di grosse barre filettate o di profondi inghisaggi di barre ad aderenza migliorata.
Il prdotto è certificato con l’uso di punte cave aspiranti fischer FHD, per maggiore sicurezza e rapidità in cantiere. È utilizzabile per applicazioni sismiche certificate in fori umidi e sommersi, senza perdere in capacità portante.
La resina è anche certificata NSF, che ne abilita l’uso in ambienti alimentari o a contatto con acqua potabile e ha un’ottima resistenza dielettrica per le applicazioni in corrispondenza di correnti vaganti.
Gli utilizzi di FIS EM Plus prevedono che l’ancorante chimico a iniezione sia destinato alla barra filettata FIS A in acciaio zincato (classe 5.8 e 8.8), acciaio inossidabile (A4-70) e acciaio altamente resistente alla corrosione (C-70), oltre che alla bussola filettata internamente RGM I in acciaio zincato (vite classe 8.8) e inossidabile (A4-70), oppure alla barra di armatura per opere di edilizia civile e industriale, come riprese di getto per la connessione di nuovi pilastri, travi, solette, scale a strutture in calcestruzzo, anche in calcestruzzi con classe di resistenza > C50/60.
Ma anche per ponti: rinforzi, adeguamenti, plinti per isolatori e dissipatori, lavori stradali e ferroviari, ancoranti per barriere antirumore, guard-rail. Infine, la resina è applicata a carpenteria metallica pesante, come l’ancoraggio di piastre in acciaio a pavimento e in quota per collegamento di travi e colonne in acciaio, alle costruzioni in legno per connessioni in solai legno-calcestruzzo, rinforzi e recupero di travi in legno massiccio, collegamento delle strutture portanti.
Resina e induritore sono in due contenitori separati e non sono miscelati o attivati finché non avviene l’estrusione attraverso il miscelatore. Prima di eseguire l’installazione va pulito il foro secondo le indicazioni riportate.