Risponde Dario Mantovanelli, responsabile commercial excellence Wienerberger Italia
Domanda. Quali prodotti avete presentato in fiera?
Risposta. Quest’anno abbiamo continuato a puntare sulla nostra soluzione monostrato che permette di costruire edifici energeticamente efficienti anche senza isolanti termici. Vogliamo spingere l’idea che grazie a un prodotto in solo laterizio è possibile realizzare edifici a energia quasi zero. L’obiettivo è quello di proporre sistemi sempre più completi, facili da progettare e facili da posare.
D. Quali sono i prodotti che hanno destato maggiormente l’attenzione dei visitatori?
R. La soluzione per l’acustica Porotherm Sonico ha suscitato molto interesse grazie alle sue prestazioni estremamente elevate. Un altro sistema che ha avuto molto successo è il prefabbricato Thermal T, utilizzato per correggere i ponti termici in corrispondenza del telaio. C’è stato dunque tanto interesse per i prodotti speciali, quelli più performanti e che danno maggiore certezza di prestazione con una soluzione completa.
D. Com’è andata questa edizione di Klimahouse?
R. Tornare in presenza è stato sicuramente molto positivo. Una bella ripartenza.
D. Ha rispettato le vostre aspettative?
R. Forse il fatto di posticipare la fiera a maggio, periodo legato alla chiusura dei vari cantieri per i bonus fiscali, ha svantaggiato alcuni progettisti, che hanno avuto meno tempo da dedicare all’evento rispetto al periodo tradizionale della fiera a fine gennaio. Devo dire comunque che l’affluenza è stata positiva.
D. Quale tipologia di visitatori avete ricevuto principalmente allo stand?
R. Prevalentemente progettisti e imprese, curiose e attente ai prodotti innovativi. Se dovessi dare delle percentuali: 70% progettisti, 30% imprese.
D. Wienerberger presta molta attenzione al tema della sostenibilità: come vi state muovendo?
R. Da anni abbiamo intrapreso un percorso all’insegna della sostenibilità. Già nel 2020 abbiamo conseguito un’etichetta ambientale di tipo III, l’Epd, in modo da offrire una fotografia trasparente dell’impronta ambientale dei nostri prodotti. Quest’anno abbiamo fatto un altro grande passo avanti presentando il nostro Sustanibility Report, una vera e propria dichiarazione d’intenti sulle strategie di Wienerberger Italia e del Gruppo inseriti nel contesto di tre pilastri dell’Esg, e cioè decarbonizzazione, economia circolare e biodiversità. Con questo documento presentiamo un pacchetto di strategie che intendiamo portare avanti per offrire un contributo serio e importante alla sostenibilità ambientale. Prima di tutto la riduzione delle emissioni di Co2 sia in fase di produzione dei prodotti che nel ciclo di vita utile dell’edificio, grazie a soluzioni molto prestazionali. Tra gli ambiti dell’ecosostenibilità, l’economia circolare è quello che in Italia sta prendendo sempre più piede, anche grazie ai criteri ambientali minimi che prevedono percentuali di materiale riciclato nei prodotti. Infine, un altro aspetto molto importante è la biodiversità, quindi la tutela e l’attenzione all’ambiente soprattutto in prossimità degli impianti produttivi. Per questo, presso il nostro stabilimento di Mordano (Bologna), abbiamo di recente organizzato un evento di piantumazione di alberi, che ha coinvolto le scuole locali, i dipendenti e le famiglie, in modo da creare anche nell’opinione pubblica una sensibilità sull’importanza della cura dell’ambiente che ci circonda.
D. L’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità è recepita appieno dagli operatori del settore o c’è ancora della strada da fare?
R. C’è ancora tantissima strada da fare, anche se noto molto più interesse rispetto a due-tre anni fa. C’è ancora un grandissimo potenziale e l’interesse nei prossimi anni crescerà notevolmente. Fa comunque piacere vedere, a distanza di due anni dalla pubblicazione dell’Epd, più familiarità con questo tipo di dichiarazioni, all’epoca ancora poco conosciute. Di sicuro l’apporto normativo dei criteri ambientali minimi, introdotti prima per gli appalti pubblici, poi anche per gli interventi soggetti a bonus fiscali, ha consentito un salto di qualità nelle richieste del mercato, cambiando il modo di percepire la sostenibilità anche in edilizia.
D. Il mercato sta andando a mille, ma ci sono tante criticità, tra cui il caro energia. La vostra azienda è molto energivora: come vi state organizzando per far fronte a queste difficoltà?
R. Di sicuro è un momento difficile, ma sono contento che le strategie che stiamo mettendo in campo vadano nella direzione di un cambiamento di approccio anche nella produzione, con sistemi sempre più efficienti e sostenibili. Già oggi il 100% dell’energia elettrica che acquistiamo per gli impianti italiani proviene da fonti rinnovabili. In Wienerberger oggi c’è una visione e una strategia precisa per rivoluzionare il metodo produttivo: per ora è uno sforzo economico che non viene del tutto recepito dal mercato, ma crediamo che questa sia la miglior strada per essere presenti sul mercato nel presente e nel futuro.