PPP e disegno di legge “Infrastrutture”

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo disegno di legge dedicato alle infrastrutture, contenente disposizioni finalizzate all’attrazione di capitali privati, alla semplificazione e all’accelerazione della realizzazione, oltre ad una proposta di delega al Governo per l’ammodernamento e il consolidamento del Codice degli appalti pubblici.

Le novità sono molte e rischiano tuttavia, nell’iter legislativo, di scontare rallentamenti e dunque, con le scadenze elettorali, di subire qualche stop. In ogni caso il Governo ha posto l’attenzione sugli strumenti del partenariato pubblico-privato (PPP) per la realizzazione di progetti, con particolare attenzione alla “bancabilità” del progetto fin dalla gara per l’affidamento, proponendo che le amministrazioni aggiudicatrici possano chiedere che l’offerta presentata sia corredata da una manifestazione di interesse da parte di una banca a finanziare l’operazione.

 

Il Governo vuole introdurre in questo modo maggiori garanzie sulla effettiva fattibilità economico-finanziaria delle operazioni di PPP, introducendo anche “bandi-tipo” per l’affidamento di contratti di partenariato predisposti e approvati dall’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, previo parere del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Le novità in vista sembrano andare verso una migliore efficacia nell’uso del project financing, tuttavia senza un effettivo intervento sui vincoli del patto di stabilità, sarà difficile poter promuovere azioni molto rilevanti, per i vincoli di bilancio sulle quote di cofinanziamento pubblico alle azioni proposte.

 

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