Anche i Millenial cercano casa

Century 21 Italia, branch italiana del colosso americano del real estate, e We-Unit, polo di aggregazione e provider di servizi nella mediazione creditizia, annunciano una nuova collaborazione mirata a semplificare il processo di richiesta di credito per i clienti che si avvalgono della consulenza di Century 21 per l’acquisto di immobili.

“L’obbiettivo è arricchire di nuove competenze la nostra consulenza”, commenta Stefania Negri, coordinatrice Sviluppo Commerciale di Century 21 Italia. Le famiglie italiane sono da sempre orientate all’acquisto dell’abitazione principale, ma oggi ad affacciarsi sul mercato è un nuovo target, i millennial, i trentenni. Una tendenza che si riflette anche sul mercato dei mutui. “La grande maggioranza delle richieste, infatti, riguarda finanziamenti per l’acquisto della prima casa e a differenza di quanto accadeva qualche anno fa i finanziamenti ipotecari hanno registrato un forte incremento della componente di giovani che fanno richiesta di un mutuo”, spiega Angelo Spiezia, amministratore delegato di We Unit. È anche una conseguenza diretta delle politiche abitative del Governo, che prevedono la concessione di garanzie pubbliche per la sottoscrizione di mutui da parte dei giovani fino a 36 anni.

 Stefania Negri
Stefania Negri

“Quasi l’80% delle richieste di mutuo pervenute sui canali online e fisici riguarda finanziamenti per l’acquisto della prima casa”, aggiunge Spiezia. E sui tempi per l’ottenimento? “Dopo un naturale allungamento durante il primo anno di pandemia, determinato anche dalle limitazioni imposte dal Governo, oggi le tempistiche sono tornate quelle ordinarie: tra 15 e 40 giorni per ottenere la delibera reddituale e tra 40 e 60 giorni per concludere l’iter, arrivando alla firma dell’atto di mutuo. Alcuni istituti di credito più performanti riescono anche a erogare un mutuo in 30-40 giorni (dall’istruttoria, alla delibera reddituale, perizia tecnico legale e stipula), altri, al contrario, possono arrivare a superare i due mesi prima di completare l’istruttoria”.

 

Salgono gli importi finanziati

“La costante ripresa del mercato immobiliare italiano registrata negli ultimi anni soprattutto nelle grandi città come Milano e Roma, si è tradotta in un incremento medio del livello dei prezzi delle case rispetto ai minimi del 2009”, evidenzia Negri. E questo si ripercuote sul mercato dei mutui con un incremento dell’importo dei finanziamenti richiesti. “Se nel 2020 il valore medio dei mutui in Italia si aggirava attorno ai 114.000 euro, nel 2021 è salito a 115.600 euro e prevediamo che il trend prosegua anche per il 2022”, commenta Spiezia. Ma ad aver contribuito all’innalzamento dell’importo medio dei finanziamenti non è stata solo la ripresa del mercato immobiliare italiano. Secondo l’esperto di We-Unit, “l’aumento delle garanzie concesse dallo Stato, permettendo alle banche di incrementare l’erogato con maggiore serenità, ha senza dubbio corroborato il fenomeno”.

 Angelo Spiezia
Angelo Spiezia

 

Milano la città con più mutui

In linea con gli altri settori finanziari, la Lombardia, e in particolare Milano, è l’area del Paese con la maggiore concentrazione di richieste di mutui e con la più alta esposizione di finanziamenti ipotecari. Una concertazione in linea con lo sviluppo del settore immobiliare: “Spesso a Milano capita di vendere immobili alla prima visita o prima ancora di mettere l’appartamento in pubblicità, attraverso il database interno delle agenzie”, spiega Negri “e questo anche con prezzi tutt’altro che bassi”. A Milano il prezzo a metro quadro sta sui 2870 euro (a Roma siamo sui 2806 euro), in generale il prezzo degli appartamenti nelle diverse zone a Milano è compreso tra 1.500 euro al metro quadrato, fino ad arrivare ai 10.250 euro. E negli ultimi tre mesi i prezzi sono stati in leggero aumento, circa 1%, fatto salvo per i locali commerciali che sono aumentati di circa il 9%.

Le garanzie dello Stato

L’avvento della pandemia ha consentito di accelerare la risposta dello Stato al problema abitativo per i giovani e per le famiglie numerose attraverso la creazione di un sistema di garanzie pubbliche del 50% o dell’80% del capitale prestato per l’erogazione di mutui. “Con il decreto Sostegni le banche hanno oggi a disposizione uno strumento molto efficace per garantire loro il rientro del capitale anche in caso di interruzione del pagamento delle rate del mutuo”, spiega ancora Spiezia. La garanzia pubblica si somma all’ipoteca posta sull’immobile. E aggiungono da We-Unit: “È quindi facile intuire che per le banche il mutuo sia diventato oggi un prestito poco remunerativo, ma certamente molto sicuro”.

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