Centro di Formazione e Ricerca Merlo: tutti a scuola di professionalità

Il boom dei cantieri edili, spinti anche dai bonus e dalla loro ristretta finestra temporale, che ha stressato ancora di più le imprese, ha purtroppo registrato un triste contraltare: l’aumento degli incidenti sul lavoro, dovuti non solo al lavoro di maestranze poco formate e professionalizzate, ma anche da disattenzioni e uso improprio di macchine e attrezzature, con esiti talvolta anche fatali.

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Paolo Peretti, direttore del Centro di Formazione e Ricerca Merlo

«La smania di diventare attori in un comparto che vive un boom ha visto un  incremento esponenziale di imprese senza esperienza specifica e senza dipendenti, per le quali la sicurezza ha un altro significato: essere sicuri di partecipare al ricco banchetto apparecchiato dalle norme. Tutto il resto non interessa», è il duro commento di Paolo Peretti, direttore del Centro di Formazione e Ricerca Merlo di Cervasca (Cuneo), istituzione che ha fatto della propria proposta didattica e dei suoi laboratori di test e training delle macchine i suoi principali punti di forza.

Domanda. Quali sono i principali rischi ancora sottovalutati in cantiere per gestire in sicurezza le macchine e le attrezzature?
Risposta. Il fattore umano. E questa è una variabile di rischio impossibile da quantificare. In primis quello degli imprenditori: troppi nel comparto delle costruzioni hanno il solo obiettivo di possedere un documento che attesti la regolarità di un processo o la congruità di una situazione di fronte alla legge. Il problema è che troppo spesso, dietro la firma con timbro in calce di un documento, non c’è una reale analisi e valutazione dei rischi, o mancano del tutto contenuti a valore aggiunto. Manca la consapevolezza della importanza di approcciare questi temi in un’ottica proattiva. A chi importa se l’operatore che ha un attestato di formazione alla conduzione di una piattaforma aerea non conosce la lingua italiana? Questi è formalmente titolato all’utilizzo della macchina e tanto basta, ma mai sarà in grado di consultarne il manuale d’uso o leggere e comprendere la segnaletica in azienda o le istruzioni presenti a bordo. E, poi, c’è un secondo soggetto che rende la variabile del fattore umano altamente determinante: il lavoratore, purtroppo sempre più demotivato. In entrambi i casi, per migliorare la situazione, si ha a disposizione un solo strumento: la formazione. Questa deve essere ricca nei contenuti, dai princìpi di comportamento alle regole di uso universali, avendo chiaro il suo scopo: rendere l’uso delle macchine e delle attrezzature più sicuro affinché vengano affidate a persone adeguatamente formate e addestrate.

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Operazioni di prova e test

D. Il Centro di Formazione Merlo è stato insignito del Premio Centro Formazione Operatori dell’Anno in occasione del GisExpo Italplatform 2021. Quali sono i vostri principali punti di forza?
R. Le fondamenta della nostra attività poggiano sulla qualità dei contenuti didattici, sul valore aggiunto della proposta formativa, e soprattutto sulla conoscenza ed esperienza del gruppo Merlo, che le macchine le costruisce. Oltre al vantaggio senza pari di avere immediata disponibilità dei modelli più recenti per l’addestramento pratico e un corpo docente di professionisti con anni di esperienza specifica.

D. Come è organizzata la vostra proposta formativa?
R. Indipendentemente dalla tipologia di corso, le sessioni didattiche sono differenziate nei contenuti e nella durata per valorizzare il livello di esperienza acquisita e soddisfare gli obiettivi di apprendimento individuale. Sono anche, tra l’altro, funzionali all’ottenimento di un attestato di abilitazione professionale conforme alle norme. I contenuti didattici sono progettati sia per chi desidera approfondire i principali aspetti tecnici e pratici legati alla sicurezza e alla prevenzione nell’utilizzo quotidiano della macchina, sia per i conduttori esperti che cercano un approccio più specialistico e di approfondimento con l’utilizzo di attrezzature e accessori speciali anche in contesti inusuali. Da non sottovalutare, inoltre, i percorsi formativi nei quali il supporto professionale di istruttori esperti e di strutture didattiche all’avanguardia permette, a chi non ha esperienza nell’uso delle macchine, di conoscerle a fondo e di imparare a usarle in sicurezza.

D. Avete attivato nuovi corsi?
R. Accanto ai tradizionali corsi di formazione per le macchine da cantiere, industriali, agricole e per la manutenzione del verde, sono stati recentemente strutturati ed erogati nuovi corsi di formazione per i servizi comunali e cimiteriali, per la pulizia e la manutenzione delle strade, per i servizi di igiene urbana e per la movimentazione portuale e la logistica, tutti frutto di accurata progettazione e realizzazione interna. Molto apprezzata, inoltre, è la formazione che dallo scorso anno eroghiamo ad aziende ed enti in ambiti tecnici specifici legati ai processi. In questi casi formiamo operativamente il personale su argomenti strettamente inerenti il loro lavoro: dai corsi di oleodinamica a quelli sull’elettronica avanzata, dalle tecnologie di lavorazione dell’acciaio ai sistemi di verniciatura industriale, dalle tecniche di saldatura alla formazione in ambito marketing, commerciale e comunicazione e molti altri. Tutti questi corsi sono valorizzati dalla profonda conoscenza e competenza di chi questi argomenti li affronta quotidianamente nel proprio lavoro. Inoltre, l’orizzonte di azione si sta incredibilmente ampliando, tant’è che tra i nuovi interlocutori annoveriamo anche istituti tecnici e professionali, ai cui studenti eroghiamo formazione personalizzata.

D. Molto importante è anche la parte pratica: come si svolgono le sessioni di addestramento?
R. Gli insegnamenti pratici sono più interessanti e facili da apprendere, ma in realtà ci deve sempre essere un giusto equilibrio con la formazione teorica in funzione degli argomenti, dei diversi contesti e delle finalità di apprendimento. Verificare e sperimentare in pratica quanto appreso in teoria ha certamente un valore aggiunto duraturo, perché si apprende facendo e conoscendo a fondo tutte le implicazioni, soprattutto quelle legate alla sicurezza: nozioni e teorie che non hanno una grande utilità, se non si è a conoscenza delle loro applicazioni nelle reali situazioni operative. L’apprendimento migliora quando, dopo aver avuto le informazioni di base, si vede e si prova di persona, vivendo ciò che succede in modo diretto e non solo come risultato di una descrizione teorica. Ecco perché nei nostri corsi di formazione all’uso di macchine e attrezzature dedichiamo molta cura e tempo alle esercitazioni pratiche, evitando accuratamente noiose e astratte disquisizioni teoriche. L’addestramento serio, non il semplice giro macchina della maggior parte dei corsi di formazione, ha lo scopo di affinare e migliorare le competenze affidandosi a innumerevoli esercizi sui mezzi, nei contesti più impegnativi e con l’esecuzione di attività e prove basate sulla trasposizione in pratica degli insegnamenti ricevuti in aula. È la soluzione più efficace e ovvia per migliorare le competenze dei lavoratori.

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Accanto ai corsi di formazione teorica, il Centro Merlo affianca esercitazioni pratiche, anche nei contesti più impegnativi

D. Come è gestita la didattica?
R. A differenza di altri Paesi, in Italia è molto diffusa la prassi di gestire i corsi di formazione abilitanti con docenti per la parte teorica diversi dagli istruttori per la parte pratica. Se si chiede ai primi perché non seguono anche la seconda attività, molti risponderanno che le macchine non le conoscono affatto. Sono quindi loro stessi ad avere bisogno di un buon addestramento. Ecco perché nel Centro di Formazione e Ricerca Merlo gli istruttori, tutti dipendenti, gestiscono in toto i corsi di formazione, dalla teoria alla pratica e contribuiscono con la propria conoscenza ed esperienza alla progettazione e realizzazione dei contenuti didattici.

D. Rilasciate anche attestati di abilitazione?
R. Sì. Ogni corso è completato da verifiche di apprendimento teoriche e pratiche, finalizzate a validarne il profitto per l’acquisizione di diversi livelli di abilitazione, in funzione delle specifiche esigenze professionali.

D. Per il settore edile, su quali tipologie di macchine fornite corsi di formazione?
R. I nostri programmi didattici coprono sia le macchine più diffuse, per esempio gru di ogni tipo, sollevatori telescopici, macchine movimento terra, piattaforme aeree porta-persone, sia quelle meno conosciute, come apripista, scava-trincee, perforatrici, trasportatori cingolati e molte altre.

D. Come dimostra la collaborazione con l’Esercito Italiano, le strutture del vostro centro di formazione e ricerca non sono progettate solo per le macchine Merlo. Che tipo di servizi offrite?
R. Il nostro reparto prove dispone di un circuito fuoristrada molto impegnativo, con difficoltà estreme che solo mezzi equipaggiati con sistemi di trasmissione avanzati e dotazioni innovative, quali il controllo della stabilità e della trazione, possono affrontare. Mettere a disposizione dell’Esercito Italiano, dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile questa struttura per le attività di formazione e di addestramento alla guida fuoristrada, è stato il naturale sviluppo di una collaborazione pluriennale che ha reso possibili i necessari interventi di integrazione e hanno permesso al circuito off-road del Centro di Formazione e Ricerca Merlo di essere qualificato secondo gli standard militari più stringenti e le normative di settore in vigore. Il tracciato si snoda in fuoristrada estremo, su terreno preparato e anche su percorso stradale, ed è stato scelto per le attività di scuola guida dei conducenti dei veicoli Vtml Lince, Vm, Defender e dei cingolati articolati Bv in dotazione a questi enti. Le pendenze raggiungono il 100% e ci sono passaggi in contropendenza così impegnativi da provocare rapidi cambiamenti di assetto della macchina, che generano accelerazioni trasversali che sottopongono uomini e mezzi a notevoli sollecitazioni. Un guado profondo oltre 1,20 metri con fondale irregolare e ripide rampe di ingresso e di uscita caratterizza il tracciato in modo esclusivo. Il letto di sabbia e il letto di fango,opportunamente allagati,  permettono la creazione di un percorso sul quale le ruote hanno scarsa o nulla aderenza e la macchina è priva di direzionalità, obbligando quindi i conduttori ad affrontarli con estrema perizia per non rimanere bloccati e comunque mantenere la direzione voluta. Il percorso generale, la cui transitabilità mette a dura prova le capacità dei conducenti, valorizza l’alta professionalità degli equipaggi e l’efficacia della formazione ricevuta durante le innumerevoli sedute addestrative.

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Il Centro di Formazione e Ricerca Merlo dispone di un circuito a disposizione dell’Esercito Italiano, dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile per attività di addestramento alla guida fuoristrada

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D. Avete nuovi progetti per il 2022?
R. Il nostro orizzonte è di medio-lungo periodo, con due indirizzi principali: formazione e ricerca operativa. Per la prima aumenteremo e diversificheremo la nostra proposta formativa. Per la seconda daremo ulteriore forza alle nostre attività di innovazione e sperimentazioni operative nello sviluppo di nuove soluzioni tecniche e di macchine innovative.

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