Dehors, serre bioclimatiche e piscine da vivere tutto l’anno. Per sfruttare gli spazi all’aperto anche durante i periodi più freddi, l’azienda veneta Newfloor propone Radiafloor C, sistema di riscaldamento per pavimenti sopraelevati che utilizza come resistore la fibra di carbonio.
La sua particolarità è quella di emettere raggi infrarossi che, una volta rilasciati nell’ambiente, si trasformano in calore quando incontrano un corpo solido, senza dispersione nell’aria.
Inoltre, il carbonio non genera campi elettromagnetici, è flessibile e inossidabile, non è soggetto ad alterazioni dimensionali al variare della temperatura e non si deteriora nel tempo, oltre a essere riciclabile al 100%.
Abbinato al pannello X-floor formato da doppia ceramica accoppiata, resistente all’acqua e alle intemperie, il sistema Radiafloor C consente di creare una pavimentazione riscaldata in meno di 4 centimetri di spessore. Installato su supporti in Pvc, è totalmente accessibile e ispezionabile.
I moduli radianti sono alimentati a energia elettrica e automatizzati da una centralina elettronica che garantisce l’accensione e lo spegnimento in tempi molto rapidi: in circa due ore dall’accensione è possibile raggiungere la temperatura desiderata.
Perfetto per gli ambienti esterni, è ideale in caso di scongelamento di vialetti e camminamenti e per la realizzazione di spa o dehors.
Come nel caso della nuova serra bioclimatica di un ristorante a Lugano in Svizzera, che ha deciso di installare 80 metri quadri di pavimento sopraelevato Radiafloor C nel proprio giardino.
Dopo un primo sopralluogo e una valutazione da parte del progettista, Radiafloor C è risultato la soluzione più idonea per il progetto del ristorante svizzero, rispetto ad altri tipi di sistemi come funghi a gas, stufe o lampade elettriche.
A far propendere il progettista e il committente per il prodotto Newfloor sono stati i veloci tempi di installazione, garantiti dalla posa completamente a secco che non va a intaccare la pavimentazione preesistente, e l’assenza di particolari collegamenti tra gli impianti, poiché il sistema necessita solo di un cavo di alimentazione. Inoltre, l’alimentazione a corrente elettrica permette di utilizzare l’energia ricavata da fonti rinnovabili già esistenti.
A incidere sulla scelta anche i fattori di sicurezza e salubrità: Radiafloor C non ha emissioni e, funzionando per irraggiamento, evita spostamenti d’aria che favoriscono la diffusione batterica e di polveri, offrendo comunque una diffusione del calore omogenea e uniforme.
Per agevolare il lavoro dei progettisti, Newfloor propone anche un servizio di consulenza tecnica e calcolo termico.
Nel caso della serra bioclimatica realizzata a Lugano, per esempio, l’azienda ha condotto uno studio per fornire maggiori informazioni riguardo il numero esatto di moduli radianti da utilizzare e il relativo consumo.
Il calcolo del fabbisogno termico ambientale è stato stimato in 150W/ mq, considerando diversi fattori come la località, le dimensioni e la tipologia di serra con quattro lati vetrati. In caso di dehors con un lato in appoggio a un edificio in muratura, la dispersione termica sarebbe stata più bassa e di conseguenza il fabbisogno di moduli radianti inferiore.
A integrazione delle soluzioni di X-floor e Radiafloor C, per gli spazi outdoor Newfloor propone anche finiture accessorie di erba sintetica, composta da materiale ipoallergenico e non soggetto a proliferazione di insetti nocivi, e il sistema Green Floor System, costituito da pannelli in legno cemento che creano aiuole fiorite o piccoli orti idonei per abbellire terrazzi, tetti pedonabili e giardini.
È inoltre possibile applicare Lumifloor, per realizzare scritte segnaletiche realizzate con pigmenti naturali che catturano la luce solare o artificiale, per poi rilasciarla nelle ore di buio.