L’automazione domestica, con appartamenti (o uffici) dotati di sistemi in grado di regolare i servizi nel modo più gradevole ed efficiente, a quale dinamica obbediscono? A questa domanda ha risposto un’analisi di Market Research Future. L’analisi a livello globale, prevede che le dimensioni del mercato nel 2027 raggiungano 85 miliardi di dollari, con un tasso di crescita annuale del 13,40% entro i prossimi quattro.
La pandemia, infatti, ha spinto la domanda di soluzioni intelligenti, con uno spazio sicuro e confortevole anche per il lavoro svolto a casa. Una crescita garantita, secondo gli analisti del centro di ricerca, da diversi driver. A partire dalla diffusione di veicoli a trazione elettrica intelligente, che saranno sempre più caricati in maniera intelligente utilizzando la presa elettrica domestica o condominiale.
Gli sforzi compiuti dai governi per ridurre i tassi di emissione offrendo incentivi ai proprietari di veicoli elettrici, infatti, possono favorire la diffusione di auto elettriche, che diventeranno di fatto estensioni dell’ambiente domestico, specialmente nel caso di abitazione in un edificio autonomo, come la classica villetta.
In campo per trasformare la casa in una smart home sono i più grandi gruppi dell’impiantistica. La ricerca cita quelli che, secondo Market Research Future, sono i player maggiori: Samsung, Honeywell, Schneider Electric, Siemens, Abb, Crestron Electronics, United Technologies, Legrand, Acuity Brands, Johnson Controls. Nessun gruppo italiano, quindi.
Tra i driver di mercato per la home automation la ricerca cita, invece, l’automazione dei sistemi di raffreddamento e riscaldamento per fornire maggiore comodità e comfort ai proprietari di casa.
I prodotti offerti in bundle dai produttori, che funzionano in una piattaforma connessa comune, sono il punto di forza, che infatti è perseguito dagli sviluppatori per spingere le vendite di sistemi di automazione. Per esempio, Samsung ha sviluppato l’applicazione SmartThings per controllare uno stuolo di prodotti sulla piattaforma, ma anche Google o Apple hanno il proprio ecosistema.
Anche i progressi nei sistemi di illuminazione concorreranno a far crescere il mercato.
Un altro driver è costituito dall’accesso alla rete ad alta velocità, che in alcune aree ha portato a una forte domanda di soluzioni automatizzate.
Sono i costi iniziali di installazione, invece, quelli che possono ostacolare la crescita del mercato della domotica. Così come l’uso di software complicato, per regolare dispositivi e sorgenti luminose possono scoraggiare i potenziali clienti.
Tuttavia, l’abbassamento dei prezzi e il risparmio energetico possono rivelarsi gli argomenti adatti per convincere i perplessi.