In fondo non siamo messi così male. Perlomeno, secondo le indagini condotte da associazioni di consumatori di 13 Paesi, Italia compresa: risultiamo al sesto posto per abitudini green. È un piazzamento onorevole, a metà classifica. Sono stati intervistati 14.817 cittadini (da 18 a 74 anni distribuiti come la popolazione generale) appartenenti a 14 Paesi – Paesi Bassi, Danimarca, Portogallo, Repubblica Ceca, Spagna, Canada, Russia, Germania, Belgio, Francia, Austria, Gran Bretagna e Slovenia.
È quanto fa sapere Altroconsumo, che ha preso parte a un’indagine realizzata insieme alle organizzazioni di consumatori per stabilire il livello di sostenibilità dei comportamenti dei cittadini. L’indagine ha analizzato cinque aspetti: alimentazione, viaggi e mobilità, acqua ed energia domestica, gestione dei rifiuti, acquisto di prodotti e servizi. Risultato: gli italiani sono nella media, ma vano bene (e si sapeva) nel campo dell’alimentazione e degli acquisti. In compenso sono pigri sul tema della mobilità.
L’Italia si posiziona subito dopo a Germania e Spagna, con un punteggio di 53/100 per stile di vita green. Adottare comportamenti in difesa dell’ambiente è molto importante per sette italiani su dieci. Il 71% dei partecipanti alla ricerca vuole ridurre o evitare lo spreco di cibo e il 58% orienta la scelta di prodotti in base alla stagionalità e alla provenienza (prediligendo il chilometro zero). Per quanto riguarda lo shopping, oltre la metà degli intervistati dichiara di limitare gli acquisti a ciò che è necessario, prediligendo prodotti di qualità e riparabili, il cui ciclo di vita è quindi più lungo. Il 38% evita i monouso. I risultati in ambito mobilità mostrano, tuttavia, una controtendenza. Rispetto agli altri Paesi, su questo punto l’Italia si posiziona al di sotto della media, denotando una propensione verso abitudini poco sostenibili. L’89% degli intervistati possiede un’auto di famiglia ma solo il 53% la utilizza esclusivamente quando necessario. Una bassa percentuale di cittadini (38%) predilige bici, mezzi pubblici o una camminata per gli spostamenti quotidiani. Risultati nella media ma in generale positivi per quanto riguarda la gestione dei rifiuti (l’80% dei consumatori dichiara di fare correttamente la raccolta differenziata) e di acqua ed energia, il 64% dichiara di adottare comportamenti improntati al risparmio energetico in casa.
Ci sono, però, limiti per adottare comportamenti sostenibili. Uno dei primi ostacoli è sicuramente il costo. I prodotti che rispettano l’ambiente comportano spesso prezzi più alti legati alla qualità delle materie prime o alla presenza di tecnologie innovative. Per la maggior parte degli ambiti analizzati i costi sono percepiti come l’ostacolo principale, citato da circa il 40% dei rispondenti. Tuttavia, come dimostrato anche da Altroconsumo in una precedente inchiesta, quasi un italiano su due è disposto a pagare di più per prodotti che hanno realmente un minore impatto ambientale. Inoltre i test comparativi dimostrano che in molti casi il prodotto e il comportamento più sostenibile sono indissolubilmente legati a importanti risparmi per il consumatore.