Gli agenti immobiliari ritengono che il 2021 sia stato un anno eccezionale per le compravendite di immobili. Secondo il sondaggio realizzato online questa settimana da Vorrei.it (portale per l’immobiliare), società specializzata nella valutazione degli immobili online, il 69% degli agenti immobiliari intervistati ritiene che il 2021 sia stato un anno eccezionale, forse irripetibile con oltre 700.000 compravendite. Un dato che contrasta però con i dati del Consiglio Nazionale del Notariato, secondo cui nel 2020 si è verificati un calo del 7,8 delle compravendite, ma comunque con 786.599 contratti, rispetto agli 853.247 del 2019. Secondo vorrei.it, invece, gli operatori del settore immobiliare hanno infatti registrato un anno record, il migliore degli ultimi 15 anni.
Sempre secondo il portale che si rivolge agli agenti immobiliari, è stata confermata la tendenza dei proprietari a rivolgersi ad operatori qualificati per vendere casa, affidando il loro immobile a uno dei 17 mila agenti immobiliari attivi in Italia, prevalentemente organizzati in piccole realtà imprenditoriali, con agenzie che nel 43% dei casi sono composte da meno di tre addetti.
“Il mediatore immobiliare è visto in Italia come il brutto anatroccolo della filiera del mattone, mentre all’estero è ritenuta una delle migliori professioni da esercitare. È un lavoro che necessita di molte soft skill per essere svolto con successo e molto spesso ci si dimentica che innesca business per geometri, architetti, notai, banche, assicurazioni e imprese edili per milioni di euro”, sostiene Ivan Laffranchi, Ceo di Vorrei.it. “Per il nuovo anno ci si aspetta un primo semestre in crescita per i settori business, affari, immobiliare con un aumento dei prezzi, in particolare sulle piazze di Milano e Torino. A meno che il mercato venga raffreddato da nuove limitazioni o da nuovi lockdown, che naturalmente nessuno si augura”.