Gruppi e Consorzi – Game: sarà un anno schizofrenico

Gruppo Game tiene testa agli scossoni causati dalla pandemia, chiudendo il 2020 in parità rispetto all’anno precedente, nonostante la flessione registrata tra marzo e aprile. Intanto il 2021 prosegue all’insegna di un importante aumento dei volumi e dell’incremento dei prezzi, che sta interessando tutti i settori merceologici, pur in percentuali variabili.

Intervista a Cesare Simonetti, presidente Gruppo Game

Come è andato il vostro consorzio nel 2020 in termini di fatturato?
Il 2020 si è chiuso assolutamente con gli stessi fatturati del 2019 a parità di perimetro. Nota non banale nei consorzi dove, con l’entrata o l’uscita di un paio di soci, si modificano in modo importante i volumi.

Nel corso del 2020 ci sono state iniziative particolari che hanno interessato il vostro gruppo?
Nessuna.

Avete aggiunto nuovi prodotti e/o servizi?
No, nessuno.

La pandemia ha impattato sulla Vostra organizzazione?
La pandemia ha creato notevoli dispendi di energie, ma ha permesso di conoscere anche aspetti inediti come la capacità di collaborazione delle aziende e la proattività dei collaboratori. Nel momento del bisogno si vede chi è all’altezza della situazione. Purtroppo, il covid ha anche diradato i momenti di incontro tra i soci e ha impattato con una perdita di fatturato tra marzo e aprile dell’8% su base annua, poi recuperata.

Come sta andando il 2021 e quali sono le vostre aspettative a fine anno?
Sta andando in modo schizofrenico. C’è una crescita di volumi significativa, anche al netto degli aumenti di prezzo, che sta interessando praticamente tutti i settori, anche se con tassi diversi

Qual è l’obiettivo più importante che vi siete dati per quest’anno?
Nessun obbiettivo particolare, se non migliorarci, leggere il mercato e adattarci il più velocemente possibile alle nuove situazioni

Avete in programma nuovi progetti e/o investimenti a breve-medio termine?
No.

Un tema di forte attualità è la carenza delle materie prime e il rincaro dei prezzi: come state affrontando questa situazione a livello di consorzio?
Senza particolari armi o strategie, se non la collaborazione con produttori affidabili e storici. La nostra serietà degli ultimi decenni, insieme a scelte di campo precise nella selezione dei fornitori, sta dando i suoi frutti. Purtroppo, però, a volte non basta.

Un altro tema caldo sono i bonus fiscali e il superbonus 110%: il vostro network come si è attrezzato nei confronti degli associati?
Non abbiamo intrapreso attività in termini di consorzio. Iniziative in questo senso sono state assunte singolarmente da alcuni soci.

La pandemia ha dato ancora maggiore impulso all’e-commerce: siete organizzati in questo senso?
A livello di gruppo al momento l’e-commerce non è una priorità.

Rispetto allo scorso anno quali sono i tre settori merceologici che stanno crescendo di più e quali i tre in calo?
In crescita ci sono gli isolanti, i prodotti chimici per l’edilizia e i sistemi a secco. Non ci sono comparti in calo, ma settori che crescono meno degli altri.

Perché una rivendita dovrebbe scegliere di entrare nel vostro consorzio?
L’entrata nel nostro consorzio non è libera, ma su invito.

Dal punto di vista dei servizi agli associati, quali sono i vostri principali punti di forza?
Ufficio acquisti e magazzino centralizzato.

Quali iniziative di marketing e/o comunicazione avete messo in atto per il 2021?
Il 50esimo anno di attività del consorzio.

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