La pandemia non scalfisce Gruppo Idea che anche nel 2020 segna un fatturato in crescita, nonostante lo stop del lockdown. Un trend positivo confermato anche nel primo semestre del 2021, caratterizzato da un grande fermento e investimenti in nuovi prodotti e servizi.
Intervista a Morena Forin, presidente Gruppo Idea
Come è andato il vostro consorzio nel 2020 in termini di fatturato?
In crescita.
Nel corso del 2020 ci sono state iniziative particolari che hanno interessato il vostro gruppo?
Nessuna.
Nel corso del 2020 avete aggiunto nuovi prodotti e/o servizi?
Sempre più punti vendita inseriscono tintometro e si avvicinano al mondo del serramento.
La pandemia ha impattato sulla vostra organizzazione?
Non direi, la nostra ecletticità ci ha permesso di adeguarci alle varie fasi: chiusura completa, solo consegne a domicilio, riapertura con limitazioni e riapertura totale.
Come sta andando il 2021 e quali sono le vostre aspettative a fine anno?
Il 2021 sembra un anno destinato a lasciare il segno. C’è grande fermento e il fatturato è in crescita. Questo sembra il trend.
Qual è l’obiettivo più importante che vi siete dati per quest’anno?
Riuscire a soddisfare al meglio i clienti. La mancanza di prodotti, i forti aumenti, la quasi impossibilità di trovare nuovi addetti, ci mette a dura prova.
Avete in programma nuovi progetti e/o investimenti a breve-medio termine?
Alcuni associati hanno allargato il proprio punto vendita con l’acquisizione di nuovi capannoni, altri pensano a rinnovare il parco automezzi.
Un tema di forte attualità è la carenza delle materie prime e il rincaro dei prezzi: come state affrontando questa situazione a livello di consorzio?
I consorziati si scambiano merci, ma anche consigli e informazioni su dove trovare un prodotto poco reperibile o a prezzi più appetibili.
Un altro tema caldo sono i bonus fiscali e il superbonus 110%: come il vostro network si è attrezzato nei confronti degli associati?
Nelle nostre zone le richieste su questi temi si stanno affacciando in queste ultime settimane, ma molto timidamente.
La pandemia ha dato ancora maggiore impulso all’ecommerce: siete organizzati in questo senso?
Alcuni soci fanno e-commerce, altri no. L’e-commerce richiede un grande impegno e personale dedicato: chi è già organizzato continua a seguirlo, ma iniziare in questo momento credo richiederebbe un grande dispendio di forze che, dato l’andamento di forte crescita, nessuno ha a disposizione.
Rispetto allo scorso anno quali sono i tre settori merceologici che stanno crescendo di più e quali i tre in calo?
I settori più in crescita sono il colore, i sistemi a secco, mentre in calo ci sono stufe, caminetti, leganti in genere.
Perché una rivendita dovrebbe scegliere di entrare nel vostro consorzio?
Da sempre pensiamo che l’unione faccia la forza: un magazzino edile, specialmente di piccole dimensioni, difficilmente riesce a capire se si sta muovendo nella giusta direzione. Il gruppo aiuta a vedere un problema da ogni angolo e a volte a trasformarlo in un’opportunità.
Dal punto di vista dei servizi agli associati, quali sono i vostri principali punti di forza?
I contratti con tanti fornitori, con prezzi in linea con il mercato e forti incentivi.
Quali iniziative di marketing e/o comunicazione avete messo in atto per il 2021?
Nessuna.
A livello di formazione, avete sfruttato gli strumenti digitali per attività di aggiornamento agli associati?
Nel 2021, la pandemia per alcune settimane, ci ha lasciato un po’ più di tempo da dedicare alla formazione on line. Abbiamo seguito webinar su svariati argomenti che di certo si sono rivelati utili appena abbiamo ripreso l’attività tradizionale.
Quante ore di formazione dedicate all’anno agli associati?
Non saprei quantificare.
Quali sono i corsi che riscuotono più interesse?
Sicuramente quelli legati alle informazioni sul superbonus.