Terreal Italia: laterizio a 360 gradi. Intervista ad Alberto Libero

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Alberto Libero

«Un’importante fascia di mercato sceglie di decorare con la terracotta gli spazi interni, non solo per aumentare il valore estetico degli ambienti, ma anche per il valore simbolico ed evocativo, la ricerca del calore, della sicurezza, della bellezza naturale e del comfort». Alberto Libero, responsabile vendite Italia di Terreal Italia, apre nuovi scenari per il mercato del laterizio.

Considerato fino a poco tempo fa un materiale legato alla tradizione costruttiva, in pochi anni ha saputo rinnovarsi: è utilizzato per isolare i perimetri degli edifici e, ora, anche per dare un tocco di design alla casa.

Domanda. Edilizia e pandemia: qual è il bilancio dei 12 mesi appena trascorsi?
Risposta. È scontato dire che non eravamo preparati a una situazione come quella che si   è presentata a marzo dello scorso anno. Abbiamo innanzitutto pensato a mettere in atto tutte le attività necessarie alla ripartenza dei nostri stabilimenti in totale sicurezza. È stato un lavoro importante, che ha visto tutte le funzioni aziendali adoperarsi per poter ripartire al meglio, in sicurezza per tutti i nostri dipendenti e collaboratori. Oggi possiamo dire con orgoglio che questa disponibilità ci ha aiutato a superare i primi mesi molto difficili e a poter riprendere l’attività a pieno ritmo. Dal punto di vista commerciale siamo riusciti a dialogare costantemente con i nostri clienti rivenditori, tutta la filiera ha ben percepito il momento e si è attivata per poter ripartire con fiducia.

D. Come vi siete organizzati per superare il gap pandemico?
R. I nostri stabilimenti produttivi sono rimasti fermi per nove settimane. Questa fermata forzata, dal punto di vista commerciale avrebbe potuto causare molte difficoltà nella disponibilità del materiale, invece siamo riusciti a ben organizzare la ripartenza e, grazie alla disponibilità dei nostri colleghi produttivi che si sono resi disponibili a non fermare la produzione nella pausa estiva, abbiamo recuperato una buona parte della disponibilità del materiale aiutando così i nostri clienti a soddisfare una domanda crescente.

D. Quali sono le iniziative che avete adottato per rispondere alle richieste del mercato?

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Simona Scomparin

R. Non abbiamo smesso di guardare al futuro. Crediamo che le coperture siano un argomento tecnico che vada sempre più valutato ed affrontato come sistema ed in questo senso mettiamo a punto continuamente soluzioni tecniche per i professionisti che si fidano di noi. Da luglio del 2020 è  entrata a far parte della nostra squadra una giovane architetto, Simona Scomparin, che sarà product manager del settore Coperture, una figura nuova nella nostra organizzazione, di cui avevamo bisogno. Si occuperà, infatti, di instaurare un continuo confronto con i settori più importanti della filiera delle costruzioni sullo specifico tema dei prodotti in laterizio per copertura. Sarà un confronto aperto sui temi delle performance, degli sviluppi e della ricerca, delle attenzioni verso i temi del risparmio energetico, della sostenibilità e dello sviluppo tecnologico. I suoi interlocutori saranno architetti, ingegneri, imprese di costruzione, customers che le forniranno spunti e sollecitazioni che trasferirà nelle nostre sedi produttive e di sperimentazione. Storicamente questo lo abbiamo sempre fatto per il settore Facciate, dove la ricerca e la sperimentazione hanno portato la terracotta verso esiti moderni e tecnologicamente molto avanzati, ma crediamo che ci siano potenzialità inespresse ancora nel mondo delle coperture a falde in terracotta.

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Copertura realizzata con Tegole Coppo SanMarco Evo colori miscelati Classico e Visconteo

D. Avete pensato a iniziative riguardo la distribuzione?
R. La maggior parte del nostro business passa attraverso la distribuzione, che è il nostro principale interlocutore per tante attività di comunicazione e sviluppo. Programmi di formazione, incentivi, proposte personalizzate con pacchetti completi articolano un’attenzione costante a questa importante filiera.

D. Il superbonus coinvolge anche le coperture, quali sono le vostre proposte? 
R. Con la nuova legge di Bilancio e l’introduzione del superbonus 110%, abbiamo voluto avvalerci di un laboratorio esterno per aggiornare e individuare quattro diverse soluzioni che rispettassero i requisiti di trasmittanza termica stazionaria (U) richiesta. Le Soluzioni Tetto pubblicate a metà dello scorso anno si differenziano non solo per le diverse stratigrafie al fine di garantire un comfort abitativo adeguato e duraturo nel tempo, ma anche per la finitura estetica. Due di queste, infatti, sono innovative nella forma ma tradizionali nell’estetica, parliamo nello specifico della Soluzione 1 con il Coppo SanMarco Evo e la 2 con il Novocoppo, mentre le Soluzioni 3 e 4 sono più all’avanguardia con le quali abbiamo proposto soluzioni di continuità  tra tetto e parete. Tutte però sono accomunate da alte prestazioni, dalla presenza della ventilazione e dall’aggiunta di dieci anni alla già  trentennale garanzia di cui godono tutti i nostri prodotti.

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D. Uno degli aspetti fondamentali per una copertura riguarda la ventilazione. Come si raggiunge?
R. In base all’uso che si vuole fare del volume sottostante la copertura si possono avere diversi tipi di ventilazione: il cosiddetto tetto freddo, che è la classica copertura non abitata in cui la ventilazione è garantita da aperture. Poi, il tetto micro-ventilato, che è di tipo abitabile ed è caratterizzato da una portata minima di aria posizionata al di sotto dello strato di tenuta e, infine, abbiamo il tetto ventilato che presenta uno o due strati di ventilazione al di sotto della copertura in cotto. La micro ventilazione può essere incrementata con l’utilizzo di apposite tegole-coppi, ossia gli aeratori che devono essere posizionati in punti strategici ben definiti dalla norma di riferimento per la corretta posa dei manti di copertura (la Uni En 9460:2008). Se, però, vogliamo dare una regola generale si può  dire che il rapporto è un aeratore ogni tre tegole-coppi o una ogni sei. Però per fare in modo che la ventilazione sia sempre garantita è necessario che la linea di colmo e di gronda siano sempre libere da ostruzioni. Anche in questo caso abbiamo nella nostra gamma prodotti delle soluzioni pensate ad hoc come le griglie di partenza (per la linea di gronda) sagomate e personalizzate su ogni profilo di tegole-coppi, griglie per aeratorilistelli aventi funzione primaria di fissaggio ma, essendo forati, permettono la ventilazione lungo tutta la falda e il nostro kit colmo ventilato. Questo prodotto è stato ideato appositamente per garantire un passaggio di aria di oltre 400 centimetri quadrati per metro, per rendere facile la posa e fissaggio della linea di colmo e per essere adattabile a tutti i manti.

D. Oltre alla ventilazione quali sono gli altri elementi importanti per un tetto performante?
R. È chiaro che per garantire alte prestazioni alla copertura, oltre ad avere una stratigrafia ben ragionata in funzione del luogo della realizzazione è necessario inserire tutti quegli accessori in cotto e non, che noi abbiamo previsto nelle nostre soluzioni di cui abbiamo appena parlato. Ci tengo infatti a ricordare che ogni tegola o coppo da noi prodotto ha accessori in cotto dedicati e realizzati con lo scopo di avere una resa prestazionale elevata sotto tutti i punti di vista: estetici, di continuità e impermeabilità  del manto e di comfort abitativo. Lo stesso ragionamento va applicato agli accessori non in cotto che consigliamo di abbinare finalizzati principalmente al fissaggio (a secco) e la ventilazione.

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Copertura realizzata con Tegole Portoghese Pica antichizzata con Accessori di falda in laterizio

D. Anche il sistema cappotto è uno dei business di Terreal Italia. Quali sono le caratteristiche della vostra proposta?
R. Terreal Italia ha messo a punto una efficiente soluzione costruttiva specificatamente pensata per gli interventi di ristrutturazione oggetto dei bonus fiscali in ottica di riqualificazione energetica e di comfort abitativo. Terracoat è una soluzione appositamente pensata per realizzare gli interventi principali (trainanti) e secondari (trainati) previsti dall’articolo 119 del Decreto Rilancio 34/2020, che offrono quindi il vantaggio di riqualificare e valorizzare le proprie abitazioni cogliendo al contempo l’opportunità della detrazione fiscale superbonus 110%. Per questi motivi Terracoat è la scelta giusta per conseguire i benefici fiscali oltre che realizzare involucri edilizi sicuri, duraturi ed esteticamente significativi. Terracoat un cappotto per l’isolamento termico degli edifici costituito da pannelli prefabbricati mediante l’assemblaggio di lastre di Eps con grafite e di listelli in terracotta faccia a vista a pasta molle di Terreal Italia, dello spessore di 2 centimetri. Il particolare, il sistema di assemblaggio fa sì che i due elementi siano saldamente incollati tra loro, per creare un corpo unico, indivisibile e con un’altissima resistenza agli agenti atmosferici. La prefabbricazione è eseguita nello stabilimento di Noale di Terreal Italia in condizioni controllate di fabbrica con procedimenti standardizzati. Le dimensioni ridotte, equivalenti a 0,54 metri quadrati per pannello e il peso limitato (circa 17,4 chilogrammi) rendono il pannello molto versatile nelle fasi di logistica, stoccaggio in cantiere e, soprattutto, permettono velocità e facilità  di posa. I pannelli possono essere fissati meccanicamente su qualsiasi struttura di supporto: dalla parete in legno alla più  tradizionale parete in latero-cemento, al pannello in cemento armato delle strutture prefabbricate. Il sistema Terracoat assicura una elevata performance termica dell’edificio oltre a migliorare l’aspetto estetico grazie ai listelli faccia a vista in terracotta a pasta molle.

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Realizzazione facciate con mattoni nella colorazione moro bizantino

D. Una corretta applicazione ha necessità  di una mano d’opera specializzata?
R. Il nostro ufficio tecnico si occupa dello sviluppo dell’abaco degli elementi in modo da ridurre gli sfridi in cantiere e facilitare la posa in opera. In questo modo non è necessaria mano d’opera specializzata. Inoltre, il montaggio meccanico dei pannelli alla parete può  essere realizzato senza impalcatura, ma con l’utilizzo di un cestello, con notevoli sgravi nei costi di cantiere.

D. Terreal Italia considera nella sua offerta anche prodotti per l’interior design. Sono davvero richiesti dal mercato?
R. Tradizionale, ma capace di grandi slanci innovativi, la terracotta si appresta oggi ad affrontare un’altra sfida, avvicinandosi con incisività a un ambito inusuale e inaspettato: l’interior design. Un’importante fascia di mercato sceglie di decorare con la terracotta gli spazi interni non solo per aumentare il valore estetico degli ambienti, ma anche per il valore simbolico ed evocativo, la ricerca del calore, della sicurezza, della bellezza naturale e del comfort senza tempo dei materiali tradizionali come la terracotta, in grado di dialogare con i linguaggi e i gusti della contemporaneità. Da queste premesse abbiamo sviluppato Decor, Habitat, Exagon, le declinazioni più moderne, belle e performanti della terracotta, il concetto contemporaneo dell’uso diffuso del materiale per la decorazione dell’interior design. Tre proposte per rispondere a ogni esigenza di progettisti e clienti e per dare esclusività agli ambienti interni di case, hotel, negozi, musei, uffici, spa e luoghi pubblici. Ultima novità  in questo settore dell’interior design è FaBric, il pannello da rivestimento per interni con finitura in mattone faccia a vista. Nuovo concetto di decoro degli spazi interni delle case,  terracotta da parati  affida al calore ed al colore di questo materiale naturale il compito di dare bellezza e il comfort agli ambienti.

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Pannello FaBric con finitura Rustico 800

D. Da che cosa è composto?
R. FaBric è costituito da un supporto in lana di legno di abete rosso mineralizzata e legata con cemento e polvere di marmo a cui sono applicati per incollaggio listelli in terracotta a pasta molle prodotti a stampo secondo l’antica maniera. L’estrema leggerezza del pannello lo rende non solo versatile nel trasporto, ma soprattutto facile e veloce da posare, anche con un semplice ed economico fai-da-te, visto che i pannelli possono essere fissati meccanicamente attraverso quattro viti su qualsiasi struttura di supporto e, una volta fissato, permette di procedere alla stilatura dei giunti con un fugante. Tra i vantaggi d’uso, FaBric ha il grande pregio di essere anche un igro-termo regolatore: la terracotta, materiale poroso, assorbe l’umidità in eccesso e la cede col tempo, contribuendo così a migliorare il microclima indoor. Inoltre, abbinata alla lana di legno, la terracotta ha grandi doti fonoassorbenti migliorando il comfort termico e acustico, ottimale per gli ambienti interni delle nostre case e, in generale, degli spazi abitativi.

D. Qual è  la vostra politica nei confronti del concetto di sostenibilità?
R. Sostenibilità è per noi un valore aziendale che orienta costantemente le nostre politiche di sviluppo e ricerca. Realizziamo esclusivamente prodotti in argilla: un materiale naturale e biocompatibile. Produciamo mattoni, tegole e coppi che contribuiscono al risparmio energetico e sono in linea con i dettami stabiliti dai Cam. Limitiamo l’uso di risorse preziose come l’acqua, riciclandola e riutilizzandola durante le fasi del processo produttivo. Recuperiamo le nostre cave con progetti di riqualificazione ambientale.

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Casa P+E+3 dell’architetto Filippo Caprioglio a Cittadella (PD) realizzata con mattoni della linea MAAX by SanMarco colore 1.101
 

D. Avete un programma novità per le coperture in laterizio?
R. Assolutamente sì. Il nostro obiettivo è di proporre ai nostri clienti prodotti top di gamma ed eccellenti e per questo svogliamo ricerche che ci permettono un costante miglioramento di tutta la gamma. Ma quest’anno è speciale, perché  saranno introdotte diverse novità che si aggiungeranno alla già molto ampia famiglia di tegole e coppi. Infatti, l’acquisizione di Creaton da parte della nostra casa madre Terreal, ci permetterà di ampliare la gamma prodotti e di sviluppare nuove opportunità commerciali in Italia.

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Facciata di Villa T a Peschiera del Garda (Verona) dello studio Ardielli-Fornasa Associati. La posa dei mattoni della linea Classico SanMarco colore Chiaro, che
prosegue anche in copertura, determina tre diverse tessiture

D. I progettisti hanno modificato le loro richieste negli anni?
R. Certamente! Una cosa che più di tutto ci distingue è affiancare i progettisti per trovare insieme soluzioni innovative e originali possibilità  di utilizzo della terracotta assecondando con la ricerca e la sperimentazione le visioni più futuristiche. Il continuo dialogo con gli architetti che influenzano i gusti e le scelte nella modernità ci permette di proporre novità  nei sistemi di involucro, che sovvertono gli ordini prestabiliti: tegole che diventano elementi di rivestimento parietale, mattoni che continuano senza soluzione di continuità  in copertura, nuove dimensioni inusuali e colori mai richiesti prima sono la metamorfosi di un materiale come la terracotta moderno in ogni epoca che attraversa. Anche dal punto di vista prestazionale oggi alla terracotta vengono richieste dai progettisti e dal mercato qualità ancora più  elevate in linea con i dettami di sostenibilità, risparmio energetico e salvaguardia dell’ambiente.

D. Infine, quali sono le vostre previsioni per il 2021?
R. Dopo l’annus horribilis 2020, caratterizzato in modo così  pesante dalla pandemia, ci auguriamo di poter continuare la strada intrapresa nel 2019 di consolidamento della nostra leadership nel mercato italiano e di continuare a essere l’interlocutore principale dei più  importanti player del mondo delle costruzioni.

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