Oggi, 22 aprile, si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale della Terra. Il dibattito di quest’anno si concentra, in particolare, sulla necessità di ridurre l’impatto ambientale dell’uomo e su come rimediare ai danni provocati finora.
Per costruire un futuro più green, anche le costruzioni possono dare un significativo contributo. Secondo i dati diffusi a inizio 2020 dalla Commissione Europea, infatti, l’edilizia è responsabile del 42% del consumo energetico finale di tutta l’Unione Europea e del 35% delle emissioni totali di gas serra. In più le attività di costruzione e demolizione sono responsabili del 33% circa di rifiuti prodotti ogni anno.
Il mondo delle costruzioni è dunque un settore energivoro e inquinante, quindi cruciale per combattere il cambiamento climatico e nel rendere le città più resilienti e sostenibili.
Presente da oltre 40 anni sul mercato dell’isolamento acustico e termico, Isolmant ha da sempre come obiettivo il benessere e il comfort abitativo delle persone che negli edifici vivono e lavorano.
«La sostenibilità è un concetto molto esteso che non riguarda il solo prodotto, il suo ciclo di vita e le dinamiche che coinvolgono il momento della produzione ma tutta la dimensione dell’azienda. A partire dalla sua dedizione a fare tutto nel miglior modo possibile per preservare il futuro e il pianeta, incidendo il meno possibile su di esso, per arrivare alla considerazione della funzione del prodotto, che non solo deve essere realizzato in maniera sostenibile ma deve anche essere funzionale all’applicazione per la quale è pensato, coerente con essa e tecnicamente adatto, per garantire prestazioni efficaci e durature nel tempo», spiega l’amministratore delegato Eugenio Canni Ferrari.
Le soluzioni per l’isolamento acustico di Isolmant sono certificate, rispondendo ai parametri acustici previsti e richiesti dalle normative di settore, e vantano un animo sostenibile grazie alla loro resistenza e durata nel tempo e all’utilizzo di materie prime salubri e riciclabili per la loro realizzazione.
Da anni inoltre l’azienda si è dotata di un protocollo interno, chiamato “Isolmant GreenPlanet”, che continua a implementare per cercare sempre la migliore situazione possibile per produrre in maniera sostenibile, sia a livello ambientale sia relativamente alla strumentazione e ai macchinari utilizzati.
«Già oltre 10 anni fa – prosegue l’amministratore delegato dell’azienda – abbiamo sviluppato la nostra fibra FibTec, la cui produzione si basa sul riciclo di PET derivato dalle bottigliette in plastica per bevande. Una fibra che viene lavorata e utilizzata in tanti prodotti, dalla gamma Perfetto, il nostro fiore all’occhiello per l’isolamento acustico delle pareti, alle soluzioni per la correzione acustica isolspace, fino ad arrivare alle nostre fibre XF1, XF2 e XF3, componenti essenziali dei nostri prodotti accoppiati per l’isolamento acustico sottomassetto. Stiamo poi lavorando in maniera importante anche allo sviluppo di Isolmant Special per elaborare una versione che sostituisca i polimeri di origine fossile con altri derivati da riciclo di materiale di altra origine. Entro il 2021 tutto questo porterà alla produzione di una specifica gamma denominata Isolmant Green Generation che andrà ad affiancare quella esistente, mantenendone le elevatissime qualità tecniche e applicative, per dare una scelta in più ai nostri clienti».
Le schede tecniche di tutte le soluzioni Isolmant sono state completamente aggiornate, dando ampio spazio alle caratteristiche legate ai protocolli di sostenibilità, partendo dai CAM fino ad arrivare ai protocolli Leed e Itaca, e dalle autodichiarazione ambientali.
Sul nuovo sito internet isolmant.it, online da poche settimane, vi sono diverse pagine dedicate alle informazioni sulla sostenibilità e sui progetti dell’azienda, come Isolmant In Tour Online con appuntamenti fissi dedicati ad “Acustica e sostenibilità”.