Samoter, quattro giorni per esportare di più

Decidere il futuro dei macchinari da costruzione. O, perlomeno, prevederne l’evoluzione. Con questo obiettivo Aisem, Anfia, Ascomac, Cantiermacchine, Comamoter, Ucomesa, Unacea e Assodimi, cioè le principali associazioni del settore, si sono date appuntamento alla Fiera di Verona. L’agenda prevedeva la discussione della road map, assieme a Veronafiere, in vista della 29ª edizione di Samoter, rassegna internazionale triennale dedicata alle macchine da movimento terra, da cantiere e per l’edilizia, in programma dall’8 all’11 maggio. Nel 2014, infatti, la manifestazione rappresenta l’unico evento di riferimento in Europa, offrendo un osservatorio privilegiato per fare il punto e guardare al futuro del mondo del construction dove, in attesa della ripresa del mercato interno ancora in flessione, l’export di macchinari made in Italy continua a fare la parte del leone, con 1,8 miliardi di euro di controvalore nei primi nove mesi del 2013. L’estero costituisce quindi la via privilegiata per lo sviluppo del comparto e Veronafiere, attraverso Samoter, è lo strumento a servizio dell’internazionalizzazione di questo importante segmento del sistema industriale italiano, che vale nel complesso oltre 2,5 miliardi di euro. Ecco perché i nuovi mercati, insieme alla sostenibilità economica e ambientale della filiera delle costruzioni (Sustain.ability), sono al centro della prossima edizione di Samoter. «L’edizione 2014 di Samoter», secondo Ettore Riello, presidente di Veronafiere, «è ancor più strategica in quanto quest’anno, in un momento di crisi del comparto, è l’unico evento di settore in programma in tutta Europa». Quest’anno le giornate di manifestazione passano da cinque a quattro, in modo da ottimizzare gli incontri B2B secondo le richieste degli espositori.

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