Che piaccia o no, l’economia al tempo del covid ha alcuni dati in comune in tutto il mondo. Uno di questi riguarda le imprese costrette o invogliate a mettere ordine nel loro business. E questo vale anche le imprese attive nella distribuzione, di qualsiasi tipologia di merce si tratti. A questo basta aggiungere l’impulso all’e-commerce per comprende che l’aspetto logistico è diventato ancora più centrale di quanto lo fosse in passato. E, anche quando sarà scomparso il covid, non scomparirà il bisogno di efficienza.
Un campo aperto per chi, come Icam si occupa di soluzioni automatiche per lo stoccaggio, la distribuzione e la vendita. Un’azienda che, come spiega a YouTrade Elisabet Fasano, chief marketing officer di Icam, ha gli strumenti per far compiere un salto di qualità alle aziende, anche in un settore troppo poco digitalizzato come quello del commercio edile.
Domanda. Perché un rivenditore dovrebbe rivolgersi a voi per chiedere il vostro supporto?
Risposta. La rivoluzione digitale sta investendo l’intera filiera dell’edilizia, introducendo nuovi comportamenti di acquisto e aspettative da parte dei clienti professionali e privati. In Icam, abbiamo messo a punto una nuova famiglia di soluzioni phygital (parola che unisce l’aspetto fisico e digitale ndr), che combina l’intelligenza e la flessibilità del digitale con l’immediata disponibilità e assortimento di un magazzino o punto vendita fisico, per rispondere alle nuove sfide della distribuzione. Nello specifico, due innovativi sistemi automatici, distribuiti con i marchi SafeBox e BuyBox, che permettono ai rivenditori edili di distribuire o vendere i materiali, in modalità self-service, 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, senza l’impiego di personale. Si tratta di container intelligenti amovibili, ideali per la distribuzione o la vendita direttamente in cantiere o per la creazione di punti vendita o di punti per il ritiro degli acquisti online, sempre attivi. La struttura robusta e blindata e il design modulare consentono la gestione sicura di un vasto assortimento di materiali diversi, anche di dimensioni e peso elevato, superando i limiti dei comuni distributori automatici. L’accesso mediante autenticazione e il prelievo selettivo, unitamente all’integrazione di strumenti di sicurezza opzionali come la telecamera di sorveglianza, assicurano un controllo totale sui materiali gestiti, impedendo errori di prelievo e/o possibili furti e un cantiere sempre in ordine.
D. È possibile fare una stima dei vantaggi economici che si possono conseguire adottando questi sistemi?
R. Con l’adozione delle nostre nuove soluzioni phygital, i rivenditori di materiali edili possono dare nuovo impulso al loro business e ridurre drasticamente i costi di gestione, con notevoli risparmi. La possibilità di presidiare e/o testare direttamente nuovi territori e/o location senza i costi e i tempi di avviamento di uno store tradizionale, assicurano una capillarità distributiva sul territorio, difficilmente raggiungibile con punti di vendita fisici tradizionali, generando, anche grazie all’operatività 24/7, maggiori opportunità di fatturato. L’accesso self-service e la gestione informatizzata abilitano l’adozione di nuovi modelli di business, come ad esempio la distribuzione dei materiali in modalità Consignment Stock o Vendor Managed Inventory. Grazie all’impostazione di punti di riordino e al monitoraggio in real-time dei dati relativi allo stock disponibile e all’andamento di consumi, ogni rivenditore può eseguire i riassortimenti in maniera autonoma, H24/7, perfezionando di volta in volta il mix dei prodotti offerti, in base alle reali necessità del cliente e/o allo stato di avanzamento dei singoli cantieri. Ne deriva un drastico abbattimento dei tempi e dei costi di gestione del primo e dell’ultimo miglio. La possibilità di attrezzare i contenitori di stoccaggio con il kit opzionale di alimentazione elettrica, offre ai rivenditori l’opportunità di aggiungere nuovi servizi e fonti di guadagno, come il noleggio di elettroutensili o altri dispositivi elettrici/elettronici, sempre carichi e pronti per essere utilizzati.
D. I rivenditori di materiali per edilizia sono pronti a cogliere le potenzialità di questi servizi o manca ancora sensibilità e cultura in questo ambito?
R. Nell’ultimo decennio, l’edilizia risulta uno dei settori con il più basso grado di digitalizzazione. Si tratta di un comparto piuttosto tradizionale nella scelta dei canali distributivi ma che si ritrova oggi a dover necessariamente accelerare la sua transizione verso il digitale, sulla spinta concorrenziale innescata dai big player del settore Bricolage, ma anche dalle nuove sfide e complessità indotte dall’emergenza sanitaria. Ci sono indubbiamente alcuni fattori di complessità, che al di là del gap culturale e delle competenze in tema di digitalizzazione, limitano lo sviluppo del commercio digitale, in particolare la difficoltà di gestire le operazioni logistiche all’aumentare delle dimensioni e del peso del prodotto, e delle quantità da gestire. Con le nostre soluzioni phygital, offriamo una soluzione integrata di smart vending e di automazione logistica per competere nel nuovo scenario di vendita omnicanale. Alcuni rivenditori di materiale edile con cui ci stiamo confrontando hanno ben compreso le potenzialità, dunque siamo molto fiduciosi.
D. Come vedete lo sviluppo, nei prossimi anni, dei modelli di gestione dei materiali nei magazzini edili?
R. I magazzini edili hanno subìto e continueranno a subire una forte spinta al cambiamento per adattarsi all’evoluzione dei sistemi produttivi e alle nuove richieste del mercato delle costruzioni e delle ristrutturazioni e per aumentare l’efficienza delle Operations e migliorare la propria competitività. I punti vendita fisici continueranno ad assolvere ad una funzione prevalentemente relazionale e consulenziale, più che distributiva. La spinta alla digitalizzazione e all’automazione dei processi aprirà nuove opportunità di collaborazione con gli attori chiave della catena del valore, siano essi produttori e/o operatori logistici, per incrementare l’offerta e il livello di servizio offerto e garantire al contempo massima accuratezza e lead time prossimi allo zero.
Icam: l’innovazione che viene dal Sud
La storia di Icam ha origine nel 1957 quando, nel cuore del Sud-est barese, a Putignano in provincia di Bari, Pietro Paolo Bianco fonda l’azienda. Icam è l’acronimo di Industria Costruzione Arredamenti Metallici, il focus è la produzione di arredi metallici per ufficio e scaffalature leggere per uso archiviazione.
Con l’ingresso della seconda generazione, sul finire degli anni Ottanta, è stato riconvertito il business aziendale: gradualmente abbandonata la produzione di arredi metallici per ufficio è stata avviata la progettazione e produzione di innovativi sistemi automatici per l’archiviazione e per lo stoccaggio industriale. Nel corso degli anni, le tecnologie dell’azienda hanno accelerato i progressi nel campo dell’automazione intralogistica segnando importanti traguardi: nel 2005 Icam ha rivoluzionato il segmento dei magazzini verticali a vassoi traslanti con il lancio del primo magazzino verticale multi-colonna, che offre di serie oltre 1 miliardo di configurazioni possibili. Nel 2009 ha presentato l’innovativo sistema di stoccaggio e movimentazione pallet basato su una flotta di robot intelligenti che si muovono autonomamente all’interno di una struttura di scaffalature drive-in.
Oggi l’azienda punta ad avvicinare i materiali e le merci alle persone in modo sostenibile, efficiente e sicuro. Progetta e realizza innovativi sistemi automatici per lo stoccaggio, la distribuzione e la vendita per supportare la mobilità nella città del futuro. Soluzioni intelligenti, altamente flessibili e modulari, per custodire i materiali e le merci, e renderli disponibili quando e dove servono, interconnettendo gli attori della supply chain (produttori, fornitori, operatori logistici e clienti finali), h 24/7. Icam è presente in 50 Paesi con oltre 4.500 installazioni tra Italia, Europa e nel resto del mondo, tutte realizzate all’interno dei due stabilimenti siti a Putignano (Bari). Il fatturato dell’azienda, in crescita, nel 2019 è stato pari a 15,6 milioni: una media impresa ad alto tasso di innovazione
Icam e Würth Italia lanciano il negozio automatico
Würth Italia è una filiale della multinazionale tedesca, leader nella distribuzione di prodotti e sistemi di fissaggio e montaggio per professionisti dell’artigianato, dell’edilizia, dell’industria e dell’automotive con oltre 125 mila prodotti in gamma. Con l’obiettivo di garantire un servizio sempre più efficiente e facilitare l’attività di acquisto su tutti i touchpoint, integrando il canale offline e online, Würth Italia ha deciso di incrementare i suoi investimenti nell’Omnichannel Customer Journey con il progetto Würth Automatic Store.
Cuore del progetto è BuyBox, l’innovativa soluzione phygital, fruibile in modalità self-service e contactfree, H 24/7, progettata e ideata da Icam. Il primo Würth Automatic Store è installato in uno dei distretti industriali del Nord-Est del nostro Paese e consiste in un vero e proprio punto vendita automatico all’esterno, basato su una struttura modulare, integrata all’interno di un container amovibile, lungo 13 metri, resistente agli agenti atmosferici, oltre che ad atti vandalici.
Dimensionata ad hoc sulle specifiche esigenze di Würth, la struttura permette la gestione di oltre 6 mila referenze, ovvero 1.800 articoli, molto diversi tra loro per dimensioni, peso e confezionamento, fra cui articoli in temperatura controllata, gestiti grazie a un sistema di condizionamento.
Il negozio automatico è integrato con i sistemi di Würth per la gestione degli ordini e della logistica e prevede anche un coordinamento delle attività di call center utente, in linea con il Customer Journey omnicanale disegnato da Hevolus. L’acquisto, il ritiro o il rifornimento dei materiali avviene mediante l’interazione con il cosiddetto In-Out Point, progettato secondo i criteri di sicurezza, ergonomia e del design-for-all.