Arriva la fiducia al governo che fa passarte la legge di Stabilità. All’interno del provvedimento c’è anche un capitolo che riguarda l’edilizia, in particolare le semplificazioni per la realizzazione di nuovi stadi. Allo stesso temo, però, la legge esclude che assieme agli impianti sportivi possano essere realizzati nuovi complessi di edilizia residenziale. Insomma, stadi sì, ma non assieme a nuove palazzine. Gli interventi potranno essere realizzati «laddove possibile» e «prioritariamente mediante recupero di impianti esistenti» o con «impianti localizzati in aree già edificate». Saltano fuori anche dei fondi, «in via non esclusiva». Si tratta delle risorse del Fondo di garanzia per il credito sportivo, che serviranno a «favorire l’ammodernamento o la costruzione di impianti sportivi, con particolare riguardo alla sicurezza degli impianti e degli spettatori, attraverso la semplificazione delle procedure amministrative e la previsione di modalità innovative di finanziamento». La semplificazione prevede comunque che si dovrà presentare al Comune interessato uno studio di fattibilità assieme a un business plan e, non da ultimo, dall’accordo con una o più associazioni o società sportive utilizzatrici in via prevalente. Lo studio «non può prevedere altri tipi di intervento, salvo quelli strettamente funzionali alla fruibilità dell’impianto e al raggiungimento del complessivo equilibrio economico-finanziario dell’iniziativa e concorrenti alla valorizzazione in termini sociali, occupazionali ed economici del territorio e comunque con esclusione della realizzazione di nuovi complessi di edilizia residenziale».