Durabilità, materiali di qualità e un corretto dimensionamento: sono i tre capisaldi per realizzare un sistema di smaltimento delle acque efficiente. Riccini, azienda di Perugia specializzata da settant’anni nella produzione di tubazioni per drenaggi, reti fognarie ed edilizia, ha fatto molto di più: grazie alla ricerca di materiali e metodi produttivi sempre più performanti, si è evoluta costantemente fino a entrare nel settore della Plastica Seconda Vita.

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Vincenzo Sorella, responsabile dell’ufficio tecnico Riccini

Vincenzo Sorella, responsabile dell’ufficio tecnico, spiega a YouTrade le ultime novità dell’azienda e gli aspetti più importanti da tenere in considerazione per un impianto fognario efficiente.

Domanda. Quali sono le caratteristiche necessarie per un sistema di smaltimento delle acque efficiente?
Risposta. Sicuramente deve essere durevole e mantenere le sue caratteristiche costanti nel tempo. Dal punto di vista della progettazione deve essere dimensionato in maniera adeguata, anche perché i cambiamenti climatici in essere provocano notevoli problemi alle reti di drenaggio, calibrate, in buona parte, su dati pluviometrici non più attuali.

D. E per gli impianti fognari quali sono gli aspetti più importanti da tenere in considerazione?
R. Il corretto dimensionamento è uno dei primi elementi, poi la scelta del materiale con cui viene realizzato l’impianto fognario. La scelta del materiale corretto deve tenere conto se si tratta di acque bianche o nere, ma anche dell’orografia del terreno. Ad esempio, se il terreno presenta una bassa pendenza bisogna utilizzare tubazioni con scabrezza molto bassa, quindi prediligere materiali plastici. Un’altra questione fondamentale è l’affidabilità delle tubazioni dal punto di vista idraulico, non devono avere perdite e la tenuta degli innesti deve essere comprovata.

D. Quali sono le proposte che caratterizzano Riccini per quanto riguarda gli impianti fognari?
R. Oltre alle tubazioni in polietilene, Riccini propone tubazioni realizzate con un materiale particolare, il polipropilene. Facciamo tubazioni sia lisce che corrugate, con una caratteristica particolare: tutti i nostri prodotti adottano un unico sistema di giunzione per garantire l’omogeneità del livello qualitativo. Anche le tubazioni corrugate quindi hanno lo stesso innesto di quelle lisce, che dà maggiori garanzie da un punto di vista della tenuta idraulica. In questo campo il nostro prodotto di punta è Tripplo+, una tubazione in plastica in polipropilene a triplo strato. Lo strato interno è in polipropilene puro; lo strato esterno è in polipropilene con carica minerale, il talco; infine lo strato intermedio è in polipropilene caricato con carbonato di calcio. Sia il carbonato di calcio che il talco aumentano le caratteristiche meccaniche del materiale plastico, consentendo di arrivare a moduli di elasticità molto superiori rispetto ad altre tubazioni, pur mantenendo spessori contenuti.

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Tripplo+, tubazione in plastica in polipropilene a triplo strato

D. Tripplo+ è la vostra ultima novità?
R. Sì, in più da quest’anno Tripplo+ ha ottenuto il marchio Psv, Plastica seconda vita, in quanto viene prodotto utilizzando all’interno dello strato intermedio la percentuale minima prevista dalla normativa.

D. Il polipropilene però non è sempre stato il vostro prodotto di punta?
R. Riccini nasce nel 1952 come produttore di tubazioni prefabbricate in cemento. In seguito, e per diversi anni, ha prodotto tubi in Pvc. Negli anni successivi sono state aggiunte linee di produzione di tubazioni in polietilene e polipropilene dismettendo la produzione in Pvc. Attualmente l’azienda fattura circa 20 milioni di euro annui e dà lavoro a 50 dipendenti.

D. Questi prodotti si rivolgono ad ambiti pubblici o anche privati, come condomini e aree direzionali?
R. Diciamo che parlando di fognature, principalmente ci rivolgiamo ai gestori. Però sono prodotti che possono trovare utilizzo anche in ambiti privati, come le grandi aree direzionali.

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Oltre alle tubazioni in polietilene, Riccini propone tubazioni realizzate con un materiale particolare, il polipropilene

D. I distributori di materiali per edilizia sanno riconoscere la qualità di questi prodotti?
R. Come compito ho quello di promuovere la cultura di questa tipologia di tubazioni e far conoscere i nuovi prodotti anche ai distributori di materiali. Spesso non conoscono le caratteristiche del polipropilene, quindi molto spesso non lo utilizzano, ma sono molto ricettivi.

D. Con l’intensificarsi delle precipitazioni atmosferiche, causate dai cambiamenti climatici, si avverte la necessità di investire nella salvaguardia del territorio?
R. In Riccini sicuramente sì. Direi comunque che si stanno facendo passi in avanti a livello generale. I cambiamenti climatici hanno cambiato un po’ l’approccio della progettazione, imponendo la necessità di investire nella salvaguardia ambientale. Se pensiamo di dimensionare tutte le strutture fognarie in funzione degli eventi calamitosi, dovremmo realizzare strutture sovradimensionate, con costi notevolissimi. Anche la cementificazione è un grosso problema. Piuttosto che nelle reti, che comunque vanno rinnovate perché la maggior parte è ormai vetusta, bisognerebbe lavorare a monte con aree verdi, vasi di espansione e sistemi integrati.

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D. Quali sono le vostre previsioni per il 2020?
R. Nei mesi di aprile e maggio abbiamo avuto un calo per il lockdown del 65%, in maggio abbiamo avuto una notevole ripresa e speriamo di chiudere l’anno a -20%.

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