Ricostruire dove il terremoto ha devastato il territorio. Un compito non facile che, inoltre, è rallentato da passaggi burocratici e difficoltà amministrative. Ma, in alcuni casi, tutti ostacoli possono essere superati. Lo testimonia il lavoro dello studio tecnico associato Pav (Federico Basili e Elena Giamo) di Norcia, uno dei paesi colpiti a ripetizione dal terremoto. Lo studio sviluppa programmi e pianifica sul territorio interventi che vanno dal recupero e consolidamento fino alla costruzione con progettazione e direzione lavori di opere private e pubbliche. Un esempio del loro intervento è dato proprio dalla progettazione e dalla direzione lavori per la costruzione della nuova sede dello Studio Basili e Studio Associato Pav nella zona a sud di Norcia, sullla strada statale Tre Valli Umbre.
Il progetto ha previsto la realizzazione di un piccolo edificio a pianta quadrangolare di circa 180 metri quadri, costruito rigorosamente con criteri antisismici. E per questo i progettisti hanno scelto una struttura metallica, che offre duttilità, propria del materiale, oltre a un’ampia gamma di tipologie e schemi strutturali dissipativi che è possibile realizzare. Il metallo, grazie alla maggiore capacità di deformazione, è considerato infatti il materiale migliore per resistere a un terremoto. È anche un materiale relativamente leggero, aspetto importante per resistere a scosse sismiche.
La palazzina, costruita sopra una robusta platea di fondazione in calcestruzzo armato, ha adottata per la copertura piana l’applicazione, mediante fissaggio meccanico, di un pannello sandwich composito, Pliiso Wr Lc prodotto da Ediltec e fornito dalla rivendita Felc di Trevi. Questo materiale si caratterizza per la diversa natura e funzione degli strati che lo compongono e per la presenza, sul lato all’intradosso della copertura, di un pannello in legno di abete multistrato che ne consente l’impiego a vista. Tra i vantaggi, inoltre, va considerato un tempo di posa molto veloce e un lavoro interamente realizzato a secco.
Il pannello è stato sviluppato da Ediltec proprio con lo scopo di offrire al mercato la possibilità di risolvere, con l’applicazione di un solo elemento composito, le diverse esigenze dell’elemento di copertura. L’aspetto più importante, in termini di efficienza energetica e di sostenibilità ambientale, è la garanzia di un’adeguata resistenza termica, raggiunta grazie all’impiego del pannello in schiuma poliuretanica Poliiso Plus, dotato di rivestimenti in carta metallizzata, che offre eccellenti prestazioni di conducibilità termica dichiarata (λ = 0,022 W/mK).
Sulle superfici del pannello sono poi incollati, con procedimenti industriali che garantiscono la stabilità dei legami, i diversi strati che compongono il sistema: sul lato all’intradosso una lastra di Osb di spessore di 10 millimetri, che diventa anche supporto al pannello prefinito in legno di abete di spessore 12 millimetri. Sul lato all’estradosso si trovano un pannello in legnocemento di 75 millimetri di spessore e una lastra in Osb da 10 millimetri utilizzata come piano di posa degli elementi adottati come manto di copertura (coppi, tegole, lastre metalliche). Oltre alle prestazioni isolanti, che raggiungono un valore di resistenza termica pari a 5,65 m2K/W, il sistema offre ottime caratteristiche meccaniche, valori di massa che, pur senza appesan- tire eccessivamente la struttura, ne migliorano il comportamento estivo ed acustico.
L’isolamento acustico, infatti, è un aspetto particolarmente interessante, dato che il manto di copertura è costituito da pannelli sandwich metallici, coibentati con schiuma poliuretanica che, nonostante l’effetto di smorzamento dato dal poliuretano presente tra le lamiere, possono in caso di forti piogge risultare rumorosi.