In Italia il valore di tutti gli immobili, tra quelli dei privati cittadini e quelli di aziende e istituzioni, ha un valore stimato di oltre 6 mila miliardi. O, meglio, è il valore attribuito a quattro anni fa, il 2016, dall’Agenzia delle Entrate, che ha reso pubblica la settima edizione della ricerca Gli Immobili in Italia.
Attenzione: il valore sembra alto, ma in realtà è in diminuzione: nel 2015, sempre secopndo la ricerca, edifici residenziali, fabbriche e magazzini avevano un valore di 6.096,9 miliardi. Va sottolineato, tra l’altro, che il 90% di questo valore è ricondotto a persone fisiche. Tre famiglie su quattro, cioè il 75,2%, risiede in una casa di proprietà.
Sempre secondo la ricerca, quasi il 60% dei 57 milioni di immobili di proprietà di persone fisiche è l’abitazione principale o di pertinenza. In particolare, il 34,2% degli immobili (19,5 milioni) sono abitazioni principali, a cui si deve aggiungere un ulteriore 23,3% relativo alle pertinenze (cioè cantine, soffitte, box o posti auto), circa 13,3 milioni di unità.
Non sorprende più di tanto la ripartizione per aree geografiche di questo patrimonio immobiliare, concentrato soprattutto al Nord, dove si trova quasi il 50% del totale del valore residenziale nazionale. Il restante 50% è diviso tra il Centro, Sud e Isole. Notevole la stima della superficie lorda delle abitazioni: circa 4 miliardi di metri quadri. Ne deriva anche una media, calcolata come rapporto tra superficie complessiva e numero di unità abitative totali: circa 117 metri quadri. Le Regioni con abitazioni mediamente più grandi sono Umbria, Friuli Venezia Giulia e Veneto dove la superficie media è superiore a 130 metri quadri, mentre le abitazioni più piccole, cioè con meno di 100 metri quadri, si trovano in Valle d’Aosta e Liguria.