Per Coried, consirzio che associa 12 rivendite edili, nel 2019 si conferma la tendenza degli ultimi anni, ovvero la carenza di lavori rilevanti nell’ambito delle nuove costruzioni e comunque l’assenza, in termini generali, di una continuità nelle vendite. È superato anche il vecchio concetto di stagionalità. Lo spiega la presidente, Micaela Bosi Picchiotti.
Ci sono stati eventi particolari nell’ultimo anno?
Dagli stessi associati al Consorzio è stato creato un nuovo soggetto giuridico più funzionale per le attuali esigenze: Coried Rete di imprese. La Rete, nel corso del 2018, si è affiliata al gruppo Deus. A inizio 2019 ha fatto il suo ingresso un nuovo associato: Alberigi di Borgo a Mozzano (Lucca) e ha aperto il nuovo punto vendita Edilgarden a Camporgiano (Lucca).
Come è andato il fatturato del vostro consorzio nel 2018?
Si è mantenuto sostanzialmente stabile, con una lieve flessione, dovuta soprattutto ai risultati non buoni della prima parte dell’anno.
Come sta andando invece nel 2019 e quali sono le previsioni a fine anno?
Anche nel 2019 si conferma la tendenza degli ultimi anni, ovvero la carenza di lavori rilevanti nell’ambito delle nuove costruzioni e comunque l’assenza, in termini generali, di una continuità nelle vendite. È superato anche il vecchio concetto di stagionalità: attualmente, si susseguono momenti di maggiore o di minore lavoro, senza un preciso riferimento e possibilità di previsione.
Avete aggiunto nuovi prodotti e/o servizi?
Nessuno.
Quali sono i settori merceologici che stanno crescendo di più in rivendita, e quali invece sono al palo o stanno calando?
Sempre più in calo l’edilizia tradizionale, il cemento, e il laterizio. Maggiori invece le vendite di premiscelati e cartongesso.
Perché un rivenditore dovrebbe scegliere di entrare nel consorzio?
La forza del Coried è quella di raggruppare realtà dislocate in un’area territoriale ben delineata e di affrontare le problematiche anche di tipo concorrenziale che possano essere sentite da tutti gli associati. Da un punto di vista economico, l’affiliazione, tramite lo strumento della Rete di Imprese, a un grande gruppo come Deus ha incrementato il potere contrattuale e ha, quindi, migliorato le condizioni commerciali applicate.
Qual è il vostro punto di vista rispetto alla concorrenza della Gdo?
Nelle nostre aree di azione non è così di disturbo come in altre zone geografiche d’Italia.
In questo momento qual è l’obiettivo più importante che vi siete dati?
Attendendo che si ripresentino condizioni migliori di mercato, l’obiettivo è continuare a offrire il miglior servizio possibile ai clienti, badando a non svilire sia il ruolo della rivendita con assurde guerre al ribasso che, talvolta, certi concorrenti sono disposti a sostenere pur di accaparrarsi i pochi cantieri disponibili.
Quali iniziative di marketing e comunicazione avete messo in atto per il 2019?
Attueremo delle mirate vendite promozionali.
La digitalizzazione e l’automazione dei processi sono le nuove frontiere del business, anche in rivendita: come vi ponete rispetto a queste tematiche?
Con attenzione, ma il momento invita ad una certa prudenza nell’effettuazione di investimenti di cui non è certo il ritorno.
Fate e-commerce?
Solo minimamente da alcuni associati. Anche perché l’e-commerce richiede comunque di destinare risorse, umane ed economiche, interne alla rivendita, al momento, impegnate nella vendita tradizionale.
Fate formazione nei confronti degli associati?
Sì, soprattutto specifica sui prodotti e sui servizi da offrire alla clientela, in collaborazione con i fornitori che si dimostrano più attenti a tale necessità.