In aumento i buyer stranieri. Ma, al tempo stesso, anche un maggiore interesse da parte del mercato-Italia, con un aumento degli operatori nazionali accreditati. È il bilancio della 54esima edizione di Marmomac. che ha visto la partecipazione di 69mila gli operatori specializzati arrivati da 154 Paesi e 1.650 aziende da 61 nazioni. La fiera di Verona, salone mondiale di riferimento per il settore lapideo, con materiali, macchinari, tecnologie e design, ha registrato un incremento di mille visitatori, che conferma l’alto tasso di internazionalità della manifestazione (62%). In crescita gli arrivi dall’Unione Europea, in particolare da Germania, Francia, Polonia e Austria. Presenze sempre più qualificate da Stati Uniti, Iran e Brasile.
“Con questa edizione di Marmomac abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi che ci eravamo posti. Siamo riusciti a stimolare il mercato domestico, valorizzando la qualità e l’unicità della pietra naturale grazie alle nuove iniziative di formazione come Meet the Inspiration, rivolte in particolare agli interior designer e agli architetti, e tramite la nostra partecipazione alla Rete Pna-Pietra Naturale Autentica”, sottolinea il presidente di Veronafiere Maurizio Danese. “Abbiamo poi lavorato con il ministero dello Sviluppo economico, Ice Agenzia e Confindustria Marmomacchine per consolidare l’internazionalità attraverso incoming e incontri B2B selezionati”. Un ruolo sempre maggiore, all’interno della rassegna, lo ha ricoperto The Italian Stone Theatre, il padiglione su design, innovazione e sperimentazione, quest’anno dedicato al tema Naturality. “Importante per la promozione della pietra naturale è infatti la contestualizzazione del prodotto”, spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere. “Marmomac, coerentemente con l’evoluzione del sistema fieristico, si configura sempre più come una rassegna in grado di fornire soluzioni e servizi. Tra questi, in particolare, un sistema di relazioni che supporta le aziende nell’approccio ai mercati esteri, implementando una community globale attiva 365 giorni all’anno”. La rete di eventi e missioni commerciali di Marmomac, che già oggi conta sugli appuntamenti di Tise-Stonexpo Marmomac negli Stati Uniti, Vitoria Stone Fair e Cachoeiro Stone Fair in Brasile, si estende da quest’anno anche in Cina, a Shanghai e Pechino, con il nuovo progetto Living Italy dedicato al design.
Intanto, si mantiene positivo il grado di fiducia dei produttori mondiali di marmo, nonostante la leggera flessione sui mercati registrata nel 2018. In una scala da 1 a 9 infatti la soddisfazione si attesta su un punteggio di 6,6, dato che sale leggermente (6,8) nella previsione sul breve e lungo periodo.
Nella geografia della fiducia, i produttori del settore con maggior soddisfazione sono quelli dell’America Latina (voto 7,3), seguiti da quelli nordamericani (7,2), mentre le imprese italiane si attestano su un voto più che sufficiente che diventa discreto (6,6) nel lungo periodo. Sul fronte dell’accessibilità ai mercati internazionali, Australia e Germania (7,6) sono i Paesi buyer più virtuosi in termini di correttezza, burocrazia e trasparenza, davanti a Regno Unito (7,3), Benelux (7) e Italia (6,9).
Tra le insufficienze, Arabia Saudita, Indonesia, Egitto, Brasile e Corea del Sud. Per il futuro il settore residenziale rimane il più promettente nel 42% dei casi, seguito dalle strutture ricettive (19%) e dalle infrastrutture pubbliche (17,2). Il dato cambia per l’Italia, con il residenziale (37,8%) che perde quota a vantaggio del turismo (24,8%). Il business del lusso è infine percepito come molto importante per le imprese latino-americane (8) e asiatiche (7,1).