Anche se si costruisce meno, i servizi per il comparto immobiliare aumentano. Anzi, con una crescita del 5,6%, l’Italia è il Paese europeo dove il peso di attività immobiliari, costruzioni e sviluppo immobiliare sul Pil nazionale è aumentato di più tra il 2013 e il 2017.
Il dato scaturisce dal quarto Rapporto su I servizi immobiliari in Italia e in Europa realizzato da Scenari Immobiliari con la collaborazione delle principali società italiane del settore, come Abaco, Agire, BNP Paribas Real Estate, CBRE, Cushman & Wakefield, Prelios Integra, Revalo, Sidief, Yard.
Insomma, mentre il mercato immobiliare tricolore si sta riprendendo lentamente da una grave crisi, il settore dei servizi legati all’immobiliare come gestione, consulenza e intermediazione cresce più della media europea (4,5%). Rispetto al Pil, infatti, la quota del comparto servizi più costruzioni in Italia ha raggiunto il 19% nel 2017, contro una media europea del 18,4%. Poco distanziati dal nostro Paese seguono la Spagna, con una crescita in cinque anni del 5%, la Francia a +4,4% e la Germania a +3,8%. Più distanziato il Regno Unito, dove l’incremento ha superato il 2%.
Dati che sono visti come positivi, ovviamente, da chi fornisce servizi immobiliari. Secondo Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, «L’Italia recupera un divario importante rispetto agli altri Paesi nel settore dei servizi immobiliari. E la crescita è solo iniziata, mentre ci sono ampi spazi di sviluppo nei settori collegati alle imprese e alle famiglie».
«Il profondo cambiamento che vive il settore immobiliare sta modificando anche la domanda, rendendola più evoluta, sempre più attenta alle innovazioni e alla qualità dei beni e dei servizi», aggiunge Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari. «Il valore di un immobile si misura sempre di più sulla base della sua capacità di generare reddito e di conseguenza di rispondere alle attuali esigenze funzionali, in tutti i settori, dalla residenza al terziario, dal retail alle funzioni alternative. Questo percorso ha portato anche a una trasformazione del processo di gestione dell’edificio, con un incremento di complessità e specializzazione. Per affrontare al meglio questa attività, le società di gestione devono disporre di tutte le competenze necessarie, oltre che dei sistemi informatici e metodi di gestione più aggiornati».