Il mondo della ceramica scende in campo contro l’annunciata decisione del governo di non sottoscrivere l’accordo di libero scambio commerciale tra Europa e Canada. «Il Ceta è un accordo commerciale importante, che va mantenuto ed approvato dai Parlamenti dei Paesi Ue, perché in grado di sviluppare ulteriormente il commercio tra le aziende italiane ed il Canada», è la chiara presa di posizione di Giovanni Savorani, presidente di Confindustria Ceramica. «L’industria delle piastrelle di ceramica, che esporta l’85% del fatturato, è da sempre a favore di accordi che possano aprire i mercati, una condizione necessaria per aumentare il livello di attività economica della nostra industria e della sua capacità di occupazione». La presa di posizione fa seguito alle dichiarazione del ministro per lo Sviluppo economico e vice presidente del Consiglio, Luigi Di Maio.
L’accordo commerciale di libero scambio con il Canada, denominato Ceta, ricorda l’associazione dei produttori di ceramica, ha avuto effetti positivi sulle esportazioni di ceramica italiana. Grazie all’azzeramento dei dazi nel 2017 le esportazioni salgono a 120 milioni di euro. L’accordo, entrato in vigore provvisoriamente il 21 settembre 2017, é soggetto a ratifica da parte dei membri UE e, qualora anche uno solo dei Paesi membri non lo approvasse, questo sarebbe destinato a decadere con l’effetto di ripristinare i dazi, che per le piastrelle erano dell’8%.
Il dazio zero mette i prodotti Ue sullo stesso piano dei prodotti Nafta (accordo tra i Paesi delle Americhe) e in posizione di vantaggio rispetto ai prodotti di altri, come Cina o Brasile. In assenza di un accordo commerciale multilaterale quale quello perseguito dall’Organizzazione Mondiale del Commercio, la politica di accordi di libero scambio perseguita dall’Unione Europea in questi anni è l’unico modo per favorire gli scambi commerciali, dare maggiore competitività ai nostri prodotti e rimuovere, oltre ai dazi, anche eventuali barriere o ostacoli alla circolazione delle merci.
La nostra industria Ceramica è una eccellenza del made in Italy e leader mondiale dell’export: gli accordi commerciali, come il Ceta, sono fondamentali per assicurare l’export dei nostri prodotti nei Paesi extra Ue. In questo caso la stragrande maggioranza dei settori manifatturieri, come testimonia la posizione espressa da Confindustria, ha tratto giovamento dall’accordo e manifestato un deciso sostegno alla sua ratifica.