Gli architetti al governo: ci vuole un piano per riqualificare le città

Un grande piano per riqualificare le città in direzione di un ambiente più sostenibile. È la richiesta degli architetti al nuovo governo, formulata al congresso Abitare il Paese. Città e Territori del Futuro Prossimo, organizzato a Roma. «Chiediamo con forza al nuovo Governo la realizzazione di un Piano d’Azione Nazionale per le città sostenibili che, partendo dall’esigenza strategica di costruire sul costruito e di trasformare le periferie degradate in pezzi di città policentrica, sia accompagnato da un programma decennale di finanziamento strutturale per la progettazione e attuazione di interventi che, in forma coerente e integrata, siano finalizzati ad accrescere la resilienza urbana e territoriale, a tutelare l’ambiente e il paesaggio, a favorire la coesione sociale ed a migliorare la qualità abitativa. Un programma che, anziché disperdere risorse a pioggia e in mille rivoli, le concentri in progetti urbani integrati, esemplari in termini di eccellenza ambientale e innovazione, riproducibili in diversi contesti», argomenta Giuseppe Cappochin, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti.

«L’Italia ha bisogno di una politica pubblica per le città per superare l’inadeguatezza della strumentazione urbanistica vigente, il crescente peso della rendita nell’economia urbana e la più grave crisi del dopoguerra del mercato immobiliare: ecco perché il governo delle città deve diventare oggetto prioritario delle politiche pubbliche e del dibattito politico culturale perché quella che stiamo vivendo è una nuova stagione che richiede una grande capacità di pianificazione, di progettazione, di risposte concrete, di investimenti strutturali e non straordinari elargiti a pioggia», ha aggiunto Capocchin. «È un dato preoccupante, però, l’assenza di questi temi dal programma o Contratto con il quale l’Esecutivo si è presentato alle Camere. Ciononostante dal nuovo Governo ci aspettiamo un ripensamento, una svolta, per affrontare al meglio la competizione, in atto da tempo, tra le città europee che sono in grado di offrire alta qualità della vita e opportunità di lavoro, e di attirare soprattutto i giovani. A vincere questa competizione saranno quelle città che sapranno riportare le persone al centro del progetto di rigenerazione urbana».

Case a Milano
Case a Milano

Per Cappochin l’obiettivo centrale è innescare e alimentare con continuità un dibattito approfondito su architettura, territori e città, attraverso una discussione pubblica, accendendo un faro su una nuova domanda di architettura, intesa come richiesta di cultura, qualità, trasparenza e legalità finalizzata ad «abitare il Paese» in senso ampio, positivo e consapevole. In caso contrario, esiste il rischio concreto e rilevante che, in un quadro prolungato di incertezza politica, la questione urbana non trovi, ancora una volta, nell’agenda politica nazionale il posto che le spetta».

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