Anche se nelle grandi città la flessione non si avverte, specialmente per gli edifici di nuova costruzione, il prezzo degli immobili, in Italia, è sempre stagnante. Lo sostiene Bankitalia: «I prezzi delle abitazioni continuano a salire in quasi tutti i principali Paesi europei: nel complesso dell’area si sono riportati su valori superiori a quelli registrati prima della crisi». Ma Via Nazionale aggiunge anche che la fase di rialzo delle quotazioni prosegue a ritmo sostenuto anche nel mercato non residenziale, ma non in Italia. Secondo il rapporto semestrale della Banca d’Italia sulla stabilità finanziaria, il ciclo immobiliare da noi è ancora debole. I prezzi delle abitazioni e del comparto non residenziale sono scesi anche nel 2017, la riduzione dell’ampio stock di case invendute prosegue lentamente, anche se aumenta il numero delle compravendite». Secondo le valutazioni di Bankitalia, «nel corso del 2018, pur in presenza di un rafforzamento della domanda, i prezzi delle abitazioni registreranno una ripresa debole». Un buon segnale arriva, però, dalle «imprese di costruzione», che sono interessate a «espandere gli investimenti per l’anno in corso». Il rapporto indica che «i rischi per le banche derivanti dal mercato immobiliare si confermano in graduale riduzione. Nel complesso del 2017 il flusso di nuovi prestiti classificati in sofferenza è sceso sia per le famiglie sia per le imprese di costruzione e le società immobiliari». La previsione è che «nei prossimi trimestri gli indicatori di vulnerabilità continueranno a diminuire».